La transizione ecologica copre il 40% delle risorse totali stanziati dal Pnrr e rappresenta uno degli assi strategici del Piano.
In questo filone, sicuramente centrale all’interno del Piano, sono stati individuati 4 macro-aree di intervento (componenti) che puntano alla decarbonizzazione, alla lotta ai cambiamenti climatici e a una maggiore sostenibilità ambientale e sviluppo sostenibile.
Una parola centrale è il termine DNSH ovvero “Do no significative harm”. Che sta a indicare che nessuna misura del piano deve arrecare danno agli obiettivi ambientali.
Gli investimenti chiave riguardano l’efficienza energetica negli edifici residenziali (12,1 miliardi di euro), la mobilità sostenibile (32,1 miliardi di euro) e l’energia rinnovabile e l’economia circolare (18 miliardi di euro).
C 1 – Impresa verde ed economia circolare
L’Italia intende impegnarsi in una strategia nazionale per l’economia circolare investendo nell’agricoltura sostenibile e in una migliore gestione dei rifiuti. Tra gli obiettivi, quello di raggiungere il 65% di riciclo dei rifiuti di plastica e il 100% di recupero nel settore tessile.
C2 – Transizione energetica e mobilità sostenibile locale
I miliardi di euro stanziati in quest’area di intervento vogliono implementare e supportare la transizione energetica attraverso il sostegno alla produzione e distribuzione di energie rinnovabili e sostenere la filiera industriale legata alle rinnovabili. Ma anche attraverso il potenziamento e la digitalizzazione delle infrastrutture della rete elettrica e il supporto ai progetti dei Comuni in linea con gli obiettivi del PNIEC.
All’interno della Missione 2, componente 2, il Pnrr destina finanziamenti specifici per favorire la diffusione di
comunità energetiche e modalità di autoconsumo collettivo. Si parla di oltre 2 miliardi di euro.
Sempre in questa componente sono previste misure per la promozione della produzione, distribuzione e uso di idrogeno verde così come azioni per rendere i trasporti locali sostenibili e per sviluppare le ciclovie.
C 3 – Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
Con finanziamenti davvero importanti, l’obiettivo italiano è quello di avviare un programma di riqualificazione energetica e strutturale degli edifici scolastici e realizzazione di nuove scuole così come quello di supportare azioni verso un sistema ospedaliero sicuro, tecnologico, digitale e sostenibile. In generale, si parla di un programma per rendere l’edilizia residenziale pubblica “Safe, green e social”. Così come si parla dell’efficientamento energetico e della riqualificazione di edifici pubblici delle aree metropolitane e dei piccoli Comuni.
In questo ambito rientra anche l’estensione del superbonus 110% e il supporto alla riqualificazione ed efficientamento energetico in ambito residenziale.
Infine, 200 milioni di euro sono stanziati per lo sviluppo di reti e sistemi di teleriscaldamento efficienti.
C4 – Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica
In questo caso la dotazione finanziaria è di circa 15 miliardi di euro. L’obiettivo del Recovery Plan è quello di ridurre le perdite nelle reti idriche, di migliorare l’approvvigionamento idrico e implementare fognature e depurazione, ma anche di intervenire per una migliore gestione del rischio alluvioni e una riduzione del rischio idrogeologico, così come una gestione forestale sostenibile.