Efficienza energetica: cos’è e come migliorarla. Norme e incentivi
Cos’è e come fare efficienza energetica. Definizione, normativa, incentivi e strumenti di monitoraggio in Italia rispetto agli obiettivi europei.
Edilizia scolastica in primo piano. Nuova spinta alle opere di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza che riguardano scuole, istituti di varie dimensioni, ma anche mense, palestre e asili nidi. Il MIUR ha infatti annunciato lo stanziamento di oltre 5 miliardi di euro mettendo subito a disposizione un terzo dei fondi previsti dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) per il mondo dell’istruzione, che arriveranno complessivamente a un valore di 17,59 miliardi.
Sono quasi 60mila gli edifici scolastici in Italia. E di questi, almeno un 40% delle costruzioni risale alla fine degli anni 70. In questo contesto, riqualificare l’edilizia scolastica è una cosa seria. Non soltanto per adeguarla alle esigenze di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale esistenti, ma anche per ammodernare le strutture e portarle a una messa in sicurezza nel rispetto delle disposizioni in materia anti-sismica e non solo.
Per non parlare della qualità degli ambienti interni, che deve tener conto del numero di ore che almeno 10 milioni di persone tra studenti, docenti e personale scolastico trascorrono ogni giorno all’interno di edifici scolastici. Con la conseguente necessità, nella riqualificazione dell’edilizia scolastica, di mantenere temperature idonee sia d’inverno che d’estate, di avere sistemi efficienti per la produzione di energia termica ed elettrica, di avere adeguati sistemi di ventilazione e areazione. E di ridurre i consumi energetici dotandosi di un APE, certificato di prestazione energetica. Senza dimenticarci che la pandemia ha posto l’attenzione su ulteriori problematiche legate, ad esempio, al monitoraggio della qualità dell’aria indoor.
I 5,2 miliardi di euro stanziati dal MIUR lo scorso 30 novembre per la riqualificazione, l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza dell’ edilizia scolastica si ripartiscono in cinque diverse direttrici:
– 3 miliardi di euro riguardano il Piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia. L’obiettivo è quello di potenziare le strutture per la prima infanzia su tutto il territorio. Una somma che rientra in una tranche più corposa, grazie alla quale saranno realizzati 1.800 interventi di edilizia scolastica.
– 800 milioni di euro vanno al Piano di costruzione di 195 nuove scuole che sostituiranno edifici (ormai obsoleti, specialmente nell’area del Mezzogiorno. L’edilizia scolastica sarà in questo caso vista in chiave innovativa, con l’inserimento di maggiori tecnologie digitali, di building automation e di nuovi materiali, ma soprattutto con un occhio di riguardo agli obiettivi di efficienza energetica. Una volta identificate le aree per la costruzione delle scuole, il MIUR lancerà un concorso di progettazione.
– 400 milioni di euro servono per potenziare le mense scolastiche, attraverso la costruzione di nuovi spazi o la riqualificazione di spazi già esistenti per un totale di almeno 1000 strutture.
– 300 milioni di euro sono pensati per migliorare l’offerta di attività sportive e riguardano quindi la costruzione e la riqualificazione di palestre dedicate, per un totale di 230.400 mq di strutture.
– 710 milioni di euro vanno infine al Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole. Ogni Regione individuerà gli enti da ammettere a finanziamento per garantire la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’edilizia scolastica esistente. Anche in questo caso, massima priorità sarà data agli interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli edifici scolastici. Del valore stanziato, il 40% andrà al Mezzogiorno.
I bandi, gli avvisi pubblici e lo stato di avanzamento dei lavori saranno pubblicati su un nuovo sito del Ministero dell’Istruzione attraverso il quale imprese, enti pubblici, scuole e cittadini potranno accedere a tutte le informazioni su finanziamenti, graduatorie e servizi.