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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Come saranno le città del futuro?
Tra scenari futuristici e progetti che sembrano arrivare da un film di fantascienza, esistono dei modelli super avanzati in cui nuove tecnologie e obiettivi di sviluppo sostenibile si combinano con l’obiettivo di testare soluzioni innovative e fuori dagli schemi.
Tra gli esempi esistenti, vi raccontiamo due modelli di città del futuro particolarmente originali e interessanti.
Alcuni studi dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) dell’Onu riportano come, da qui al 2100, si assisterà a un innalzamento dei livelli dei mari in tutto il mondo. Si parla di una crescita che va dai 30 agli 80 centimetri. Di conseguenza, esiste il rischio concreto che molte grandi città affacciate sul mare debbano affrontare questo tema. Il rischio è ancora più evidente in alcune zone, come quella del Mediterraneo, dove il fenomeno appare più rapido.
Proprio per fronteggiare questi rischi, un paio di anni fa è stato avviato un progetto dal nome Oceanix City che, grazie al sostegno dell’ONU e del MIT Center for Ocean Engineering (ndr. il progetto è stato inserito nel programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo urbano sostenibile, la New Urban Agenda del Un-Habitat), inizia ora a prendere forma.
Oceanix City è un progetto pilota che prevede la creazione della prima comunità galleggiante al mondo: un modello che potrebbe ospitare 10.000 persone su una superficie di 75 ettari. Il concept è stato sviluppato tenendo presente gli obiettivi di sviluppo sostenibile e definendo un ambiente urbano modulare, cioè basato su moduli riproducibili e scalabili.
L’idea della città galleggiante ci sembra qualcosa di fantascientifico, ma rappresenta in realtà la possibile evoluzione di un modello urbano nel rispetto degli ecosistemi marini e della sostenibilità ambientale. Tutta la città e i suoi edifici sono pensati in chiave di bioedilizia e di economia circolare.
Il sistema si compone di 3 aree: il quartiere, il villaggio – formato da un insieme di quartieri – e la città – formata da un insieme di villaggi -.
Ogni quartiere può ospitare fino a 300 residenti su un’area di 2 ettari con edifici a uso misto (abitativo e lavorativo). I building della città galleggiante non sono alti per poter resistere al vento e a fenomeni meteorologici eccezionali. I quartieri si sviluppano intorno a un porto centrale, dove si concentrano attività e servizi di carattere culturale, sociale, sanitario e così via.
Nel cuore dell’Araba Saudita, c’è un altro progetto che sta pian piano prendendo forma. Si tratta di Neom, concept avveniristico della città del futuro che vuole in parte dare una soluzione al problema della crescente urbanizzazione. Costruita nel deserto, affacciata sul Mar Rosso, e iper-moderna, la smart city potrebbe risultare 30 volte più grande di New York.
Stando alle ultime notizie rilasciate a novembre 2021, il progetto sta iniziando a modellarsi partendo dal modulo Oxagon.
Oxagon prevede un ambiente urbano centrale sviluppato intorno al porto e all’hub logistico che ospiterà la maggior parte dei residenti previsti. L’esclusivo design ottagonale riduce al minimo l’impatto sull’ambiente e fornisce un uso ottimale del suolo, con l’obiettivo di preservare il 95% dell’ambiente naturale. Una caratteristica distintiva della città è una struttura galleggiante che è pensata per diventare un centro per la Blue Economy.
Al centro della smart city saudita ci sarà l’adozione delle tecnologie più avanzate come l’Internet of Things (IoT), l’intelligenza artificiale e la robotica, tutte accoppiate a una rete di centri di distribuzione completamente automatizzati e autonomi per la consegna secondo logiche “dell’ultimo miglio”. Questo con il fine di creare una catena di approvvigionamento integrata, intelligente ed efficiente.
La città vuole essere a impatto zero oltre che iper-tecnologica. Per questo motivo, sarà alimentata al 100% da energia pulita ospiterà aziende chiave per il processo di decarbonizzazione in settori che vanno dall’energia sostenibile alla mobilità autonoma, dalla digitalizzazione all’innovazione idrica.
Oxagon sarà costruita su principi dell’economia circolare e dell’energia pulita andando a creare un ambiente collaborativo in cui ricerca e innovazione giocheranno un ruolo chiave.