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Smart Cities in Europa: 6 esempi a cui ispirarsi

Smart Cities in Europa: 6 esempi a cui ispirarsi

Londra, Reykjavík, Copenhagen, Amsterdam, Parigi, Helsinki.
Sono i nomi delle città più intelligenti d’Europa secondo diverse classifiche e ricerche internazionali. Esempi di smart city europee cui potersi ispirare per le politiche green, di economia circolare e di inclusione proposte e per i livelli di digitalizzazione raggiunti.

Ma vediamo più da vicino, per macro-trend, questi esempi di smart cities in Europa di cui abbiamo scelto di raccontare gli aspetti più significativi.

Esempio 1: Londra punta sulla digital transformation

Secondo l’indice internazionale che misura il livello di smartness delle città di tutto il mondo, il City Motion Index (CIMI), Londra si è classificata, nel 2020, al primo posto tra le smart city europee e mondiali, prima di New York, Parigi e Tokyo. Secondo altre classifiche è al secondo o terzo posto a livello mondiale, dopo Singapore. Sta di fatto che è una delle città tecnologicamente e digitalmente più all’avanguardia.

In particolare, la capitale del Regno Unito sta seguendo una specifica roadmap sotto al nome di “Smarter London Together”. Un piano strategico che punta all’innovazione, alla trasformazione digitale e alla connettività.

Cinque gli obiettivi principali del piano:

  1. Più servizi a misura di cittadino.
  2. Nuova gestione dei big data della città.
  3. Strade più intelligenti e connettività migliore.
  4. Migliorare le competenze digitali e la cybersecurity.
  5. Migliorare la collaborazione all’interno dell’ecosistema.

Per favorire la digitalizzazione della città, da qualche anno è nato il “London Office for Data Analytics” e la figura del Chief Digital Officer.

La pandemia ha dato una forte spinta anche alla mobilità elettrica e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale in vari tipi di applicazione. Sul fronte della collaborazione pubblico-privato siamo a livelli di eccellenza, così come sull’utilizzo delle nuove tecnologie. Non a caso Londra è la patria di moltissime start-up innovative.

Anche sul fronte green, Londra, insieme alla Gran Bretagna sta compiendo dei passi avanti rispetto al passato, così come nell’utilizzo di energie rinnovabili. Stando agli annunci di fine 2020 da parte di Boris Johnson, ci saranno grossi investimenti ad esempio sull’idrogeno verde e sull’eolico offshore che puntano a portare la Gran Bretagna tra i primi Paesi nella produzione di eolico pulito.

Esempio 2: Reykjavík, una capitale green e inclusiva

La capitale islandese si caratterizza per tre aspetti di eccellenza:

  • L’efficienza energetica, basata su una produzione di energie rinnovabili pari al 70% del totale e la presenza di una utility per il teleriscaldamento basata sulla più grande produzione di energia geotermica del mondo.
  • Un trasporto pubblico all’avanguardia, grazie anche all’uso di una app che permette una maggiore usabilità ed efficienza del servizio di autobus cittadino.
  • Un sistema che prevede la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte e alla vita della città attraverso il forum di consultazione online “Better Reykjavík” in cui poter presentare idee e commenti su servizi e attività cittadine.

Esempio 3: Parigi, la città del quarto d’ora

Presentata dalla sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, durante la pandemia, la teoria della città del quarto d’ora si propone di rivoluzionare l’urbanistica e l’organizzazione strutturale delle città moderne. L’idea è quella di migliorare la vita dei cittadini avvicinando e decentrando servizi essenziali in modo che possano essere raggiungibili in massimo 15 minuti e migliorando i livelli di mobilità sostenibile verso un maggiore uso di biciclette o lo spostamento a piedi.

Ma Parigi non è solo teoria… i suoi programmi di smart city, connected city, open city e sustainable city stanno portando la capitale francese a essere sempre più connessa, sostenibile, vivibile e aperta. E tra le città più intelligenti e aperte d’Europa.

Esempio 4: Amsterdam: città sostenibile e circolare

Amsterdam promuove la strategia Circolare 2020-2025 basata sull’economia circolare e sulla sostenibilità ambientale. Tra gli obiettivi, dimezzare l’uso di nuove materie prime entro il 2030, evitare sprechi e ridurre le emissioni di anidride carbonica.

La strategia si basa su quello che Amsterdam definisce il modello economico della “prima ciambella al mondo” (ispirandosi a un’immagine di circolarità perfetta). La città punta infatti ad avere un’economia completamente circolare entro il 2050.

I plus della capitale olandese la vedono da anni ai primi posti in quanto a mobilità sostenibile. Amsterdam è la città più ciclabile del mondo con oltre 850mila biciclette in circolazione e ha vietato progressivamente la circolazione dei mezzi – autobus, moto, auto – alimentati da combustibili fossili. Inoltre, promuove l’uso di mezzi di trasporto elettrici, implementato le infrastrutture di ricarica in tutta la città.

Amsterdam sta lavorando alla transizione energetica e alla riallocazione degli spazi verdi per ridurre le sue emissioni del 55% entro il 2030 e del 75% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990.

Per promuovere i progetti che girano attorno alla sostenibilità e alla digitalizzazione, Amsterdam Smart City è la partnership pubblico-privata che si occupa di: città digitale, energia, mobilità, economia circolare, vivibilità e servizi ai cittadini.

Esempio 5: Helsinki: focus su sviluppo digitale e tecnologie

Helsinki è stata classificata come una delle prime tre città intelligenti al mondo nello Smart City Index pubblicato lo scorso settembre. Lo Smart City Index classifica le città in base a dati economici e tecnologici, nonché alle percezioni dei cittadini rispetto a salute, sicurezza, trasporti, attività, opportunità e governance.

La città di Helsinki ha investito a lungo termine nello sviluppo di una città intelligente. La capitale viene sviluppata come un ambiente di prova adatto per le aziende e promuove la collaborazione all’interno dell’ecosistema. L’innovazione si basa sulla creazione di soluzioni urbane digitali e sulla raccolta e analisi dei dati. Tutti i progressi della digitalizzazione della città di Helsinki possono essere monitorati sul sito web Digital Helsinki, dove sono raccolte notizie, obiettivi e attività associati allo sviluppo digitale della città.

Esempio 6: Copenaghen, una smart city a zero emissioni

La capitale danese si è prefissata un obiettivo molto ambizioso: diventare una città a zero emissioni entro il 2025.

Tre i punti chiave su cui punta la strategia della smart city:

  • Ridurre il consumo di energia, partendo dall’efficientamento degli edifici esistenti, dalla creazione di un modello di risparmio energetico per aziende e servizi e dalla costruzione di smart e green building.
  • Aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili. A Copenaghen, la divisione energetica della città avviene per quartieri e distretti (e non per nuclei familiari), per cui l’obiettivo è principalmente quello di arrivare a un modello distrettuale ad emissioni zero. Anche i rifiuti vengono visti come possibile risorsa in un’ottica di circular economy e di abbattimento dei consumi e delle emissioni.
  • Implementare la mobilita sostenibile. La bicicletta è già uno dei mezzi di trasporto più utilizzati nel Paese. Per ridurre ulteriormente le emissioni e arrivare all’obiettivo “impatto zero”, entro il 2025 almeno il 75% degli spostamenti in città dovrà essere fatto a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.
Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale. Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building. Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award. Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented. Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it