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Bilancio di Sostenibilità: obiettivi, contenuti e vantaggi
I report non finanziari hanno obiettivi, criteri e contenuti precisi. Cos’è il Rapporto o Bilancio di Sostenibilità e quali vantaggi porta all’azienda
Come si muovono le utility italiane nello scenario di mercato attuale? Quali sono le loro priorità? Cosa stanno facendo per supportare i processi di transizione energetica e digitale e il percorso di sviluppo sostenibile rispetto ai 17 goal dell’Agenda 2030?
A queste domande ha dato risposta il Rapporto Top Utility 2022 che, presentato lo scorso 24 febbraio, ha riportato i dati sulle performance operative e i risultati registrati dalle prime 100 utility italiane rispetto a una serie di indicatori. Un’analisi che, contemporaneamente, ha fornito il racconto dell’evoluzione vissuta dal comparto negli ultimi 10 anni dando anche uno sguardo al futuro, tra nuove sfide e opportunità.
I risultati operativi delle utility italiane parlano innanzitutto di un comparto in ottima salute, che ha chiuso il 2020 con un fatturato complessivo pari a 87,7 miliardi di euro (come valore della produzione) rappresentando il 5,3% del valore del PIL italiano. C’è da dire che i dati riguardano un tessuto di imprese molto vario: grandi gruppi dell’energia, ma anche imprese regionali di taglia media e utility locali di dimensioni più contenute. Insieme, queste realtà hanno rappresentato oltre il 50% dell’energia prodotta, il 40% dei rifiuti urbani gestiti e il 60% dell’acqua gestita in Italia.
Le performance degli ultimi dieci anni mostrano poi due trend molto importanti, resi possibili dall’operato delle utility: il calo delle perdite nel settore idrico e l’aumento del tasso di raccolta differenziata parlando di waste management.
Guardando al presente e soprattutto al futuro, l’orizzonte delle utilities italiane sta seguendo 4 direttrici fondamentali, corrispondenti ai trend che stanno avendo gli impatti più consistenti sul comparto.
Questi 4 trend sono:
A corollario della presentazione dei dati delle Top Utility, gli interventi di alcuni esperti ci forniscono una visione nel cuore del settore.
Parlando di innovazione digitale, ad esempio, Giuseppe Russo Rossi, Public Utility Manager di Xylem Italia, ha spiegato esattamente quali sono i principali vantaggi della digitalizzazione per le water utility. “Il primo vantaggio – ha detto il Manager di Xylem Italia – riguarda la possibilità di avere il controllo dei propri impianti e della propria rete. Come secondo elemento, cito l’importanza della resilienza del sistema. Ovvero della possibilità, attraverso la raccolta e l’interpretazione dei dati, di prevenire situazioni di destabilizzazione e di evitare possibili perdite. Ci sono poi altri benefici che riguardano la credibilità dell’utility agli occhi dei cittadini e la capacità, attraverso l’analisi e i dati, di prioritizzare investimenti e interventi.”
“Digitalizzazione e IoT portano vantaggi lungo tutta la catena del valore delle utilities – ha commentato Andrea Veronesi, Head of Go to Market Strategy Targa Telematics -. Nella mobilità, ad esempio, possiamo parlare di sistemi intelligenti per la gestione della flotta che si traducono in vantaggi di efficientamento nella gestione del parco mezzi, ottimizzazione delle attività e percorso verso una mobilità più sostenibile.”
Riferendosi poi al tema dell’emergenza energetica e alla drammatica situazione del conflitto Russia-Ucraina, Gianni Vittorio Armani, Vice Presidente Elettricità Futura e CEO di Iren, ha sottolineato quanto sia cruciale attivare azioni e risposte immediate, ma, anche, quanto la strada intrapresa verso un futuro più sostenibile attraverso un maggiore utilizzo di rinnovabili ci possa condurre verso l’indipendenza energetica e quindi sia l’unica strada percorribile nel medio-lungo periodo.
“Le richieste di connessione alla rete da parte di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sono 3 volte tanto quelle che ci servirebbero per diventare indipendenti energeticamente – ha detto il Vice Presidente di Elettricità Futura –. Il nodo da sciogliere è purtroppo ancora una volta quello autorizzativo e burocratico. Anche se il Governo sta lavorando in questa direzione.
Non dimentichiamoci che le capacità industriali e i capitali ci sono e che, insieme alla transizione energetica, i nuovi impianti possono portare alla creazione di 250mila nuovi posti di lavoro. Un’opportunità importante per il nostro Paese.”
Al termine dell’evento sono stati infine proclamati i vincitori dell’edizione Top Utility Award 2022. Nelle varie categorie, spiccano i nomi di Hera, Marche Multiservizi (per la categoria sostenibilità), Veritas, Viva Servizi, Acquevenete, Iren (per la categoria Ricerca e Innovazione), Alperia (per la categoria performance operative) e Gruppo CAP.