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Tre Bandi per finanziare la transizione ecologica ed energetica
Il Ministero per le Imprese e il Made in Italy ha pubblicato 3 nuovi bandi per supportare la transizione energetica e le città sostenibili
L’IoT e le sue applicazioni valgono in Italia 6 miliardi di euro. I dati, dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, confermano come questa tecnologia al centro del processo di trasformazione digitale di edifici, aziende e città sia in crescita e come sempre più realtà pubbliche e private guardino con interesse alle potenzialità offerte dal nuovo paradigma dell’Internet delle Cose.
Come dichiarato dalla stessa Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio: “La crescita della cultura digitale delle imprese ha favorito lo sviluppo di una maggiore consapevolezza dei costi e dei benefici legati alle tecnologie IoT per cittadini, aziende e Pubbliche Amministrazioni, sia in termini economici sia in termini ambientali”.
In ottica smart city, l’Internet of Things, può portare alla ottimizzazione della gestione dei servizi e a un ampliamento dell’offerta, oltre che a un controllo più attento e a una riduzione dei costi.
Un esempio di come le soluzioni IoT possano migliorare le città è dato dai contatori intelligenti o smart meter per l’acqua, oltre che per il gas e l’elettricità, che permettono la lettura dei consumi ma anche la rilevazione di eventuali sprechi.
Se poi l’IoT viene utilizzato come mezzo per raggiungere risultati di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, si può dimostrare come una maggiore digitalizzazione e una migliore gestione dei dati delle città possano portare vantaggi a tutta la collettività.
Non a caso, il modello di Hera Luce di basa su 3 pilastri fondamentali in cui trovano posto, oltre alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale, la tecnologia intelligente (smart) e l’IoT. I tre aspetti vanno di pari passo e sono intrinsecamente collegati per una migliore gestione del contesto urbano.
Il termine IoTility – che unisce la tecnologie dell’internet of Things al ruolo di utility – nasce proprio nella società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera, controllata al 100% da AcegasApsAmga, che ha fatto della circolarità e della sostenibilità gli elementi chiave della sua mission.
Come ci ha spiegato Stefano Amadori, Responsabile sviluppo commerciale di Hera Luce: “Amiamo definirci una IoTility poiché operiamo sul territorio in qualità di multiutility innovativa, capace di dialogare in modo interconnesso (e basato sulle nuove tecnologie digitali) con tutti gli asset gestiti per dare un contributo al miglioramento della qualità di vita dei cittadini e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.”
“IoTility rappresenta il modello che coniuga il valore della sensoristica e dell’innovazione tecnologica con la capacità di gestione dei servizi – ha detto ancora Amadori – in modo da creare una unica rete neurale interconnessa capace di dialogare fra reti di servizi e aumentare la capacità di decision learning e di resilienza con il contributo dell’intelligenza artificiale applicata. L’IOT giocherà sempre più un ruolo fondamentale per la Smart City del futuro, non solo per erogare nuovi servizi ai cittadini, ma anche per cogliere la sfida della sostenibilità ambientale in una logica di economia circolare che centri la carbon neutrality attraverso una strategia pervasiva in linea con l’agenda ONU 2030 e il Green Deal europeo“.
Sono infatti proprio lo sviluppo sostenibile, il benessere e la sicurezza dei cittadini e il concetto di circular smart city a guidare la società in un continuo processo di ricerca e innovazione che la porta ad adottare nuove tecnologie Internet of Things.
“Il primo passo per raggiungere la salute e la sostenibilità delle città è diventare smart” si legge in una nota di Hera Luce. Il percorso smart proposto dalla utility si compone di tre passaggi correlati tra loro che hanno come fine ultimo quello di migliorare servizi ai cittadini e sostenibilità ambientale dei territori:
L’analisi della qualità ambientale viene in particolare effettuata attraverso una rete di centraline che possono essere installate come stand-alone o integrate in infrastrutture più complesse. I parametri monitorati sono temperatura, umidità, rumore, gas in aria e particolato.
Nella visione di Hera Luce, la raccolta, la gestione e l’interpretazione dei dati – basata sull’installazione di sensori intelligenti, su sistemi di analisi dei dati e su centri operativi di controllo e gestione ottimizzata dei servizi – permetterà, in fatto di sicurezza, di migliorare la salute delle persone attraverso azioni di prevenzione e di aumentare la qualità dell’ambiente e la sicurezza del territorio. Inoltre, lato sostenibilità, consentirà di aumentare il recupero della materia dal rifiuto, di incrementare l’efficienza idrica e di utilizzare nuovi strumenti per la lotta al cambiamento climatico.