
Efficienza energetica: cos’è e come migliorarla. Norme e incentivi
Cos’è e come fare efficienza energetica. Definizione, normativa, incentivi e strumenti di monitoraggio in Italia rispetto agli obiettivi europei.
Nel percorso verso la transizione energetica che le imprese stanno vivendo, l’efficienza energetica assume un ruolo prioritario. Come ha messo in evidenza IEA proprio di recente, gli investimenti in efficienza energetica nel 2023 dovrebbero raggiungere livelli record. In base alle attuali politiche previste e annunciate, si prevede che gli investimenti relativi all’efficienza aumenteranno di un ulteriore 50%.
L’efficienza energetica svolge un ruolo vitale: una relazione informativa speciale pubblicata dalla stessa Agenzia energetica internazionale per la Global Conference evidenzia che aumentare il progresso annuale dell’efficienza energetica dal 2,2% attuale a oltre il 4% annuo entro il 2030 porterebbe a riduzioni vitali delle emissioni di gas serra e allo stesso tempo creare posti di lavoro, espandere l’accesso all’energia, ridurre le bollette energetiche, diminuire l’inquinamento atmosferico e diminuire la dipendenza dei paesi dalle importazioni di combustibili fossili.
Ecco, allora, che il percorso verso l’efficientamento energetico deve essere perseguito con decisione, a partire dalle imprese, come pure il passaggio progressivo verso fonti rinnovabili.
Ma come è possibile riuscire a gestire e ottimizzare i consumi? Occorre contare su realtà in grado di accompagnare al cambiamento. L’esempio può essere Manni Energy, specializzata nell’affiancare le aziende nel processo di gestione dell’energia ed efficientamento dei consumi, oltre che nel realizzare e gestire impianti fotovoltaici.
«Ciò che noi proponiamo è un metodo olistico, che non si focalizza solo su una parte del processo, ma copre l’intero percorso attraverso cui il cliente può raggiungere un incremento delle performance in termini di efficienza energetica. Quindi, si parte dalla consulenza iniziale, si passa alla definizione di target e di strumenti con cui migliorare le proprie prestazioni e si arriva all’esecuzione degli interventi. Questo è il punto di vista del metodo operativo, ma il vero trait d’union delle varie fasi è la digitalizzazione», afferma Davide Manganotti, direttore della divisione Energy Transition di Manni Energy.
Proprio con lui e con Luca Tosi, direttore della divisione Renewables, abbiamo voluto comprendere come si caratterizza la proposta della società di Manni Group dedicata alla transizione energetica, alle fonti rinnovabili e alle soluzioni IoT di gestione degli edifici.
Manganotti – Fondamentale. Abbiamo una divisione specializzata nella digitalizzazione IoT; siamo così in grado di proporre piattaforme di monitoraggio tradizionale fino ad arrivare alla gestione avanzata mediante l’impiego di BMS per gli edifici, per arrivare all’attuazione di una logica di smart building, con sistemi evoluti in grado di gestire il processo di generazione e interpretazione dei dati. La peculiarità distintiva di Manni Energy nel mercato dell’efficienza energetica è l’indipendenza da fornitori di commodity o da brand di sistemi per l’efficienza: la finalità perseguita è la proposizione al cliente della soluzione a lui più congeniale, sulla base delle sue specifiche esigenze e caratteristiche.
Inoltre, creiamo questo tipo di percorso insieme al cliente, in una logica di partnership, puntando sia sull’efficienza energetica sia sulla definizione di un piano dedicato per la decarbonizzazione. Vogliamo accompagnare i clienti verso obiettivi sempre più fondamentali sia per la competitività, che dal punto di vista etico quali la riduzione delle emissioni o la neutralità climatica.
Il mezzo attraverso il quale puntiamo ad ottenere gli obiettivi definiti è la nostra forte competenza tecnica: crediamo nella necessità di identificare delle soluzioni in maniera pragmatica attraverso sistemi e tecnologie efficaci e di riuscire a renderle operative ed efficaci per ottenere risultati concreti.
Manganotti – In tre modi. Il primo è fornire consapevolezza al cliente in merito alle proprie performance. Non è solo un tema di consumi, ma rappresenta un collegamento tra le varie fasi (acquisto, produzione, consumo) con l’opportunità di tracciare il punto di partenza verso la direzione verso cui si vuole andare. Maetrics può fornire un sistema online step by step per andare a scattare l’istantanea di quanto avviene; successivamente alla realizzazione degli interventi o delle politiche di miglioramento c’è il monitoraggio dei progressi, per comprendere gli effetti degli strumenti e delle tecnologie proposte per migliorare la situazione. Terzo: Maetrics può fornire uno strumento digitale per riuscire a entrare sempre di più nei propri meccanismi e processi produttivi, facendo emergere ulteriori inefficienze con l’obiettivo apportare migliorie. È uno strumento digitale capace di aumentare l’interconnessione, collegando tutti gli aspetti della gestione aziendale.
Manganotti – Abbiamo deciso di puntare su una consulenza specifica orientata ad una riduzione delle emissioni (carbon management), partendo dall’esperienza effettuata all’interno del nostro gruppo. Il gruppo Manni vanta una storia trentennale che ha nella sostenibilità dei propri prodotti un punto di riferimento, con una visione pragmatica alla base del proprio modus operandi. La transizione energetica è un elemento che va perseguito attivamente attivamente e che porta dei vantaggi tangibili alla propria azienda: resilienza (chi affronta i cambiamenti in modo attento subisce molto meno gli effetti collaterali degli eventi esterni, climatici e non), finanza (essere sostenibili aiuta anche ad avere una reputazione migliore ed è un fattore premiante: gli istituti di credito sono più inclini a stanziare investimenti che hanno un impatto positivo sull’ambiente) indipendenza (energetica, tramite l’impiego di fonti rinnovabili) e innovazione (sviluppare una visione finalizzata alla decarbonizzazione aiuta a ottenere miglioramenti su più fasi della supply chain).
Tosi – Oggi l’energia è un tema di forte attualità e interesse per le aziende. Quanto è accaduto l’anno scorso ha contribuito a metterlo ancor più in evidenza, a livello politico e aziendale. Proprio a livello di impresa, si è passati da trattare il tema in maniera “secondaria” a centrale a livello di strategia societaria e di sviluppo, condotta spesso direttamente dall’amministratore delegato in quanto elemento di competitività. Questo aspetto ha comportato un impatto anche sulle attività e sui servizi forniti da Manni Energy, che stanno riscontrando un’elevata attenzione. La realizzazione di impianti fotovoltaici è certamente strategica, ma vogliamo andare oltre, impostando la scelta di un impianto sulle effettive esigenze e finalità della produzione energetica.
Andiamo ad affrontare diversi aspetti, spaziando dalla resilienza – autoprodurre energia per sopperire la volatilità dei prezzi – alla transizione energetica.
Tosi – Spesso ci troviamo davanti un interlocutore molto consapevole dell’importanza di contare su un impianto fotovoltaico. La PMI media oggi lo considera un vantaggio dal punto di vista dell’autoproduzione. Anche il ritorno dell’investimento è un aspetto su cui c’è consapevolezza.
Tosi – La nostra opinione è che la transizione energetica sia ormai una realtà. Il 2023 sarà il primo anno in cui gli investimenti in transizione energetica supereranno gli investimenti in energia fossile, quindi il trend è molto chiaro. La sostenibilità è una tematica imprescindibile, a ogni livello. In tale contesto l’elemento cruciale è la velocità con cui riusciremo a portare avanti la transizione. A tale proposito, Manni intende contribuire a raggiungere gli obiettivi: da questo punto di vista assistiamo a un mercato in forte crescita. Quest’anno è molto probabile che si raggiungeranno i 5 GW di potenza installata, raddoppiando quanto fatto nel 2022, già di per sé molto positivo.