La transizione ecologica è uno dei pilastri del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del progetto Next Generation EU. Rappresenta infatti, insieme a digitalizzazione e inclusione sociale, uno degli assi portanti dei finanziamenti stanziati dalla Commissione Europea per supportare la ripresa in un’ottica di sviluppo sostenibile e di basso impatto ambientale.
Gli obiettivi della transizione ecologica nel PNRR
Obiettivo della missione è quello di accompagnare la società, dagli enti locali alle varie attività produttive, verso la decarbonizzazione e una maggiore sostenibilità ambientale. Molti degli investimenti e delle risorse dipendono direttamente dal MiTE (Ministero per la Transizione Ecologica) che ha anche il compito di monitorare e fare il punto della situazione rispetto al raggiungimento di target e milestone.
È bene ricordare come il PNRR includa misure fondamentali per la transizione verde ma faccia in realtà parte di una gamma di incentivi e riforme ancora più ampia promosse dal Ministero per il raggiungimento degli obiettivi 2030 e 2050 e ai target del Pniec.
La roadmap
La Missione 2 del Pnrr sul tema della rivoluzione verde prevede le seguenti componenti con i relativi stanziamenti di fondi:
M2C1 – Agricoltura sostenibile ed economia circolare, per un totale di 6,47 miliardi di euro (inclusi i fondi del Pnrr, del React EU e del Fondo Complementare)
M2C2 – Transizione energetica e mobilità sostenibile, con uno stanziamento importante di 25,36 miliardi di euro.
M2C3 – Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, con un ingente somma stanziata pari a 22,24 miliardi.
M2C4 – Tutela del territorio e della risorsa idrico, con 15,37 miliardidi euro di finanziamento.
Complessivamente, si sta parlando di un valore di 69,94 miliardi di euro, pari 37% dei fondi totali messi a disposizione dal Pnrr. Per un arco temporale che va dal 2021 al 2026.
Transizione ecologica e rivoluzione verde nel Pnrr – Roadmap Fonte: MiTE (Ministero per la Transizione Ecologica)
Transizione ecologica: le componenti della Missione 2
M2C1 – Agricoltura sostenibile ed economia circolare
La prima componente prevede una serie di investimenti e riforme per favorire l’adozione dell’economia circolare. In particolare, prevede la definizione di una strategia per l’economia circolare che include, oltre ai principi di riciclo e riuso, anche il ruolo chiave dell’ecodesign, ovvero della progettazione sostenibile, e di altri aspetti come la bioeconomia, la blue economy e l’uso di materie prime critiche. La strategia introdurrà anche una serie di indicatori e strumenti per il monitoraggio.
Sempre in tema di circular economy, il Pnrr stanzia 600 milioni di euro per alcuni progetti “faro” che puntano a realizzare progetti innovativi in tema di gestione e trattamento dei rifiuti in alcune filiere strategiche, come quella dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), del tessile e delle plastiche. Progetti che includono sistemi di monitoraggio ambientale, anche attraverso l’uso di droni e di tecnologie di intelligenza artificiale, per combattere e prevenire gli scarichi illegali.
Per migliorare la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, questa componente mira a rafforzare le infrastrutture per la raccolta differenziata e ad ammodernare o sviluppare nuovi impianti di trattamento rifiuti, con una attenzione alle aree del Sud Italia.
L’ulteriore obiettivo della M1C1 è quello di sviluppare una filiera agricola e alimentare più intelligente e sostenibile, riducendone l’impatto ambientale.
M2C2 – Transizione energetica e mobilità sostenibile
La Componente 2 della Missione 2 del Piano Nazionale di ripresa e resilienza in tema di transizione ecologica e rivoluzione verde, si concentra sulla transizione energetica e quindi su “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”. Obiettivo prioritario di questa sezione è quello di perseguire obiettivi di decarbonizzazione attraverso cinque linee di riforme e investimenti.
Rinnovabili e agro-voltaico
Il primo punto chiave riguarda l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, come eolico (anche off-shore) e fotovoltaico. L’incentivo a usare fonti di energia pulita arriva sia attraverso investimenti diretti sia, soprattutto, attraverso azioni di semplificazione delle procedure di autorizzazione per l’avvio di nuovi impianti di produzione. Inoltre, in quest’area sono preventivati fondi a supporto della promozione dell’agri-voltaico e del biometano.
Reti intelligenti e comunità energetiche
Il secondo focus concerne il potenziamento e la digitalizzazione delle infrastrutture di rete per aumentarne il livello di resilienza, flessibilità, capacità, sicurezza e robustezza della rete. Qui entra in gioco il tema, fondamentale delle smart grid e il ruolo di nuove configurazioni, quali sistemi di autoconsumo collettivo e di comunità energetiche.
Produzione e uso dell’idrogeno
L’idrogeno rappresenta un altro aspetto cruciale su cui si gioca un futuro di sostenibilità e zero emissioni. In questo caso, i fondi stanziati dal Pnrr puntano a promuoverne la produzione, la distribuzione e l’utilizzo di questa fonte di energia rinnovabile in ottica di filiera. Si focalizza inoltre sulla ricerca di frontiera e quindi sulla produzione e l’uso dell’idrogeno nell’industria e nel trasporto, con la creazione di circa 40 stazioni di rifornimento.
Per la produzione di idrogeno, viene particolarmente spinta quella in siti dismessi (si parla di Hydrogen Valleys).
Trasporto locale e mobilità sostenibile
La mobilità sostenibile è un tema portante della Missione 2. Si parla di trasporto locale, di elettrificazione e di mobilità dolce. Un obiettivo strettamente legato al miglioramento della qualità della vita delle persone in ambito urbano e alla trasformazione delle città in sustainable e smart city (con target di riduzione dell’inquinamento e del traffico e miglioramento dei servizi).
In quest’area rientrano in particolare:
La realizzazione di 1.820 km di piste ciclabili urbane e turistiche in ambito regionale, urbano e metropolitano.
La realizzazione di 240 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa, come tram, filovie e funivie. L’obiettivo è quello di spostare almeno il 10% delle auto al trasporto pubblico.
L’investimento in punti di ricarica per arrivare a realizzarne 7.500 in autostrada e 13.755 nei centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali basati su tecnologie per l’energy storage.
Il rinnovo del parco mezzi per il trasporto urbano con veicoli a basso impatto ambientale. L’intervento prevede l’acquisto entro il 2026 di 3.360 bus e autobus elettrici o a basse emissioni.
Supply Chain e competitività
La quinta linea strategica riguardalo sviluppo in Italia di supply chain (catene di fornitura) competitive con il fine di ridurre la dipendenza da importazioni di tecnologie e materiali e, anzi, trasformarle in un punto di forza e di crescita.
M2C3 – Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici
La componente 3 della Missione 2 riguarda l’efficientamento energetico degli edifici. Sia quelli residenziali, con il rafforzamento del Superbonus 110%, sia quelli pubblici (dalle scuole agli istituti giudiziari agli altri building Comunali).
Le misure puntano alla riqualificazione energetica di circa 50.000 edifici l’anno con un risparmio energetico pari a 209 Ktep l’anno e la conseguente riduzione delle emission di CO2 nell’aria.
In questa componente rientrano tre linee specifiche d’azione:
1. Efficientamento energetico degli edifici pubblici con focus su riqualificazione energetica nell’edilizia scolastica e negli edifici giudiziari;
2. Efficientamento energetico negli edifici residenziali; 3. Reti e sistemi di Teleriscaldamento.
M2C4 – Tutela del territorio e della risorsa idrico
Gli investimenti riguardanti le infrastrutture idriche hanno l’obiettivo prioritario di ridurre di almeno il 15% le perdite nelle reti per l’acquapotabile. Se pensiamo che la rete nazionale ha una percentuale media di perdita del 39%, quindi che si perdono 39 litri d’acqua ogni 100 litri immessi, capiamo bene come questo intervento sia cruciale.
I fondi stanziati dal Pnrr in questo ambito puntano anche a prevenire rischi idrogeologici, a salvaguardare le aree verdi e le biodiversità e a eliminare l’inquinamento delle acque e del terreno.
Pnrr e Transizione ecologica: Investimenti per Missione e per Componente
1. Economia circolare e Agricoltura sostenibile Tot 6,47
1.1 Impianti di gestione dei rifiuti 1,5 mld
1.2 Progetti innovativi di economia circolare 0,6 mld
1.3 Sviluppo della logistica per il settore agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo 0,8 mld
1.4 Pannelli a energia solare nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale 1,5 mld
1.5 Tecnologie di agricoltura 4.0 0,5 mld
1.6 Sviluppo di modelli 100% green e auto-sufficienti in 19 piccole isole 0,2 mld
1.7 Sfruttamento delle risorse a disposizione dei territori rurali e di montagna 0,14 mld
1.8 Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali 0,03 mld
Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile Tot 25,36
2.1 Impianti agro-voltaici di medie e grandi dimensioni per ridurre i costi di approvvigionamento energetico 1,1 mld
2.2 Sostegno alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione 2,2 mld
2.3 Sistemi di generazione di energia rinnovabile off-shore 0,68 mld
2.4 Impianti di biogas 1,92 mld
2.5 Affidabilità, sicurezza e flessibilità del sistema energetico nazionale 3,61 mld
2.6 Interventi sulla resilienza climatica delle reti 0,5 mld
2.7 Produzione locale e uso di idrogeno nell’industria e nel trasporto locale 0,5 mld
2.8 Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate 2 mld
2.9 Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale 0,23 mld
2.1.0 Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto ferroviario 0,3 mld
2.1.1 Ricerca e sviluppo sull’idrogeno 0,16 mld
2.1.2 Rafforzamento mobilità ciclistica 0,6 mld
2.1.3 Sviluppo di trasporto rapido di massa 3,6 mld
2.1.4 Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica 0,74 mld
2.1.5 Rinnovo flotte bus, treni verdi 3,64 mld
2.1.6 Energie rinnovabili e batterie 1 mld
2.1.7 Mercato dell’idrogeno 0,45 mld
2.1.8 Bus elettrici 0,3 mld
2.1.9 Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica 0,25 mld
3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici Tot 22, 24
3.1 Piano di sostituzione degli edifici scolastici e riqualificazione energetica 0,8 mld
3.2 efficientamento degli edifici giudiziari 0,41 mld
3.3 Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici 13,95 mld
3.4 Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento 0,2 mld
Tutela del territorio e della risorsa idrico Tot 15,37
4.1 Realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione 0,5 mld
4.2 Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico 2,49 mld
4.3 Interventi eterogenei per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni 6 mld
4.4 Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano 0,33 mld
4.5 Digitalizzazione dei parchi nazionali 0,10 mld
4.6 Rinaturazione dell’area del Po 0,36 mld
4.7 Bonifica dei siti orfani, ovvero potenzialmente contaminati 0,5 mld
4.8 Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini 0,4 mld
4.9 Infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico 2 mld
4.1.0 Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti 0,9 mld
4.1.1 Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche 0,6 mld
4.1.2 Investimenti in fognatura e depurazione 0,88 mld
A che punto siamo
Tramite il Pnrr, il MiTE intende accelerare la transizione ecologica rendendo l’Italia più resiliente ai cambiamenti climatici e più sostenibile e competitiva sul panorama internazionale, ma anche sviluppando una leadership a livello industriale e scientifico nelle principali filiere della green transition. Inoltre, punta ad assicurare una trasformazione inclusiva ed equa, aumentando consapevolezza e cultura sui temi ambientali.
Rispetto agli 89 milestone e target (M&T) definiti sul tema della green transition, il Ministero per la Transizione Ecologica ha dichiarato “di aver pienamente conseguito tutti gli impegni del 2021”ovvero i 7 M&T da rendicontare alla Commissione europea.
Tra le principali misure conseguite:
Sono stati avviati i bandi per l’ammodernamento e la realizzazione di impianti di gestione rifiuti e per i progetti “faro” di economia circolare. Un intervento che mira anche ridurre il divario tra le regioni del Nord e quelle del Centro-Sud.
Il superbonus 110% per l’efficientamento energetico degli edifice è stato prorogato spingendo la riqualificazione del settore immobiliare.
È entrato in vigore il decreto legislativo per la promozione dell’uso del biometano.
Il Piano Operativo per il sistema di monitoraggio integrato, volto alla tutela del territorio, è stato approvato e sulla sua base si sta ipotizzando uno schema di PPP (partenariato pubblico privato) per identificare e sviluppare progetti dedicati.
È stato approvato il Piano di forestazione urbana ed extraurbana.
L’introduzione di una riforma sui servizi idrici consentirà di ridurre le perdite e aumentare la sicurezza e la digitalizzazione della rete.
Il programma nazionale di controllo dell’inquinamentoatmosferico è entrato finalmente in vigore.
Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale.
Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building.
Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award.
Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented.
Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it