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IoT, un’opportunità in accelerazione

IoT, un’opportunità in accelerazione

L’Internet of Things (IoT) è emerso come una delle tendenze fondamentali alla base della trasformazione digitale di imprese ed economia. Dai dispositivi indossabili ai termostati intelligenti fino alle soluzioni industriali, l’IoT è ormai parte della vita di tutti noi.

L’ultimo rapporto dell’analista di mercato McKinsey pubblicato a novembre 2021 e dal titolo “Internet of Things: cogliere un’opportunità in accelerazione” riporta il valore di mercato delle applicazioni IoT nei vari settori segnalando quali sono le spinte favorevoli alla sua diffusione e quali, ancora, i limiti.

IoT in crescita: i dati del rapporto McKinsey

I principali risultati dello studio possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • Il valore economico potenziale che l’IoT può abilitare è ampio e in crescita. Entro il 2030, McKinsey stima un valore che va da 5,5 trilioni di dollari a 12,6 trilioni a livello globale.
  • L’IoT esprime il suo maggiore potenziale economico in alcuni settori e contesti. In particolare, l’industria e il manufacturing rappresenteranno circa il 26% di questo valore. Il settore healthcare un ulteriore 10-14%.
  • In ogni caso, saranno le applicazioni B2B a fare la parte del leone, con il 65% del valore del mercato IoT. Anche le applicazioni B2C cresceranno a seguito di una rapida adozione di soluzioni Internet of Things all’interno delle case (home automation).

Veicoli autonomi e sicurezza trainano nell’automotive

Tra le applicazioni più interessanti e in più rapida crescita, troviamo i veicoli a guida autonoma e i dispositivi per la comunicazione vehicle-to-vehicle, ma anche per la progressiva sensorizzazione delle auto per funzioni di maggiore sicurezza e affidabilità. Per loro, si parla di un tasso di crescita composto annuo del 37% nel periodo che va dal 2020 al 2030.

Sicurezza e sostenibilità ambientale guideranno l’incremento di applicazioni IoT in ambito automotive. Entro la fine del 2020, il 20% dei veicoli a livello globale era già dotato di sistemi avanzati di sicurezza (ad esempio, prevenzione delle collisioni, assistenza in punti ciechi e cruise control adattivo) e questo trend è decisamente in aumento.

IoT: fattori trainanti e ostacoli

Sono tre i fattori principali che stanno stimolando un’accelerazione nell’adozione delle soluzioni IoT:

  1. Valore percepito. I clienti vedono un valore reale nell’implementazione dell’IoT. L’Internet of Things è riconosciuto come un fattore chiave per la trasformazioni verde e digitale in corso nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo.
  2. Tecnologia. Gli ultimi cinque anni hanno visto notevoli progressi nella tecnologia. Per la stragrande maggioranza delle applicazioni IoT, esiste una tecnologia che ne consente l’implementazione su larga scala. I sensori ora coprono l’intero spettro, dal visivo all’acustico a tutto il resto; l’informatica è tutto sommato abbastanza veloce; l’archiviazione dei dati esiste; la carica delle batterie è migliorata. I progressi nell’hardware sono stati accompagnati da sviluppi significativi nell’analisi avanzata, nell’intelligenza artificiale e nell’apprendimento automatico che consentono approfondimenti più rapidi e processi decisionali automatizzati grazie ai dati forniti dai sensori.
  3. Reti. Le reti fungono da spina dorsale allo sviluppo dell’IoT. Le reti di quarta generazione (4G) delle società di telecomunicazioni si sono diffuse per essere più capillari e avere prestazioni più elevate e nel frattempo iniziano a farsi strada le reti 5G. Insieme ai miglioramenti di altri protocolli di rete, i clienti hanno a disposizione un’ampia gamma di opzioni di connettività in grado di soddisfare i propri requisiti, siano essi associati a caratteristiche quali capacità, velocità, latenza o affidabilità.

Ma se da un lato ci sono elementi favorevoli allo sviluppo dell’IoT, ce ne sono altri che determinano degli ostacoli. Lo studio di McKinsey li raggruppa in 5 fattori:

  1. Cambio di gestione. Le aziende e gli enti locali spesso trattano l’IoT come un progetto tecnologico piuttosto che come una trasformazione del modello operativo e organizzativo. In questo modo, affidano il cambiamento all’IT senza tener conto dei cambiamenti richiesti nei processi di governance, nelle competenze e nella gestione delle prestazioni e dei dati.
  2. Interoperabilità. I sistemi operativi esistenti per l’IoT sono molteplici e diversi, ma spesso non riescono a comunicare e interagire tra loro. Il panorama IoT contiene numerosi ecosistemi proprietari che, di fatto, rappresentano una barriera. Molte aziende ed enti pubblici stanno lottando per raggiungere la scalabilità senza un lavoro IT significativo per superare le numerose questo tipo di problema.
  3. Installazione. Per molti è uno dei maggiori problemi legati all’implementazione di soluzioni IoT su larga scala. Le sfide di interoperabilità significano che quasi ogni implementazione su larga scala richiede la personalizzazione, se non una soluzione interamente su misura. DI conseguenza, di costo elevato. La complessità di attività apparentemente semplici, come una connettività sicura, il retrofit di vecchi dispositivi e il collegamento a sistemi esistenti, aggiunge difficoltà, tempi e costi, il che scoraggia aziende e consumatori.
  4. Sicurezza informatica. Parlando di IoT, la sicurezza informatica è un tema decisamente importante, dato che il numero crescente di endpoint connessi offre punti vulnerabili da sfruttare per gli hacker. Affrontare questa sfida richiede soluzioni efficaci e integrate a ogni livello.
  5. Privacy. La privacy è ora al centro e al centro di molti consumatori. Un aspetto che la corretta gestione dei dati deve tenere in considerazione.

In conclusione, il rapporto dell’analista di mercato segnala un settore che è cresciuto, anche se non così velocemente come ci si aspettava, ma che soprattutto offre uno scenario molto interessante per il futuro.

Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale. Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building. Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award. Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented. Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it