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Monitoraggio energetico per le aziende: cos’è e come si fa
Il monitoraggio energetico permette di misurare i consumi e migliorare i risultati di risparmio energetico. Ecco come si fa e quali strumenti si utilizzano.
Ci sono realtà aziendali che, durante il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria in corso, non sono mai state inattive. È il caso di quelle imprese impegnate in attività di Ricerca & Sviluppo in ambito scientifico e di quelle aziende che lavorano a contatto con il settore pubblico.
È il caso di Intellienergy, produttore di apparati e software per sistemi di telecontrollo, telegestione e monitoraggio energetico. La Redazione di LUMI4Innovation ha incontrato il suo Direttore commerciale, Luca Focardi, il quale spiega:
“Non ci siamo mai fermati. I nostri sistemi sono impiegati all’interno di ospedali, dipartimenti della Protezione Civile e uffici governativi. Dunque, abbiamo continuato a fornire assistenza e supporto ai nostri clienti anche durante la fase 1 dell’emergenza covid”
L’analisi trimestrale condotta da ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – rileva, rispetto al 2019, una diminuzione del 7% dei consumi di energia primaria e finale nei primi tre mesi di quest’anno, con un picco del -15% per il solo mese di marzo. Stimato, inoltre, un possibile calo del 20% nel secondo trimestre e di ben oltre il 10% per l’intero semestre. Fa notare Focardi:
“L’impatto di tale scenario è negativo per tutte le aziende che, come noi, operano nel settore Energia e, più nello specifico, per quelle la cui mission è l’efficientamento energetico. È chiaro che se il vettore energetico scende di prezzo, si modifica il ROI dell’efficientamento. È necessario, a questo punto, uno spostamento del focus e un cambio di strategia: dalla vendita del prodotto alla vendita del ‘servizio’. Detto questo, ci immaginiamo un momento di forte calo del fatturato. Dovremo mettere in campo gli strumenti che il Governo ci ha messo a disposizione e prevedere un contenimento dei costi di struttura, in modo tale da riuscire a ripartire”
Che volto avrà, nei prossimi mesi, il settore Energia? E quale priorità avrà l’efficienza energetica?
“Il nostro settore, come molti altri in questo momento, sta vivendo un calo drastico della domanda. Dobbiamo affrontare tale situazione cercando, dove è possibile, di investire tempo e risorse non tanto nella produzione, ma in attività di ricerca e sviluppo, provando a immaginare non come sarà il mercato fra tre mesi, ma come sarà tra un anno, dunque cercando di anticipare bisogni e tendenze future”
Conclude Focardi:
“L’aspetto di efficientamento energetico non è, in questo momento, prioritario per i clienti. La riflessione che faccio, a tale riguardo, è questa: io, come altre aziende, vendo soluzioni che hanno un costo hardware e poi una gestione nel tempo. Ecco, se si riuscisse a trovare, con l’aiuto del sistema bancario, la possibilità di ottenere finanziamenti e poter vendere sotto forma di servizio quello che vendiamo sotto forma di quota capitale, probabilmente potremmo essere più attraenti verso il pubblico e le aziende, offrendo loro un servizio di efficietamento non venduto one shot, ma nell’arco di cinque anni, dunque diluendo la spesa”