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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
E’ possibile misurare lo stato di salute di una città e valutare il suo indice di “smartness” per poter essere dichiarata smart city? Oppure il livello di efficienza energetica dei suoi edifici? Come fare per analizzare intere città, con dati diversi relativamente a diversi ambiti?
In un’era in cui i dati sono il nuovo petrolio, avere strumenti per estrarli, raccoglierli, analizzarli, compararli e utilizzarli è diventato un must. Per tutti i soggetti, compresi quelli pubblici. Il progetto europeo GeoSmartCity offre una prima risposta in questo senso, proponendo un modello per l’integrazione di dati geografici eterogenei per una gestione efficiente e intelligente delle città.
Il punto di partenza è dato dalla possibilità di usare moltissimi dati geografici provenienti da diversi soggetti. Dati che però devono “parlarsi” e quindi essere in qualche modo uniformi e standardizzati nel formato.
L’obiettivo di GeoSmartCity è quello di creare una piattaforma aperta in cui le informazioni provenienti dalle diverse città possano essere utilizzati nel percorso verso Smart City, permettendo lo sviluppo di servizi a valore aggiunto. Negli anni di sperimentazione, sono stati avviati undici progetti pilota in città europee, tra cui Reggio Emilia che, durante la scorsa edizione di LUMI Expo, si è aggiudicato una menzione speciale dell’Award Ecohitech 2019 per i risultati di innovazione tecnologica ed efficienza energetica ottenuti.
GeoSmartCity è una piattaforma per la pubblicazione e condivisione degli open data geografici provenienti da diverse fonti (utility, cittadini, aziende pubbliche e private). Informazioni funzionali alla gestione delle infrastrutture e dei servizi di una città perseguendo obiettivi di smartcity e “Agenda Digitale”.
Due gli scenari prioritari definiti dal progetto: Green Energy e Underground.
Lo scenario Underground è pensato per supportare la gestione integrata del sottosuolo, attraverso la condivisione dell’ambiente di lavoro e dell’informazione geografica di base. Promuove partnership tra pubblico e privato nella gestione delle reti urbane e sviluppa applicazioni per individuare le infrastrutture sottese ad aree a rischio (idrogeologico, idraulico, sismico) che necessitano di monitoraggi specifici.
Lo scenario Green Energy è teso a supportare le nuove politiche energetiche facilitando la gestione degli impianti per l’energia rinnovabile nelle città e promuovendo l’efficienza energetica degli edifici (responsabili del 40% dei consumi totali di energia). Con l’obiettivo di sviluppare un’economia basata sul risparmio energetico locale e una città intelligente e sostenibile.
Proprio questo secondo scenario è quello che ha visto Reggio Emilia protagonista.
Nell’ambito del progetto europeo, il Comune di Reggio Emilia ha attuato un progetto pilota sul tema delle smart cities e dell’energia (“Reggio Emilia Energy Data”) realizzando innovative mappe web interattive sui consumi e sulle performance energetiche di tutti gli edifici del territorio. Obiettivo: un maggiore efficientamento energetico degli edifici. Il lavoro è iniziato con la raccolta di dati provenienti da diverse fonti pubbliche e private.
L’obiettivo specifico era quello di fornire agli utenti e ai cittadini servizi utili ad avere:
Il progetto “Reggio Emilia Energy Data” è partito dal reperimento di dati relativi a edifici del territorio, consumi di gas, energia elettrica, teleriscaldamento di tutti gli edifici del territorio, consumi energetici (gas, teleriscaldamento, energia elettrica,..), certificazioni energetiche degli edifici, impianti fotovoltaici incentivati dai conti energia e impianti a energia rinnovabile, come fotovoltaici e solari termici. In secondo luogo è avvenuta un’operazione di pulizia e standardizzazione dei set di dati secondo normative europee (INSPIRE)*, per poter avere dei dati armonizzati e interoperabili.
Infine, sono state predisposte delle mappe interattive sugli usi degli edifici, sui consumi termici ed elettrici normalizzati, sulle emissioni CO2, sugli impianti fotovoltaici e solari termici. Dati che saranno usati per migliorare l’efficienza energetica e i consumi dei singoli edifici e dell’intera città.
INSPIRE – INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe – è l’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea istituita con la Direttiva 2007/2/CE. La realizzazione di un’infrastruttura dati europea può semplificare la condivisione delle informazioni territoriali tra le pubbliche amministrazioni, facilitare l’accesso del pubblico alle informazioni territoriali ambientali in tutta Europa e coadiuvare i processi decisionali inerenti l’ambiente e il territorio.
La Direttiva si ispira a 5 principi: 1. Gestione più efficiente; 2. Interoperabilità; 3. Condivisione; 4. Abbondanza e fruibilità; 5. Reperibilità ed accesso.
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