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PNRR e Transizione Ecologica: Cosa Prevede
La transizione ecologica rappresenta uno degli assi portanti del Pnrr, pari al 37% dei fondi stanziati. Cosa prevede e qual è il ruolo del MiTE
Sostenibilità ambientale e risparmio energetico sono ora più che mai al centro dell’attenzione delle aziende di ogni settore. Le tecnologie digitali svolgono in tale contesto un ruolo di primissimo piano: l’impiego di soluzioni basate su Big Data, Internet of Thing, Intelligenza Artificiale e Blockchain permettono infatti alle imprese manifatturiere di avere un controllo maggiore e più efficace sugli impianti e la supply chain. E permettono anche di risparmiare, semplificare procedure complesse e migliorare la reputation dell’azienda.
Con i prezzi di gas ed elettricità alle stelle e le materie prime che scarseggiano a livello globale, mettere in sicurezza la propria capacità produttiva può fare davvero la differenza. Rendere i processi aziendali più green può ridurre i costi in bolletta rendendo gli approvvigionamenti energetici più sostenibili.
L’implementazione di soluzioni digitali in azienda permette inoltre di monitorare meglio il corretto funzionamento dei macchinari e della logistica ma anche di valutarne in modo corretto i consumi energetici, ottenendo così un risparmio potenzialmente importante.
Non solo. Un altro aspetto da non sottovalutare riguarda le semplificazioni legate all’ottenimento delle certificazioni ambientali o all’indicazione dei dati di emissione alle autorità: per entrambe le pratiche occorre raccogliere dati complessi, attività resa più snella e rapida dall’utilizzo di tecnologie digitali presenti sul mercato.
Anche prescindendo da fattori monetari e di fatturato e andando al di là del possibile risparmio (energetico, quindi economico) che le aziende possono conseguire introducendo soluzioni digitali avanzate, un aspetto che l’industria non dovrebbe sottovalutare è il riflesso positivo di tali investimenti sulla brand reputation.
L’attenzione verso l’ambiente è non solo un tema di attualità e un argomento caro a una fetta sempre più larga di cittadini, ma rappresenta anche un un punto cardine della relazione tra azienda e consumatore.
Il rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda ONU 2030 così come l’allineamento agli obiettivi e alle strategie del Green Deal europeo sono elementi sempre più importanti nella valutazione di un’azienda.
In generale, dare un’impronta green ai processi aziendali e mostrare crescente attenzione verso sostenibilità ambientale e rispetto dell’ambiente migliora la percezione che il consumatore ha di un’azienda. Secondo i dati dell’EY future consumer index la pandemia ha acuito l’attenzione degli italiani al tema della sostenibilità: il 74% presta attenzione all’impatto ambientale dei propri acquisti e il 66% a quello sociale. Anche su scala mondiale, l’82% degli intervistati si aspetta dalle imprese un comportamento più virtuoso, che dia maggiore attenzione a una produzione sostenibile.
L’insieme dei fattori indicati finora si può riassumere in tre P: Profit, People, Planet. Detto in altri termini, le aziende dovrebbero puntare all’equilibrio tra questi tre fattori nel prendere decisioni riguardanti gli investimenti e le strategie di breve, medio e lungo periodo.
Un equilibrio che rende evidente come il concetto di sostenibilità ambientale non significhi più soltanto essere “eco-friendly” ma indichi l’esigenza assicurare un futuro prospero alle prossime generazioni.
La sfida che si prospetta all’industria è di quelle importanti. Trovare soluzioni efficaci per ridurre gli sprechi e i consumi, abbattendo così le emissioni nocive, è possibile solo puntando sull’innovazione tecnologica.
Le tecnologie digitali possono migliorare la sostenibilità delle imprese manifatturiere innanzitutto rendendo le linee produttive più green, attraverso un’eco-innovazione dei modelli di produzione che consente non solo di ottimizzare ma anche di valorizzare l’uso delle materie prime, dell’acqua e dell’energia.
Oltre ad abbattere le spese vive, l’eco-progettazione rappresenta un nuovo approccio alle diverse fasi di vita di un prodotto che permette di integrare scelte progettuali che tengano conto delle 3 P, quindi dei benefici economici ambientali e sociali del prodotto, lungo l’intera catena di valore.
Un approccio che va a braccetto con il cosiddetto ecodesign dei prodotti, la strategia che, in un’ottica di economia circolare, permette di ridurre al minimo l’impatto ambientale legato alla produzione.
Ma la digitalizzazione da sola non basta, serve un approccio di sistema, un investimento non solo economico ma che richiede competenze e un nuovo approccio culturale al fare impresa. Per cogliere le opportunità offerte dalla transizione tecnologica il manifatturiero, e l’industria in generale, deve adottare un approccio ecosistemico in grado di trasformare la sfida ambientale in un’opportunità da cogliere.
Eco-progettazione ed ecodesign non sono solo concetti astratti ma strategie industriali che necessitano di investimenti in tecnologie digitali e partnership imprenditoriali.
Per far funzionare in maniera ottimale un impianto – evitando guasti, emissioni superiori ai valori consentiti, perdite e altre problematiche – occorre analizzare una gran mole di dati in real time.
I sensori intelligenti hanno appunto questa finalità: raccolgono grandi quantità di dati che permettono di “leggere” l’impianto e la linea di produzione come fosse un libro. Vaste e numerosissime le informazioni che si possono ricavare dai dati raccolti dai sensori smart: si va dalla misurazione delle emissioni climalteranti alla riduzione degli sfridi nell’industria meccanica, passando per lo smistamento dei rifiuti e la disponibilità di informazioni relative al malfunzionamento di una macchina.
Le informazioni raccolte dai sensori possono essere interpretate da un operatore o un team ristretto di collaboratori impiegati nella control room. Le aziende che producono smart sensor offrono un vasto ventaglio di misurazioni e ciò permette al manifatturiero di adottare la soluzione che più si confà alle proprie esigenze.
I dati e le informazioni fornite da tali tecnologie sono indispensabili per rendere i processi ambientali più green e centrare gli obiettivi di sostenibilità ambientale.