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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Sia che voi usiate l’auto tutti i giorni sia che la usiate una volta ogni tanto, vi sarà capitato di dover trovare parcheggio e non riuscirci in modo facile e immediato. Ecco perché, oggi, si stanno sviluppando sistemi di smart parking e di parcheggio intelligente che si pongono l’obiettivo di migliorare la mobilità all’interno delle città.
In questo articolo vedremo quali sono le principali tecnologie alla base dello smart parking e quali vantaggi offrono.
Lo smart parking è un insieme di sistemi che combinano le tecnologie digitali basate su IoT (Internet of Things) e rilevazione di dati tramite sensori di parcheggio al fine di trovare posti auto liberi in cui parcheggiare. Una interessante applicazione in ambito smart city e smart mobility che può portare benefici ambientali ed economici oltre che di ottimizzazione dei flussi e delle aree urbane.
Ma vediamo più nello specifico come funziona.
Nell’era dell’IoT (Internet of Things), delle Smart Cities, delle auto a guida autonoma non possono mancare i “sensori di parcheggio”.
Intendendo per sensori e rilevatori di parcheggio i sistemi di parking “smart”, volti a individuare eventuali posti auto disponibili in precise zone della città oppure a individuare posti auto per disabili o per categorie specifiche di utenti.
Questi speciali sensori IoT sono in grado di rilevare la presenza dell’auto e di segnalarla alla centrale in cloud, attraverso una rete di telecomunicazione. In questo modo segnalano se lo stallo è libero o occupato, permettendo all’utente finale, cioè al cittadino, di sapere in anticipo se nella zona in cui si sta recando troverà posto in cui posteggiare la sua auto.
Questi sensori sono basati su diverse tecnologie, come misura del campo magnetico, infrarossi, ultrasuoni, radar e spesso sono integrati in telecamere. Come sempre ci sono i pro e i contro nell’utilizzare le varie tecnologie.
Il sensore che offre le maggiori garanzie e affidabilità in funzioni di smart parking system è quello completamente interrato, che basa la rilevazione dello stato di libero/occupato sulla variazione del campo magnetico terrestre prodotta dalla massa ferrosa dell’auto.
Il fatto che il sensore sia completamente interrato ne preserva la funzionalità, in quanto non è soggetto ad atti vandalici e non interferisce con la pulizia delle strade o con gli spazzaneve.
Questa tipologia di sensore permette che il manto stradale venga rifatto senza interferire con la sua funzionalità. Non ha alcun impatto sull’estetica delle strade in quanto non si vede e può essere impiegato in qualsiasi zona della città. Inoltre, garantisce maggiore sicurezza a pedoni, ciclisti e motociclisti che non corrono il rischio di inciampare, cadere o ferirsi. Essendo alimentato a batteria non richiede cablaggio e, date le sue ridotte dimensioni, l’installazione viene effettuata tramite un semplice carotaggio.
A differenza delle telecamere, il sensore di parcheggio di questo tipo non registra alcun dato dell’utente rispettando completamente la privacy.
Ci sono poi particolari sensori IoT intelligenti che, grazie a un innovativo algoritmo ideato e sviluppato per rilevare il profilo magnetico dell’auto, sono ancora più affidabili.
Oltre ai sensori è possibile installare telecamere sui pali della luce o sulle mura degli edifici per effettuare un monitoraggio degli stalli e abilitare un sistema di parcheggio intelligente. Un software di riconoscimento di immagini tradurrà poi le immagini riprese dalle telecamere in dati sull’occupazione dei posti auto.
Quali vantaggi offre un sistema di parking smart e quali problemi risolve sul territorio urbano?
La risposta sembra abbastanza semplice, ma vediamo chi sono gli attori coinvolti e quali i benefici.
In primis, abbiamo le Amministrazioni Pubbliche. Sono loro, infatti, che decidono quali sono i parcheggi a pagamento e quelli liberi o che stabiliscono quanti parcheggi lasciare a disposizione di disabili o categorie protette di cittadini.
Per quelli a pagamento, si affidano di solito ad aziende che forniscono un sistema di bigliettazione e abilitano la sosta dei veicoli tramite uso di parchimetri. Queste aziende sono le seconde, in ordine di importanza, a trarre dei benefici dall’utilizzo di questi sensori.
In seconda battuta, ci sono i cittadini che, per cercare un parcheggio, devono spesso percorrere in lungo e in largo le vie della città alla ricerca di posto libero, perdendo tempo, generando traffico e inquinando l’aria con gli scarichi dell’auto. Per loro i vantaggi si traducono in risparmio di tempo, di denaro e di stress e in un netto miglioramento della qualità della vita.
In sintesi, i sistemi di smart parking sono in grado di fornire una mappa in tempo reale dei parcheggi esistenti fornendo quindi un concreto vantaggio per:
Il progetto di Smart Parking nella città di Mantova, volto a promuovere una mobilità sostenibile ed efficiente, si basa sull’uso della tecnologia IoT. Grazie a 70 sensori di parcheggio installati in alcune vie della città, in corrispondenza delle aree di sosta, i dati rilevati vengono trasmetti a una piattaforma centrale tramite un protocollo LoRaWan (Long Range Wide Area Network), sfruttando l’infrastruttura wireless.
I sensori sono in grado di segnalare il parcheggio libero più vicino ai cittadini attraverso l’uso di una app dedicata. Oltre a segnalare gli stalli liberi, l’applicazione indica il tempo necessario per raggiungerlo e fornisce statistiche su traffico e orari preferibili. Questo consente una ottimizzazione di tempi e livelli di soddisfazione molto alti. E ovviamente una riduzione dei livelli delle emissioni inquinanti.
Il sistema Parking realizzato da A2A in alcune aree per il Comune di Milano integra sensori e dispositivi intelligenti con soluzioni di E-Mobility.
La soluzione integrata prevede una piattaforma con colonnine di ricarica per veicoli elettrici e stalli di parcheggio in grado di fornire in tempo reale informazioni sull’occupazione o meno di uno stallo di parcheggio da parte di un veicolo in stato di “ricarica” e favorendo la sosta solo ai veicoli abilitati.
Anche in questo caso, i dati vengono rilevati e trasmesso utilizzando un protocollo LoRaWAN.
Le informazioni e i dati vengono condivisi con gli utenti via web, tramite APP o con pannelli dedicati.
A Treviso, un sistema chiamato I-Park gestisce e monitora l’utilizzo di una serie di stalli e posti auto situati in vari punti della città e in particolare nel centro storico.
L’app premette di controllare il traffico e lo spostamento veicolare, di fornire ai cittadini un servizio ad alto valore aggiunto, di ridurre le emissioni inquinanti e di aumentare le entrate legate al pagamento delle aree di sosta.
Articolo a cura di Daniele Androni, CEO di Neosystems, azienda specializzata in soluzioni intelligenti per una migliore qualità ambientale.