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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Una città sostenibile che punta sull’efficienza energetica e sull’abbattimento delle emissioni inquinanti attraverso progetti e iniziative di smart mobility e di “sensorizzazione” delle infrastrutture. È questo l’obiettivo prioritario di Trento Smart City che quest’anno si è aggiudicata il primo posto nella classifica Smart City Index 2020 come città più sostenibile d’Italia.
Nato nel 2014 con alcune sperimentazioni sul campo, oggi Trento smart city è un progetto concreto, con un proprio ufficio e un proprio team di esperti, volto a introdurre più innovazione seguendo un modello di sviluppo urbano sostenibile. Questo modello si basa sull’utilizzo delle nuove tecnologie AI e IoT ma soprattutto mette al centro i cittadini, considerati parte attiva nelle decisioni prese dall’amministrazione comunale.
Il modello di partenza è quello della smart city a 4 strati o layer: in questi anni l’amministrazione ha infatti lavorato su una base infrastrutturale, sull’attivazione di sensori e dispositivi IoT e su un’unica “service delivery platform” per la gestione e distribuzione di servizi a valore aggiunto.
Non è un caso che sia proprio la città trentina a distinguersi per i modelli e le tecnologie utilizzati… con il progetto Trentino VR sull’uso della realtà aumentata per promuovere il turismo del territorio e con la creazione della prima rete beacon pubblica da parte di Bolzano, il Trentino Alto-Adige si dimostra una regione all’avanguardia oltre che particolarmente attenta all’ambiente.
Dalla mobilità elettrica all’illuminazione pubblica intelligente e telecontrollata, dalla movimentazione merci alternativa al monitoraggio del traffico, dalla sperimentazione in ambito big data allo smart parking fino all’utilizzo di attraversamenti pedonali più sicuri. Le sperimentazioni che hanno attraversato il capoluogo trentino sono stati molteplici, ma tutti con un unico obiettivo: migliorare la sicurezza e la qualità di vita degli abitanti, implementare i servizi urbani e ottenere risultati di risparmio energetico e basso impatto ambientale. Molti degli interventi avviati hanno avuto un focus sulla “smart mobility”, un aspetto importante e strategico per la costruzione di una smart city.
Prima di accennare ai progetti, cerchiamo di dare una breve definizione di “Smart mobility” e di spiegare cos’è è perché è importante.
Smart mobility significa mobilità intelligente o, meglio ancora, mobilità a misura di cittadino. Un sistema di gestione e ottimizzazione dei veicoli per il trasporto pubblico e del traffico urbano teso a ridurre il traffico e l’inquinamento ambientale. Il sistema, basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie, prevede l’integrazione di più soluzioni, come mobilità elettrica, car sharing e bike sharing, infomobilità ecc. L’obiettivo è quello di avere una mobilità sostenibile, efficiente e sicura e di migliorare i servizi degli utenti.
Tra le iniziative più interessanti che il capoluogo sta sperimentando per avere una città sostenibile e intelligente troviamo QROWD. Si tratta di un progetto europeo che, partendo da sensori specifici, raccoglie e analizza dati per fornire servizi di smart parking, sharing mobility e monitoraggio del traffico. Grazie a questo progetto, è stato possibile creare nella città di Trento la prima dashboard sulla mobilità urbana… per una smart mobility a misura di cittadino.
La dashboard realizzata ha raccolto e integrato tanti dati e informazioni relativi alla mobilità, come ad esempio le posizioni delle stazioni di bike sharing, le piste ciclabili e i parcheggi per disabili, per mostrarli in una mappa interattiva.
La mappa è divisa in 3 macro sezioni:
Per migliorare la dashboard, sono stati coinvolti gli stessi cittadini, sia per ampliare la conoscenza dei dati geografici, sia per raccogliere dati sui loro spostamenti tramite una app dedicata.
Stardust è un altro progetto europeo che a Trento ha riguardato diversi ambiti: la mobilità elettrica, la sensoristica e i sistemi ICT, l’illuminazione pubblica e la riqualificazione energetica negli edifici.
Per incentivare la mobilità elettrica e ridurre le emissioni di CO2 in ottica di città sostenibile ed efficiente, una delle iniziative più interessanti è quella chiamata “Logistica dell’ultimo miglio”. In base a questa sperimentazione di smart mobility, è stata introdotta una modalità innovativa per consegnare la merce all’interno della zona a traffico limitato del centro città. In questo modo, il centro storico è stato liberato dal traffico e dalle emissioni inquinanti legate alla consegna merci a favore dell’utilizzo di veicoli elettrici.
Stardust si basa sulla realizzazione di una rete di sensori e dispositivi IoT in grado di raccogliere tutti i dati della smart city – mobilità, qualità dell’aria, sicurezza, consumo energetico, illuminazione e raccolta dei rifiuti – per poi integrarli tra loro e studiarne gli andamenti. E per questo motivo, grazie alla rete di sensori, a Trento si sta sperimentando anche un progetto di illuminazione pubblica intelligente per ridurre i consumi energetici e l’inquinamento luminoso. L’illuminazione adattiva rileva infatti la presenza di passanti o ciclisti e funziona solo quando e dove serve…
Stardust sta lavorando anche alla riqualificazione energetica di alcuni edifici residenziali (nello specifico si è partiti da 164 appartamenti per un’area totale di 15.000 mq). L’obiettivo dell’intervento è la riduzione del loro consumo energetico del 90% e del fabbisogno energetico dei loro inquilini del 50%. Una riqualificazione basata sull’uso di energie rinnovabili come fotovoltaico e geotermico e su sistemi di monitoraggio.
Decenter è l’ultimo framework europeo in cui si inserisce la sperimentazione che riguarda gli attraversamenti pedonali e la sicurezza stradale della città di Trento. Anche in questo caso possiamo parlare di un bell’esempio di smart mobility in Italia.
La sperimentazione, condotta a livello europeo, intende aumentare la sicurezza dei pedoni che attraversano le strade utilizzando tecnologie AI e IoT. Questo perché, da fonti Eurostat, si è analizzato come, a causa degli smartphone, i pedoni siano particolarmente distratti quando camminano per strada.
Con Decenter, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale e un sistema di digital twin, è possibile calcolare eventi e situazioni che azionano segnalatori acustici e visivi in direzione dei pedoni e dei guidatori. In futuro, l’infrastruttura sperimentale potrà comunicare, oltre con i pedoni, anche con le auto a guida autonoma o i veicoli connessi.
Il sistema prevede l’utilizzo di sensori IoT, telecamere e microfoni in grado di raccogliere informazioni ambientali e sul traffico, di analizzarli in tempo reale dagli algoritmi di intelligenza artificiale e di creare una specie di copia digitale (digital twin) dell’attraversamento pedonale.
L’aspetto interessante è che la rilevazione dei dati avviene direttamente in loco in modo da garantire una risposta immediata. Tutti i dati vengono comunque analizzati ed elaborati tramite cloud da meccanismi di machine learning in modo da riconoscere processi e comportamenti.
L’esempio di Trento Smart City nell’ambito della Smart Mobility è importante e apre la strada a nuovi progetti su scala urbana. Lavorare sulla mobilità significa intervenire sui veicoli e i mezzi di trasporto pubblici (in prospettiva sempre più elettrici, connessi e autonomi), ma anche sull’implementazione delle infrastrutture (come parcheggi, segnaletica, colonnine e stazioni di ricarica, piste ciclabili) e su soluzioni innovative come la logistica dell’ultimo miglio o l’implementazione di videocamere e sensori per il monitoraggio del traffico e i sistemi di smart parking. Favorire l’utilizzo di biciclette e sistemi alternativi di mobilità e micro mobilità, evitare l’utilizzo di auto e mezzi pesanti in centro città, agevolare soluzioni di car sharing e bike sharing porterà ad avere un modello di città ecosostenibile, con meno traffico e più attenzione per le esigenze dei suoi cittadini e più sicura.
Un passo importante in direzione di un modello integrato di smart city.