
- Scenario
Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Robot che si trasformano in assistenti sanitari, dispositivi wearable che aiutano ad affrontare le regole sul distanziamento sociale, sistemi di telemedicina e teleassistenza digitale, strumenti di videosorveglianza, controllo accessi, termocamere, droni intelligenti per monitorare il territorio e soluzioni IoT (Internet of Things) e AI (intelligenza artificiale).
Durante la pandemia da Covid-19 sono tantissime le sperimentazioni in corso per far fronte al contenimento del contagio. Sperimentazioni in cui le nuove tecnologie stanno giocando un ruolo da protagonista e si stanno dimostrando uno strumento valido ed efficace per traghettare il nostro modo di viere verso nuovi modelli.
Da maggio, a Singapore c’è un cane robot che gira per i parchi e ricorda alle persone di rispettare le distanze di sicurezza abbaiando se “vede” qualche comportamento inappropriato. Spot, questo è il nome del cane automa, è frutto degli studi in inrobotica e intelligenza artificiale del Boston Dynamics. E’ dotato di un sensore che gli permette di rilevare eventuali ostacoli a un metro di distanza e di una telecamera che servirà alla Governance per raccogliere informazioni sul numero di frequentatori dei parchi cittadini.
A Hong Kong, si stanno invece testando dei dispositivi wearable controllati da remoto con sistemi basati su AI per raccogliere nuove informazioni sui pazienti affetti da Covid-19 o sospetti positivi. Il dispositivo indossabile è simile a uno smartwatch ma contiene un sensore molto sofisticato che permette di rilevare sintomi come febbre e tosse e di analizzare più di 20 parametri diversi, come frequenza cardiaca e velocità della respirazione.
Grazie alla AI, il wearable riconosce e segnala anomalie rispetto a un possibile peggioramento della salute di una persona. Attraverso una speciale dashboard, i medici, a distanza, potranno vedere i dati dei singoli pazienti e gli eventuali segnali di attenzione.
In Australia, infine, presso l’University of South Australia, si sta studiando un particolare tipo di drone – chiamato “pandemic-drone” in grado di riconoscere da lontano le persone affette da infezioni respiratorie. Grazie all’uso di tecnologie avanzate – un mix di videocamere, sensori e algoritmi AI – il drone potrà misurare la temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria da una distanza di 5-10 metri e individuare azioni umane come starnutire e tossire.
Anche in Italia, la pandemia da Covid-19 ha spinto l’acceleratore sui processi di digital transformation e sull’adozione di nuove tecnologie Internet of Things da parte delle Pubbliche Amministrazioni verso città più sicure, efficienti, sostenibili e a misura di cittadino, nel rispetto delle nuove regole sul distanziamento sociale e sul contenimento del contagio.
Così come ha spinto aziende e istituti di ricerca verso la sperimentazione di nuovi prototipi di dispositivi indossabili (come braccialetti wearable per il distanziamento sociale), sistemi IoT e AI, droni, robotica (come la tecnologia robotica dell’IIT di Genova) e app di geo-fencing.
Nell’e-book “Smart city italiane al tempo del Covid-19” abbiamo selezionato alcune delle iniziative più interessanti messe in atto da Comuni virtuosi e smart city italiane durante il lockdown, oltre alle soluzioni più innovative per migliorare servizi ai cittadini, sicurezza urbana e monitoraggio del territorio… E, insieme, esempi virtuosi di solidarietà digitale e telemedicina.
La nostra selezione prosegue all’interno dell’Ecohitech Award, che dal 1998 premia i progetti innovativi che rendono più green e più smart le nostre città.