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Contratto EPC e CAM-EPC: cosa cambia con le ultime disposizioni
Contratto EPC e CAM-EPC: come cambia il Contratto di prestazione energetica e il rapporto tra ESCo e Pubblica Amministrazione con il Decreto del MASE
In Italia, gli edifici della Pubblica Amministrazione sono oltre 13.000 e consumano ogni anno 4,3 TWh di energia per una spesa complessiva di 644 milioni di euro (dati ENEA). Il 20% degli edifici degli enti locali, inoltre, può considerarsi energivoro anche per motivi legati a una cattiva gestione/manutenzione e a un mancato ammodernamento.
La riqualificazione energetica degli edifici pubblici è un obiettivo prioritario per molti governi e istituzioni a livello globale. La necessità di ridurre le emissioni di gas serra e di creare ambienti più sostenibili ha infatti spinto molti Paesi a promuovere politiche e incentivi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici.
Uno dei principali strumenti di finanziamento esistenti per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici è il Conto Termico, un meccanismo di incentivazione che prevede il rimborso parziale delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico. Il Conto Termico copre una vasta gamma di interventi, tra cui l’isolamento termico, l’installazione di impianti a energia rinnovabile e l’adozione di tecnologie innovative per la gestione energetica. Questo incentivo fornisce un contributo economico significativo alle amministrazioni pubbliche che desiderano migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici e dedica un valore specifico proprio alle PA.
Un altro importante strumento di finanziamento è oggi rappresentato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). In Italia, il Piano prevede una specifica linea di intervento per gli interventi di efficientamento negli edifici pubblici, con focus su edilizia scolastica ed edifici giudiziari. Un altro obiettivo dei finanziamenti è quello di implementare e sviluppare reti e sistemi di teleriscaldamento, con agevolazioni pari a 200 milioni di euro.
Per affrontare la complessità e la portata degli interventi di riqualificazione energetica negli edifici pubblici, molte Pubbliche Amministrazioni scelgono di affidarsi a ESCo e società esterne attraverso il modello del Partenariato Pubblico Privato (PPP).
Il PPP è un modello operativo che coinvolge una collaborazione tra il settore pubblico e privato per la realizzazione di progetti di interesse comune. Nel contesto della riqualificazione energetica degli edifici pubblici, il PPP può offrire vantaggi significativi e offrire una migliore gestione dei singoli progetti.
Avviare interventi di riqualificazione energetica e ammodernamento negli edifici delle pubbliche amministrazioni può risultare difficile ed è per questo motivo che molti enti sono restii a intraprendere un percorso di partnership in questo senso.
I crucci dei Comuni riguardano essenzialmente 3 aspetti:
L’unica soluzione è scegliere un partner solido, conosciuto sul mercato che possa prendersi tutte le responsabilità e offrire la massima tranquillità.
Carbotermo è una ESCo (Energy Service Company) attiva nel settore energetico dal 1951, l’unica azienda nazionale a gestione familiare di grandi dimensioni nel settore energetico.
Nata come fornitore di energia, negli anni si specializza nella conduzione e manutenzione di impianti, affacciandosi presto anche al mercato pubblico e occupandosi di edifici comunali, scuole, ospedali e università.
La società conta su 400 dipendenti e un pool di esperti e competenti a 360° in grado di offrire svariati servizi energetici: gestione di impianti termici e frigoriferi, caldaie e centrali termiche, sia per condomini che per aziende ed enti statali, servizio di contabilizzazione del calore, la telegestione di impianti, ma anche interventi di efficienza energetica, grazie all’uso delle migliori tecnologie disponibili sul mercato (come cogenerazione e trigenerazione) e di energie rinnovabili.
La ESCo, che ha base a Milano, punta fortemente al settore degli edifici pubblici dove ha messo a punto importanti strategie di PPP, che come ha dichiarato in un’intervista per LUMI4innovation lo stesso titolare dell’azienda, Matteo Finzi, è “uno strumento in cui crediamo fortemente, perché consente di costruire un progetto a quattro mani con l’ente, finalizzando il reciproco interesse di raggiungere determinati obiettivi, si estende su un arco temporale di lungo termine”.
Carbotermo ha anche e soprattutto un’anima green. L’azienda vede nel futuro una crescente attenzione per la sostenibilità ambientale e la decarbonizzazione, per rinnovabili e servizi energetici a basso impatto ambientale.