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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Si è concluso con successo Next Generation Mobility, l’evento torinese interamente dedicato alla mobilità urbana e delle merci.
La prima giornata si è concentrata su tre focus: dati e pianificazione del trasporto pubblico locale, mobilità aerea elettrica e autonoma e mobilità come servizio (MaaS).
Parlando di Urban & Advanced Air Mobility, in particolare, sono stati toccati diversi aspetti interessanti: dall’evoluzione normativa per la realizzazione dei vertiporti alle sperimentazioni del trasporto merci tramite droni, dalla mobilità aerea delle merci in ambito urbano ai Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (PUMS). Sul tema dei velivoli avanzati hanno suscitato forte interesse le presentazioni di una famiglia di mezzi pilotati o automatici per il trasporto di persone o di merci a propulsione ibrida. Attualmente Manta Aircraft è il progetto italiano più avanzato in termini di tecnologia e di realizzazione.
Il pomeriggio è stato dedicato alla mobilità come servizio (MaaS), “un tipo di servizio che, attraverso un canale digitale, consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità” (fonte: wikipedia). Un ambito di grande interesse in questo momento, tanto da aver accentrato parte dei fondi del Pnrr in una serie di mobilità come servizio (MaaS che vedono Milano, Napoli e Roma come città capofila.
La seconda giornata si è focalizzata sulla transizione ecologica e sulla presentazione dei risultati del progetto internazionale Interreg Alpine Space e-Smart, dedicato allo sviluppo dei servizi di e-mobility a livello urbano e in particolare allo sviluppo di standard e norme condivise per testare e validare i sistemi di scambio energetico, garantire stabilità della rete e la ricarica dinamica attraverso modelli di comunicazione uniformi.
La terza e ultima giornata si è concentrata sul tema della digitalizzazione e dell’automazione delle auto, dei veicoli connessi e della micromobilità.
Un focus, quindi, sullo sviluppo tecnologico del settore della mobilità elettrica e delle auto a guida autonoma, in cui è intervenuto anche Mario Nobile, Direttore generale della digitalizzazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che ha spiegato le recenti modifiche e le nuove regole della Convenzione di Vienna sulla guida autonoma, che ha sancito l’autorizzazione all’autonomia di Livello 3 e posto le premesse per il Livello 4.
Parlando di connessione per monitoraggio e controllo di veicoli autonomi si è parlato anche di tecnologia 5G, tra standard e pratiche condivise, e di mobilità in settori particolari e in ambienti indoor, come ospedali, aeroporti, musei in modalità automatica.
Infine, il convegno ha esplorato i diversi aspetti della mobilità leggera. In particolare, Andrea Giaretta, segretario di Assosharing e Luca Refrigeri dell’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility hanno presentato lo stato dell’arte dell’utilizzo condiviso di biciclette e monopattini in ambito urbano in chiave modello “Città in 15 minuti”.
Next Generation Mobility tornerà l’anno prossimo dal 10 al 12 maggio.