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Illuminazione pubblica e telecontrollo: nuova luce a Sirmione

Illuminazione pubblica e telecontrollo: nuova luce a Sirmione

A Sirmione (Brescia) si pongono le basi per una futura smart city con il nuovo sistema di illuminazione pubblica e telecontrollo realizzato da Lorelux, nuovo brand della Pmi innovativa italiana Niteko. L’amministrazione cittadina ha scelto questa nuova gamma illuminotecnica per illuminare il viale principale che porta al castello scaligero, uno fra i più completi e meglio conservati castelli d’Italia.

La soluzione di illuminazione outdoor contempla, come detto, il sistema di telecontrollo. Significa prevedere la possibilità di fare efficienza energetica in modo intelligente, ma anche prevedere in futuro una base tecnologica per futuri servizi smart. L’intelligenza del sistema si combina anche a una scelta in piena economia circolare: la gamma Lorelux è realizzata con una scocca in uno speciale tecnopolimero su base polietilene, riciclabile al 100% e con un ciclo fine vita gestibile totalmente in Italia.

A realizzare questa nuova gamma è Niteko che ha installato nella città lacustre Catullo, un apparecchio illuminante a LED della serie Lorelux. È un nome evocativo: così si chiamava il celebre poeta latino che amava soggiornare a Sirmione, ricca ancora oggi di testimonianze storico-artistiche che attirano ogni anno moltissimi turisti. Sirmione, nel 2019, ha registrato 1,2 milioni di presenze, posizionandosi come terza meta turistica lombarda.

Le esigenze del Comune di Sirmione

Nel 2020 il Comune di Sirmione ha avviato un progetto di ammodernamento del sistema di illuminazione tradizionale urbano, a partire dal centro storico. “Il nostro obiettivo era trovare un’azienda produttrice di lampade a LED che rispettasse determinate esigenze tecnico-ambientali, ritenute da noi fondamentali per migliorare la vivibilità dei cittadini – scrive in una nota la stessa Amministrazione – Parliamo di riciclabilità del prodotto, resistenza agli agenti atmosferici, design unico, rispetto del modello di economia circolare, collegamento con dispositivi di telecontrollo e illuminazione ad alto risparmio energetico. Le lampade di Sirmione sono costantemente esposte alla corrosione delle nebbie saline, oltre che degli agenti atmosferici”.

La risposta alle esigenze comunali è arrivata dalle lampade Lorelux, realizzate in tecnopolimero a base di HDPE al 100% riciclabile. Oltre alla totale riciclabilità, l’HDPE chiude il cerchio del sistema di economia circolare perché niente viene trasformato in rifiuto e tutto viene riutilizzato.

Il progetto ha previsto l’installazione di 48 Catullo, montate due per palo, su un totale di 24 pali. Sono state utilizzate potenze da 40W, 50W e 80W e ottiche personalizzate in modo tale da dirigere il fascio luminoso direttamente sulla zona da illuminare: da un lato il viale e dall’altro il percorso pedonale, evitando dispersioni luminose.

Illuminazione pubblica e telecontrollo sono legate a doppio filo nelle intenzioni virtuose del Comune. “Un altro dei nostri obiettivi era offrire ai cittadini servizi sempre più efficienti e digitalizzati, facendo diventare Sirmione una smart city. Ciò è stato possibile grazie all’interfaccia di telecontrollo fornita dall’azienda, che con le lampade Catullo è riuscita a rispettare anche l’estetica della città, inserendo i dispostivi di telecontrollo all’interno del corpo stesso della lampada”. Questo non sarebbe stato possibile con lampade di alluminio, che ne avrebbero schermato i segnali radio. “Le lampade Catullo l’hanno invece trasformata in una concreta realtà conservando l’aspetto antico del nostro centro storico”, conclude il Comune.

Estetica, durabilità e intelligenza per la gamma Lorelux

Sirmione è il primo caso applicativo in Italia della nuova gamma Lorelux. Nella cittadina affacciata sul Lago di Garda sono state installate lungo la strada principale che porta al castello una serie di lampade con un corpo disegnato ad hoc, Catullo appunto, che ha incontrato subito il favore dell’amministrazione comunale.

Uno dei motivi principali per cui è stata realizzata questa installazione è combinare durabilità a estetica alla intelligenza. Partiamo dalla prima: come accennato dal Comune, Lorelux è pensata per i luoghi con un’elevata esposizione agli agenti atmosferici, come le località di mare e per le zone ad alta esposizione a polveri sottili e smog. La mescola speciale adottata per la scocca è composta da un tecnopolimero a base polietilene lineare, di nome Evoluta. Esso è a base di HDPE ad alta densità stabilizzato UV e termicamente, particolarmente adatto per lo stampaggio rotazionale. Questo composto unico dà vita ad una serie di prodotti estremamente resistenti e durevoli, basati costruttivamente su una polvere termoplastica. A motivare la scelta di questo tecnopolimero è legata non solo alla durabilità, ma anche alla sua circolarità. Sono molteplici, infatti, le tipologie di tecnopolimeri esistenti: la scelta di Niteko è caduta su una varietà riciclabile al 100%.

Illuminazione pubblica e telecontrollo a Sirmione

Il criterio estetico è importante, specie per una cittadina come Sirmione, meta turistica ricca di risorse naturali e architetture uniche, dalle terme e le grotte di Catullo al Castello scaligero. Lorelux è vincente anche in questo caso: per la scocca viene adottato lo stampaggio rotazionale che offre un’amplissima possibilità di personalizzazione del design di prodotto. Così è stato anche per le soluzioni adottate nel borgo lacustre: il design lineare di Catullo, caratterizzato dalla composizione di volumi geometrici semplici, lo rendono un sistema flessibile e ideale in termini di inserimento in contesti di rilievo storico, ma anche in un impianto contemporaneo.

L’estetica si sposa, come detto, all’intelligenza. Tutte le lampade Lorelux installate a Sirmione sono telecontrollate. Parte integrante dell’intervento di efficienza energetica dell’illuminazione pubblica è il telecontrollo. Tale sistema consente di gestire il parco luci in maniera intelligente e reattiva. Non solo: i lampioni LED provvisti di telecontrollo, oltre a illuminare più efficientemente la città, sono in grado di erogare servizi in ottica smart city.

Il materiale polimerico di cui è composto l’apparecchio rende possibile occultare all’interno tutti i dispositivi dedicati al telecontrollo, evitando antiestetiche sovrastrutture esterne. Ed è un pregio considerevole e premiante il polietilene rispetto all’alluminio, come sottolinea Giuseppe Vendramin, co-fondatore di Niteko. «La differenza tra alluminio e polietilene è che nel primo caso è necessario far fuoriuscire un’antenna per evitare problemi di schermatura del segnale radio, col polietilene non c’è questo problema. Questo materiale consente di inserire all’interno del corpo lampada il dispositivo di comunicazione senza inficiare sul design del prodotto. In una cittadina così suggestiva e ricca dal punto di vista storico-artistico come Sirmione è un fattore primario».

Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.