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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
L’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) di Genova* sta portando avanti progetti molto innovativi per supportare cittadini e operatori sanitari in questo momento di contrasto al contagio da Covid-19. Si va dai robot fai-da-te a supporto della telemedicina ai dispositivi wearable IoT per il distanziamento sociale, dalle termocamere con sistemi di Intelligenza Artificiale alla sensoristica più sofisticata.
*IIT Genova – Istituto di Tecnologia – svolge attività di ricerca scientifica finanziata dallo Stato con l’obiettivo di testare e sviluppare nuove tecnologie.
Piccoli robot fai-da-te per permettere ai pazienti in isolamento da Covid-19 di comunicare con i familiari e ai medici di fare controlli e consulti a distanza. È il cuore del progetto Lht-Connect che ha visto come protagonista l’IIT di Genova con sperimentazioni in alcuni ospedali in Toscana e Lombardia.
“Il progetto LHF-Connect – si legge sul sito dell’Istituto di Tecnologia – è un robot avatar in telepresenza che viene controllato a distanza. Il robot può essere assemblato, in autonomia e in pochi giorni, da maker e appassionati di tecnologia usando dispositivi in commercio e poco costosi.
Il movimento consente al piccolo robot di spostarsi senza che ci sia contatto diretto tra il paziente e il personale sanitario”.
Oltre a permettere video chiamate e controlli in remoto, la tecnologia dei piccoli robot ha permesso di prestare forme di assistenza di base come consegnare farmaci o effettuare in sicurezza test diagnostici e tamponi, diminuendo l’esposizione del personale sanitario al virus e riducendo così la possibilità di contagio.
Un vantaggio dei robot è inoltre la semplicità di disinfezione e l’ottimizzazione e velocizzazione dei processi.
La robotica sta dimostrando di poter essere un valido supporto per attività di telemedicina e monitoraggio a distanza in ambito ospedaliero, ma non solo…
Sempre l’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ha creato un braccialetto intelligente per controllare il distanziamento sociale tra le persone. Il dispositivo wearable IoT, chiamato iFeel-You, monitora la distanza tra persone munite di braccialetto segnalando eventuali anomalie attraverso una vibrazione e l’emissione di un segnale luminoso. In caso di superamento di tale distanza, lo smartband può memorizzare l’identificativo del braccialetto vicino, dando così la possibilità di ricostruire, se necessario, i contatti con una persona risultata positiva. Il braccialetto è munito di un sensore per la registrazione della temperatura corporea, segnalando l’eventuale comparsa di questo sintomo.
Due ultimi progetti in sperimentazione all’IIT di Genova sono il Social Distancing e l’AI Thermometer. Il primo è un progetto open source per misurare in modo automatico la distanza interpersonale attraverso una videocamere RGB. Pensato per l’Areoporto di Genova, la sperimentazione si è servita dell’impianto di videosorveglianza esistente per valutare il rispetto delle distanze di sicurezza. Grazie agli algoritmi di Intelligenza Artificiale, la privacy di passeggeri e al personale interno viene garantita, in quanto un programma specifico trasforma le immagini video in sagome bidimensionali.
AI Thermometer è un altro progetto open-source per la misurazione automatica della temperatura corporea attraverso l’uso di termocamere. Un software intelligente che individua le persone tramite un detector standard che rileva la figura corporea dei soggetti per poi identificare un punto preciso su cui misurare la temperatura.
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