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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Per molti anni Genova ha dato prova di essere una fucina di idee e di sperimentazioni in ambito smart city.
Il progetto Genova smart city, al pari di quanto fatto a Milano e Torino, è uno degli esempi italiani più interessanti di città intelligente. Il capoluogo ligure ha dato vita nel tempo a tantissime iniziative, a partire dalla smart mobility alla connettività, dall’efficientamento degli edifici pubblici fino alla sicurezza urbana e al monitoraggio del territorio. Le sperimentazioni più importanti hanno riguardato l’uso della tecnologia 5G.
Peraltro Genova è anche un territorio di eccellenze nell’ambito dell’innovazione. Un esempio su tutti è l’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) che, soprattutto durante la pandemia da Covid-19, ha dato prova di essere un grande generatore di iniziative per la solidarietà digitale e la telemedicina… Ad esempio sviluppando dispositivi wearable come braccialetti IoT per favorire il distanziamento sociale e utilizzando la robotica e i sistemi di intelligenza artificiale per supportare il lavoro del personale sanitario in ospedali e RSA.
Le soluzioni sviluppate dall’IIT, insieme ad altre soluzioni e progetti innovativi sono stati raccolti e raccontati nella guida “Smart City italiane al tempo del Covid-19” scaricabile gratuitamente.
L’attività di scouting sui progetti innovativi e sulle tecnologie per le smart city proseguono con l’Ecohitech Award, lo storico premio alle soluzioni e alle best practice che rendono più green e più smart le nostre città.
L’associazione Genova Smart City nasce nel 2010 su iniziativa del Comune di Genova, dell’Università e di una serie di aziende partner dedicate alla trasformazione tecnologica della città con l’obiettivo di:
I principali ambiti di intervento negli anni hanno riguardato la riqualificazione energetica di scuole e palazzi cittadini, la realizzazione di smart grid, il monitoraggio dei consumi energetici, l’utilizzo di fonti rinnovabili, lo sviluppo del porto e della blue economy, la mobilità sostenibile, lo studio di nuovi piani di sicurezza a un sistema innovativo per il monitoraggio idrogeologico del territorio.
Nel corso del 2019, Genova ha inoltre avviato alcune sperimentazioni della tecnologia 5G per la smart city. Per diversi mesi, il capoluogo ligure ha testato la potenza dei nuovi standard di comunicazione in tre ambiti: sicurezza urbana, turismo e smart lighting. Focalizzandosi su un’area precisa, quella del porto antico e del centro storico di Genova.
La sicurezza e il monitoraggio del traffico sono stati implementati grazie all’utilizzo di una rete di sensori, di telecamere 4K per la videosorveglianza, dispositivi IoT per il conteggio delle persone e indicatori di densità di persone e veicoli in strada. Questo ha permesso di analizzare in tempo reale i flussi di persone e veicoli e di identificare comportamenti potenzialmente pericolosi per permettere l’intervento delle forze dell’ordine. Il controllo, effettuato da una centrale operativa (control room), ha permesso di garantire la sicurezza dell’area e di coordinare le risorse per le azioni di intervento.
La seconda sperimentazione ha riguardato la creazione di percorsi virtuali per i turisti. Grazie alla mappatura e alla ricostruzione di ambienti ed edifici con l’utilizzo di tecnologie di realtà aumentata e realtà virtuale (VR), è stata offerta un’esperienza immersiva completamente nuova ai turisti.
Il progetto Genova 5G all’interno della Smart City Genova ha sperimentato altre due applicazioni per la città intelligente:
In particolare, è stato realizzato un sistema intelligente per la gestione dei lampioni connessi in 5G. Il sistema ha permesso non solo di accendere, spegnere e variare la luminosità dei pali della luce da remoto ma anche di ricevere alert per malfunzionamenti o guasti e di impostare scenari di efficienza energetica, ad esempio nelle ore notturne. Attraverso l’installazione di sensori e dispositivi IoT connessi alla rete 5G, è stato poi possibile monitorare la qualità dell’aria.
Nonostante le contestazioni dei cittadini delle ultime settimane e le polemiche contro l’uso della tecnologia 5G, il progetto Genova Smart City proseguirà con nuove sperimentazioni. Genova 5G è stato spinto dal Mise che proprio da pochi giorni (metà giugno) ha chiuso un bando per finanziare progetti di ricerca e sviluppo per favorire, con l’ausilio della tecnologia 5G, infrastrutture tecnologicamente avanzate per migliorare la mobilità e la sicurezza stradale.
Tra le sperimentazioni in ambito smart city, ci sarà anche quella che riguarda la mobilità urbana e la smart mobility. A partire dall’uso della tecnologia 5G nella comunicazione tra veicoli (Vehicle-to-Vehicle, o V2V), e tra i veicoli e la rete stradale (Vehicle-to-Everything, o V2E).
La giuria di esperti* del premio Ecohitech Award sta iniziando la pre-selezione dei progetti e delle soluzioni più innovativi in ambito smart city. Quattro le categorie per candidarsi: Smart lighting e illuminazione pubblica; Servizi ai cittadini, sicurezza e soluzioni anti Covid-19; Efficienza energetica e sostenibilità ambientale; progetti internazionali.
*Fanno parte della Giuria dell’Ecohitech Award:
Laura Bellia, AIDI; Davide Chiaroni, PoliMi/Energy&Strategy Group; Angelo Di Gregorio, CRIET/TSCAI; Andrea Flumiani, Fondi It per le infrastrutture/Fondaz Cariplo; Nicoletta Gozo, ENEA; Giuseppe Gustinetti, Assodel; Dino Marcozzi, Motus-E; Gildo Tomassetti, GBC Italia; Antonio Vrenna, Federesco