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Transizione 5.0: più Efficienza Energetica nell’industria
Con l’Industria 5.0 e con il Piano Transizione 5.0 si punta sull’efficienza energetica nell’industria grazie a tecnologie avanzate e approcci innovativi.
Per comprendere l’importanza dell’energy audit per l’efficienza energetica degli edifici si deve partire dall’impatto ambientale generato dal settore dell’edilizia. È uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra e rappresenta circa un terzo delle emissioni dell’UE legate all’energia. Queste emissioni derivano in parte dall’uso diretto di energia da combustibili fossili negli edifici e in parte dalla produzione di elettricità e calore utilizzati negli edifici.
L’Unione Europea, complice la difficile situazione vissuta a causa del difficile contesto geopolitico, punta a obiettivi di risparmio energetico aumentati al 40% per il consumo finale e al 42,5% per il consumo di energia primaria al 2030 (rispetto al 2007). Per riuscire in questo obiettivo è importante valutare i consumi effettivi e l’andamento nel tempo: l’energy audit diviene, quindi, un elemento strategico, specie oggi con i prezzi di gas ed energia elettrica in sensibile aumento. Ma i benefici vanno oltre il risparmio energetico.
L’energy audit è una procedura finalizzata ad analizzare e individuare i consumi energetici reali di un edificio o un’impresa, di un impianto industriale o un’attività oltre che a individuare le possibili azioni per ottenere una riduzione dei consumi e/o un aumento dell’efficienza.
Per riuscire a effettuare l’audit in maniera ottimale diventa essenziale basarsi su tecnologiche dedicate, come una soluzione di monitoraggio dell’energia utilizzata per l’illuminazione, il riscaldamento e il raffreddamento, la ventilazione e di ogni impianto attivo nell’edificio. La raccolta di dati consente ai gestori (energy manager, EGE, ESCo) di valutare i consumi e ottimizzarli, intervenendo ad apportare le migliorie necessarie per fare efficienza energetica e/o ridurre i consumi.
I benefici offerti dall’energy audit vanno oltre il risparmio energetico, peraltro importante. Ottimizzare l’andamento dei consumi permette anche di evidenziare le anomalie o gli sprechi, anche in termini di un’eccessiva – o scarsa – illuminazione o climatizzazione, andando così a incidere sul comfort di chi vive nell’edificio.
Per svolgere un corretto energy audit è fondamentale acquisire i dati. Occorre partire dalla comprensione dell’edificio, mediante la documentazione tecnica disponibile, sotto forma di planimetrie, schemi impiantistici e dallo storico dei dati di consumo. Altrettanto importante è il sopralluogo di un professionista per svolgere gli opportuni rilievi e per completare le informazioni mancanti. Da questo punto in poi è possibile definire un bilancio energetico, svolgendo un’analisi accurata mediante una soluzione IT di monitoraggio energetico, che permetterà di visualizzare l’andamento corrente e di valutare nel corso di un determinato tempo, quanta energia effettivamente venga impiegata e dove. Solo così è possibile attuare interventi efficaci.
C’è chi ha messo a punto un approccio mirato, partendo dalla norma EN15232 sulla “Prestazione energetica degli edifici e l’incidenza dell’automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici”. Un esempio è Calosi Energia, realtà specializzata in quest’attività, che impiega soluzioni di building automation e di monitoraggio, avvalendosi anche di sistemi BEMS.
Tale approccio si struttura in quattro fasi: pianificazione, verifica, implementazione e ottimizzazione e consente alla società di basare i suoi progetti su un connubio virtuoso di azioni concrete e metodi scientifici.
Per il monitoraggio e l’analisi energetica, in particolare, l’azienda fiorentina ha sviluppato una propria piattaforma software, Energy Link che, unitamente a un sistema BEMS, permette una gestione ottimale degli edifici (anche multisito) attraverso l’uso dei dati e una serie di report e allarmi predittivi sui livelli di comfort e di energia dei vari apparecchi coinvolti.
I risultati ottenuti, nel building come nella Gdo o in aziende private, testimoniano la bontà del metodo.