- Scenario
Il V Rapporto di ENEA sulle Certificazioni Energetiche degli Edifici
Come stiamo progredendo nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici in Italia? Quali sono i numeri che descrivono la nostra situazione…
La sigla BEMS, Building Energy Management System, è immediatamente comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Quando si legge questo acronimo stiamo parlando di un sistema di gestione energetica dell’edificio, che ha l’obiettivo di perseguire il minor consumo di energia durante il funzionamento e per l’intero ciclo di vita. Un obiettivo che non è sicuramente trascurabile, considerato che all’interno dei palazzi– soprattutto nell’ultimo anno e mezzo – trascorriamo la maggioranza delle nostre ore e dove dunque, inevitabilmente, consumiamo una buona fetta della nostra domanda energetica.
Secondo la direttiva europea sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD), gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nell’UE. Dal momento che l’energia è un bene che ha un suo costo, un utilizzo eccessivo e superfluo può avere degli impatti economici considerevoli su famiglie e imprese, oltre che presentare delle conseguenze ambientali per la società nel suo complesso. Al contrario, una gestione dell’energia abilitata dall’impiego di un BEMS può consentire una gestione accurata e automatizzata dei sistemi e dell’approvvigionamento energetico, aprendo la strada alla realizzazione degli Smart Building.
Fondamentalmente i BEMS sono soluzioni ICT estremamente sofisticate, capaci di integrare hardware, software e servizi ICT così da assicurare il monitoraggio, l’automazione, la gestione e il controllo del fabbisogno energetico degli edifici. In particolare diventa possibile monitorare e controllare automaticamente apparecchiature elettriche e meccaniche che consumano energia come termostati, sistemi di HVAC e di illuminazione all’interno di un singolo edificio o di un gruppo di edifici, consentendo migliorare l’efficienza energetica e il comfort. Impianti come condizionatori d’aria, illuminazione, caldaie, scaldabagni, macchine elevatrici, macchine di scarico, impianti idraulici e sanitari possono essere controllati tramite i BEMS. In particolare, sulla base delle informazioni ricevute, diventa possibile controllare da un’unica piattaforma centralizzata i tempi di accensione / spegnimento degli impianti, nonché parametri come umidità e temperatura.
Ovviamente, i BEMS, più sul lungo termine, permettono di verificare anche le fluttuazioni dei consumi energetici nel corso del tempo. Permettendo così di impostare strategie di ottimizzazione energetica fondate su dati reali e concreti. In linea di massima i BEMS tendono a essere collegati e integrati con i BMS (sistemi di gestione degli edifici) e i BAS (sistemi di automazione degli edifici), altri due software standard per il funzionamento dei moderni Smart building. Quando questi sistemi sono già presenti nell’edificio in questione, con tutta probabilità non esiste la necessità di realizzare una sensoristica ad hoc per il BEMS. Inoltre, attraverso tale integrazione, il BEMS può raccogliere e analizzare ulteriori dati, ottenendo così una visione più completa e precisa sull’uso dell’energia in un edificio, spesso e volentieri appoggiandosi a tecnologie di tipo cloud.
Oltre al già citato vantaggio della riduzione dei costi in bolletta, legato alla possibilità di efficientamento energetico, esistono tutta un’altra serie di benefici legati all’adozione dei BEMS. Innanzitutto, la disponibilità del BEMS è un elemento che può aiutare gli edifici a ottenere una certificazione di sostenibilità e di efficienza. Il BEMS fornisce ai facility manager visibilità in tempo reale sulle tendenze del consumo energetico, rendendo possibile l’avvio di azioni mirate al miglioramento del comfort e della sicurezza delle persone presenti.
Inoltre, il BEMS abilita una più facile identificazione delle anomalie degli impianti, con la conseguente riduzione del rischio di picchi di corrente, arresti e guasti alle apparecchiature elettriche e meccaniche.
In prospettiva futura, l’implementazione del BEMS in un edificio può essere un tassello importante per le Smart grid e le Smart City: i BEMS potrebbero sovrintendere allo stoccaggio e successivo rilascio dell’energia elettrica accumulata in eccesso, magari prodotta dagli impianti da fonti rinnovabili installati in loco, contribuendo così alla migliore regolazione della rete elettrica su base locale.
Chiaramente, è molto difficile immaginare – al momento – una applicazione dei BEMS in un normale edificio privato, come ad esempio un condominio, anche se naturalmente esiste la possibilità teorica e tecnica. I BEMS sono utilizzati principalmente in edifici commerciali, inclusi ospedali, hotel, istituti scolastici, grandi uffici, centri commerciali e industrie. Secondo una recente analisi di ResearchAndMarkets.com, i BEMS sono però destinati a conoscere un grande sviluppo nel post pandemia, perché considerati un’arma utile a rispondere alla domanda di sostenibilità e sicurezza. In particolare il giro d’affari globale legato ai BEMS raggiungerà gli 8,4 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso medio di crescita annuale del +12,4% nel periodo 2020-2027.
Anche i dati rilasciati dall’ultimo Digital Energy Efficiency Report 2023 parlano di un tasso elevato di diffusione di questi sistemi, sempre più adottati per migliorare l’efficientamento energetico degli edifici.