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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Attuare il modello smart city nei piccoli Comuni è possibile? Sì, se si riprende il concetto stesso di città smart: un luogo in cui reti e servizi tradizionali vengono resi più efficienti con l’utilizzo di soluzioni digitali a vantaggio dei suoi abitanti e delle sue imprese.
Il modello smart city non è ad esclusivo appannaggio di Comuni con grandi risorse, ma può essere applicabile anche ai piccoli Comuni. Basta fornire servizi ai cittadini impiegando la tecnologia in modo efficace. Nella pratica, spesso, creare le condizioni perché una città possa essere smart sono complesse e i costi, in molti casi, proibitivi o comunque elevati.
Tuttavia, per creare le condizioni affinché le realtà urbane di medio-piccola grandezza possano diventare “intelligenti”, basterebbe, per esempio, partire dall’impiego dei dati già disponibili, ma spesso poco usati o del tutto inutilizzati. Se, come spesso si dice, i dati sono il “nuovo petrolio”, occorre far sì che possano essere convertiti in informazioni utili ed accessibili e declinati in servizi, fornendo indicazioni chiare a cittadini e turisti.
Pensiamo alle ZTL – Zone a Traffico Limitato e alle Zone di Congestione del Traffico o a Bassa Emissione di inquinanti: l’Italia è il Paese in Europa che ne conta di più.
Specificamente, se la pratica delle ZTL è nata anche per decongestionare i centri storici e ridurre così le emissioni, dall’altro la complessità di accesso (i giorni, gli orari, la documentazione per richiederne l’accesso, la localizzazione dei varchi) non è di immediata comprensione e facile accessibilità sia per i residenti che per chi si muove per turismo o per lavoro. Tutte queste difficoltà sono facilmente superabili con una adeguata e immediatamente comprensibile soluzione digitale pubblicabile sui siti dei Comuni e facilmente accessibile da parte di chiunque utilizzi uno smartphone o un navigatore GPS.
Oppure, pensiamo alle città a vocazione turistica presenti nel Belpaese. Come fornire informazioni in tempo reale ai cittadini, residenti e non, sui punti di raccolta differenziata o sui punti di interesse archeologico?
I dati ci sono, e c’è chi può trasformarli in informazioni utili. GeoJunxion B.V., attore europeo specializzato nel mercato della valorizzazione dei dati per smart city, è una realtà con un’esperienza di più di 30 anni, che si rivolge soprattutto alla PA fornendo soluzioni tecnologiche caratterizzate dal dettaglio e dalla semplicità d’uso ed implementazione. GeoJunxion, grazie ai dati e alla capacità di trasformarli in informazioni, permette di migliorare la sicurezza su strada, la sostenibilità ecologica e l’informazione ai cittadini creando soluzioni cartografiche interattive, consultabili in ogni momento.
GeoJunxion nasce in Olanda nel 1984 come AND (Automotive Navigation Data), uno dei pionieri assoluti a livello mondiale della cartografia per la navigazione terrestre. Più recentemente ha orientato la sua mission decidendo di posizionarsi nel settore dei dati a valore aggiunto e delle mappe geolocalizzate al fine di sviluppare soluzioni dedicate alla sicurezza in mobilità, al superamento delle barriere architettoniche, alla sostenibilità ambientale, oltre che ai servizi rivolti alle smart city per piccoli Comuni e grandi realtà.
«Siamo aggregatori di dati e creatori di soluzioni map-agnostic: questo significa che tutti i nostri contenuti possono essere utilizzati in combinazione con dati e mappe di altri produttori per fornire, in vari settori (automotive, trasporti e logistica, utilities, geomarketing, immobiliare, turismo e cultura, ecc.), servizi e soluzioni intelligenti di valore aggiunto», spiega Francesco Altamura, Chief Business Officer della società.
Una delle mission di GeoJunxion è fornire dati e contenuti finalizzati a migliorare la sicurezza della mobilità sia su veicolo che pedonale.
Operando principalmente nei Paesi del nord Europa tra cui Belgio, Germania e Olanda – dove ha sede – fornisce servizi non solo alle città ma anche alle Istituzioni nazionali. Per esempio, il Ministero degli Interni olandese fruisce di tutte le soluzioni di mapping digitale via web fornite da GeoJunxion.
In Italia è una presenza recente, ma grazie all’esperienza maturata nel nord-Europa è in grado di fornire servizi a valore aggiunto che, nel nostro Paese, sono spesso richiesti, ma difficilmente trovano interlocutori in grado di realizzarli con tempi certi e costi accessibili.
«L’Italia ha peculiarità che la rendono un mercato decisamente unico ed attrattivo», sottolinea Altamura. «Pensiamo alle aree ambientali regolamentate: il nostro Paese è quello con il numero maggiore di aree a bassa emissione e Zone a Traffico Limitato d’Europa. Le sole ZTL presenti in Italia sono in numero maggiore di quante ne siano istituite nel resto del Continente. GeoJunxion dispone di un accurato database a copertura mondiale di queste zone e di un sistema intelligente per rendere tali contenuti immediatamente fruibili a cittadini e turisti; il tutto con costi accessibili ed esecuzione rapida ed efficace, specie per i Comuni medio-piccoli».
Le soluzioni disponibili di smart city per piccoli Comuni per il contesto italiano sono svariate. «Partiamo dalla fornitura di una piattaforma cartografica dedicata, basata su mapping generalistico (come OpenStreetMap – nda). Su di essa è possibile creare ed integrare contenuti statici e dinamici in grado di informazioni in tempo reale a cittadini e turisti». Un esempio è il Comune di Ameglia (La Spezia), realtà prevalentemente di natura turistica, che vede un notevole afflusso di turisti residenti nel periodo estivo. L’attività svolta ha riguardato il servizio di map-hosting, che permette la pubblicazione sui loro siti web di mappe vettoriali, dinamiche e navigabili in cui sono indicate le zone di restrizione e ogni informazione utile per i cittadini.
La soluzione smart per il Comune di Ameglia ha riguardato la codifica di contenuti informativi relativamente ai punti di raccolta dei rifiuti, delle aree archeologiche e a restrizione del traffico (ZTL), delle fermate dell’autobus, con accesso via web o su smartphone e tablet tramite QR-code.
Le Zone a Traffico Limitato sono un argomento particolarmente articolato e complesso, nella sua dinamicità. GeoJunxion ha già a disposizione tutte le ZTL d’Italia, codificate in modo uniforme e facilmente comunicabile all’utente, in modo da superare ostacoli interpretativi e barriere linguistiche che spesso creano disservizi e causano l’emissione di sanzioni agli utenti.
Partendo dal fatto che l’interpretazione delle delibere di ogni Comune è fondamentale per l’applicazione corretta delle regolamentazioni di accesso alle aree ristrette, GeoJunxion ha già “tradotto”, normalizzato e reso disponibile mediante cartografia dinamica, tutte le informazioni in grado di aiutare l’utente a muoversi in piena serenità sul territorio.
Ecco allora che parlare di portare il modello smart city nei piccoli Comuni diventa possibile. Quelle messe a punto da GeoJunxion sono soluzioni immediatamente disponibili e facilmente personalizzabili per l’esigenza specifica del singolo cliente. «In altri casi – che si tratti di Comune, Provincia o Regione – le stesse amministrazioni possono chiederci un servizio dedicato di raccolta, normalizzazione e standardizzazione di una moltitudine di contenuti con successiva aggregazione e fornitura dedicata degli stessi», specifica il CBO della società.
Tra le varie proposte, GeoJunxion dispone di varie soluzioni “chiavi in mano” tra le quali: segnalazioni di safety alert zone, ovvero zone con più alta probabilità di incidenti stradali, soprattutto in aree ad alta vulnerabilità pedonale (scuole, parchi, ecc.), segnalazioni di criticità alla guida (per esempio in accesso o uscita da ponti, tunnel e infrastrutture stradali) in base alle condizioni meteorologiche in tempo reale che possono rendere tali aree pericolose. Il sistema prevede, infatti, l’aggregazione dei contenuti da varie fonti certificate e, a seconda delle condizioni meteo (pioggia, gelo, vento, neve…) o di allerte traffico o incidente, si avvisa l’utenza tramite l’assegnazione di un livello di rischio.
Altre soluzioni interessanti per le PA cittadine sono anche le informazioni in tempo reale e sempre aggiornate relative a fermate e orari dei mezzi di trasporto pubblico.
«Per adeguare i nostri standard a quelli già in uso da tempo nei Paesi del nord Europa, dove le aziende sono tenute a prevedere, all’interno delle loro strategie aziendali, mobility plan per incentivare la mobilità alternativa e sostenibile: trasporto pubblico, bici, e-bike, scooter o auto elettriche», illustra Altamura «GeoJunxion ha creato e rese disponibili mappe digitali dedicate con info utili per segnalare, per esempio, le fermate bus, metro e stazioni ferroviarie più vicine alle Sedi delle aziende clienti, con indicazioni in tempo reale degli orari di arrivo e partenza dei mezzi di trasporto, e fornendo informazioni dettagliate sui punti di noleggio bici e con indicazione delle strade meno trafficate e più sicure per raggiungere la destinazione».
Pensiamo all’utilità non solo nei casi di mobilità privata, ma anche in quelli di pubblico interesse come le scuole. In Olanda, GeoJunxion ha già sviluppato un database in cui sono presenti le zone di sicurezza intorno alle aree scolastiche. «Creiamo delle aree “intelligenti” con tutta una serie di metadati che, debitamente inseriti in un sistema d’informazione territoriale o un sistema di navigazione o app dedicata, garantiscono di valutare e pianificare rotte e percorsi in modo da ridurre il rischio di incidentalità e di congestione del traffico, tenendo conto degli orari di maggiore presenza di pedoni vulnerabili». Quindi, in caso di aree prossimali alle scuole, si terrà in considerazione le zone limitrofe a maggiore densità demografica, definendo gli orari di maggiore presenza e assegnando livelli di rischio alle zone stesse. La soluzione informerà l’utente circa il rischio più o meno elevato di percorrere una determinata zona. «GeoJunxion è particolarmente sensibile a tutto quello che riguarda la sicurezza in prossimità delle aree scolastiche e sta implementando un simile database anche per l’Italia e la Germania», afferma ancora Altamura.
Ci sono diverse tipologie di dati e diverse modalità di acquisizione: una di queste è il rilievo diretto sul campo che può avvenire in varie forme (per esempio, mediante la presenza di sensori sul territorio). «I dati grezzi vengono da noi “raffinati”, strutturati e aggregati e restituiti in una forma leggibile e utilizzabile su sistemi informativi dello stesso Comune. In altri casi subentrano attività che implicano l’utilizzo di tecniche di Intelligenza Artificiale, per esempio nella raccolta ed elaborazione di elevate quantità di dati complessi e disomogenei».
«Altro modo di impiegare l’AI, è l’uso di tecniche di analisi multimediale per verificare, dalle immagini fotografiche e video, anomalie o criticità come l’abbandono di rifiuti, la qualità del fondo stradale, della segnaletica, e della stato di manutenzione di altre infrastrutture e del verde pubblico» conclude Altamura.
GeoJunxion rende accessibile il concetto di smart city nei piccoli Comuni, ma non solo: a tutte le Amministrazioni in Italia con soluzioni già sperimentate, in tempi certi ed a costi contenuti, permettendo di raggiungere un adeguato livello di digitalizzazione di servizi essenziali al cittadino in maniera semplice ed immediata, superando il gap tecnologico che, fino a poco tempo fa, sembrava insormontabile, in particolare per le Amministrazioni medio-piccole.