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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Le utility giocano un ruolo fondamentale nell’accompagnare territori e Pubbliche Amministrazioni nel processo di cambiamento verso la green e digital transition. Sono infatti volano di innovazione e di iniziative di sostenibilità per la trasformazione delle città in smart city.
Acea è protagonista di questa evoluzione e investe ogni anno risorse ed energie in importanti progetti di innovazione che puntano a rendere la rete di distribuzione elettrica più efficiente, digitale e resiliente a supporto della crescita del territorio e di nuovi servizi ai cittadini.
Proprio in quest’ottica nasce P.A.S.O. (Performance Analyzer of a Synthetic Operator), un progetto di co-innovazione sviluppato dall’Unità Innovazione di Acea e Areti, società del Gruppo che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica nella città di Roma, per migliorare la gestione delle infrastrutture critiche. E proprio P.A.S.O. è uno dei vincitori del premio Ecohitech Award 2021 che, giunto alla sua XXIII edizione, valorizza le migliori soluzioni per la transizione verde e digitale delle città.
In occasione della cerimonia di premiazione, avvenuta lo scorso 27 ottobre a Key Energy, abbiamo incontrato Massimo Bonato, Amministratore Delegato di Areti, insieme a Silvia Celani, Head of Innovation di Acea, per conoscere meglio la soluzione e, in generale, gli orientamenti del gruppo.
“Il progetto P.A.S.O. sviluppato da Areti – ci ha spiegato l’AD di Areti Massimo Bonato – si occupa di monitorare il funzionamento delle reti elettriche, anche utilizzando l’intelligenza artificiale.
Questo permetterà di portare notevoli miglioramenti all’asset management ovvero alla gestione della manutenzione, che diventerà sempre più preventiva e predittiva permettendoci di ottimizzare tutti gli interventi sulla rete e di avere una maggiore resilienza del sistema.”
In sostanza, P.A.S.O è una piattaforma di monitoraggio che, grazie ad AI (intelligenza artificiale) e Machine Learning, permette di trasformare i dati giornalieri in un asset strategico per estrarre informazioni utili a controllare le performance del sistema e ridurre i tempi di individuazione dei guasti sulla rete e l’operatività in campo.
“In questo ambito – ha sottolineato Bonato – l’intelligenza artificiale diventa una tecnologia fondamentale per migliorare i sistemi e semplificare la vita agli operatori.”
Obiettivo del progetto è quindi quello di migliorare la continuità del servizio di distribuzione dell’energia elettrica trasformando il processo di manutenzione da ciclico a predittivo.
I vantaggi dell’utilizzo di P.A.S.O. possono essere sintetizzati in alcuni aspetti fondamentali:
La spinta all’innovazione del Gruppo è dimostrata anche dai numerosi progetti avviati basati sulle nuove tecnologie. Come nel caso del progetto di smart metering che, come dichiarato da Massimo Bonato di Areti, “prevede la sostituzione nella Capitale di tutti i contatori dell’energia elettrica con dispositivi intelligenti di seconda generazione (2G)”.
Si parla di oltre 2 milioni di nuovi misuratori che saranno installati sul territorio di Roma e Formello, per un periodo di transizione che durerà 5 anni. I contatori intelligenti di seconda generazione permetteranno di misurare la rete e i consumi in tempo reale e di gestire enormi quantità di dati, attivando azioni predittive sull’uso di energia elettrica.
Sul fronte delle smart grid e della flessibilità della rete elettrica, poi, c’è un’altra importante iniziativa in gioco. È il caso del progetto PlatOne (PLATform for Operation of distribution Networks) che, finanziato nell’ambito di Horizon 2020 e con la partecipazione di 12 partner europei del settore pubblico e privato, si pone l’obiettivo di sviluppare e testare una soluzione tecnologica d’avanguardia per abilitare i meccanismi di flessibilità energetica all’interno del mercato.
Il progetto promuove un nuovo approccio di gestione della rete volto a ottimizzarne il funzionamento e renderla maggiormente stabile e resiliente anche in presenza di grandi produzioni di energia provenienti da fonti rinnovabili. Questo grazie alla combinazione di misure di flessibilità, come accumuli, soluzioni digitali, tecnologie domotiche e automazione.
“Il ruolo chiave di Areti è quello di sperimentare tecnologie innovative – ha sottolineato Massimo Bonato – con lo scopo di migliorare il servizio di distribuzione dell’energia e la flessibilità della rete a favore di un mercato aperto e inclusivo.”
Come ha confermato anche Silvia Celani, Head of Innovation di Acea: “In un momento storico particolarmente sfidante come quello attuale, stiamo lavorando per offrire ai cittadini servizi migliori utilizzando tecnologie e processi nuovi e attivando partnership con Pmi e start-up innovative. Andando ad agire sulle infrastrutture critiche come le reti elettriche, giochiamo un ruolo centrale nel processo di digitalizzazione e trasformazione delle città in smart city.”