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Garantire la qualità dell’aria negli edifici: la ripartenza post-covid passa da qui

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Garantire la qualità dell’aria negli edifici: la ripartenza post-covid passa da qui

A poche settimane dall’inizio della fase 2 dell’emergenza sanitaria che ci ha investito lo scorso febbraio, proviamo a fare il punto sulla “ripartenza”. A tale riguardo, la Redazione di LUMI4Innovation ha incontrato Giuseppe Giordano, CEO & Co Founder di Enerbrain, azienda torinese nata nel 2015 con l’obiettivo di rendere gli edifici intelligenti e sostenibili. Con lui abbiamo parlato di intelligenza artificiale al servizio della climatizzazione, di sensoristica IoT per la misurazione dei parametri ambientali e del modello predittivo per garantire un comfort costante all’interno degli edifici e, al contempo, una gestione puntuale dei consumi energetici.

Qualità dell’aria come fonte di benessere: nuova consapevolezza dell’era covid

giuseppe giordano enerbrain
Giuseppe Giordano, Enerbrain

“È da anni – ci ha spiegato Giordano – che noi, come Enerbrain, raccontiamo dell’importanza della qualità dell’aria come fonte di benessere, in generale e, più in particolare, all’interno degli edifici”. E prosegue:

“Respiriamo diverse centinaia di litri di aria al giorno, ma poiché l’aria, così come l’energia, è qualcosa di invisibile e di impalpabile, non ce ne curiamo molto. Eppure l’aria ha un impatto molto importante sulla salute. Con i nostri clienti, stiamo andando verso questa direzione, ovvero verso soluzioni in grado di monitorare temperatura, umidità e livelli di CO2 all’interno degli ambienti e di assicurare che i loro valori siano sempre corretti”

Si tratta di tematiche centrali già prima del coronavirus?

“Certo. Ma, all’indomani degli effetti drammatici della pandemia, hanno acquisito un’importanza cruciale, con una consapevolezza e una sensibilità maggiori riguardo agli effetti. Se è vero che non esiste, sul mercato, sensore in grado di rilevare la presenza del virus nell’aria, è altrettanto vero che le vie aeree rappresentano una pericolosa fonte di contagio da covid e che, dunque, la qualità dell’aria che respiriamo diventa, in ottica di prevenzione, un fattore imprescindibile”

Fase 2 e ripartenza: la priorità è salvaguardare tutti i posti di lavoro

Riguardo, poi, l’organizzazione aziendale durante la prima fase della pandemia e, successivamente, in questa fase 2, sottolinea:

“Durante la fase acuta dell’emergenza, così come ora, in piena fase 2, è stata importante la comunicazione all’interno del team, oltre a tenere alto il morale delle persone che vi fanno parte. Le persone, il team, per noi sono il primo investimento. E la nostra priorità, già dalla prima fase dell’emergenza, è stata quella di salvaguardare tutti i posti di lavoro, sia in riferimento ai dipendenti che ai collaboratori con partita IVA. Stiamo facendo di tutto per non intaccare il ‘capitale’ che abbiamo costruito in questi anni. Perché la ricchezza delle aziende sono le persone”

E, su come si muoverà il settore Energia nei prossimi mesi, fa notare:

“Credo che le aziende quotate in borsa, fornitrici di servizi di pubblica utilità in ambito energia, dovranno scendere in campo in maniera importante, perché, in una generale crisi di liquidità, sono quelle chiamate a supportare nel concreto le aziende e a rimettere in moto il mercato. Dopodiché, a mio avviso, il settore ne uscirà diverso e rafforzato”