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Carbon management, come accompagnare le imprese nel percorso di sostenibilità

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Carbon management, come accompagnare le imprese nel percorso di sostenibilità

Se tutte le aziende europee ad alta intensità di emissioni di CO2 si allineassero a quelle più avanzate nella lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, le emissioni aziendali in Europa diminuirebbero del 50%, con un taglio pari alle attuali emissioni annue di Regno Unito e Irlanda.

A riportare questi dati è il rapporto Now for Future: the Decade of Delivery, pubblicato da CDP (Disclosure Inside Actions), la non-profit che sovrintende al sistema globale di divulgazione ambientale, e dalla società internazionale Oliver Wyman.

Imprese e sostenibilità, tra obblighi e necessità

Oggi obbligatorio per le società quotate in borsa e per gli enti pubblici, dal 2024 il bilancio di sostenibilità sarà obbligatorio anche per tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un bilancio annuo superiore ai 43 milioni di euro e un fatturato superiore ai 50 milioni.

Ma l’attenzione al proprio impatto ambientale è già una necessità alla quale sempre più aziende stanno rispondendo: secondo il recente studio Kaleidos Impact Watch, il 42% degli imprenditori italiani si dice attivo nella transizione green.

Le ragioni sono legate al timore dei cambiamenti climatici, ma anche alla necessità di mantenere le aziende competitive in un mercato che viaggia sempre più nella direzione della riduzione delle emissioni e dei consumi, ottimizzando le risorse.

Inoltre, l’Unione Europea, i singoli stati e le varie organizzazioni internazionali si stanno muovendo per regolamentare le emissioni dei GHG (GreenHouse Gases) e la loro rendicontazione da parte delle imprese.

Carbon Audit: misurare la Carbon Footprint

La Carbon Footprint, letteralmente “impronta di carbonio”, è la misura che esprime in CO2 il totale delle emissioni di gas a effetto serra (metano, protossido d’azoto, idrofluorocarburi, esafluoruro di zolfo e perfluorocarburi) legate a un’impresa, a un servizio o a un prodotto.

Per arrivare a calcolare questa impronta si considerano sia le emissioni dirette, ad esempio prodotte tramite l’uso di combustibili fossili, sia quelle indirette, ovvero tutte quelle comunque necessarie per garantire il processo di produzione e di trasporto.

Identificare l’impatto ambientale delle organizzazioni, dunque, non è semplice: per farlo è necessaria l’esecuzione di un Carbon Audit.

L’audit è il primo, fondamentale step per poter conoscere il reale impatto aziendale e l’impatto singolo di tutte le fonti di inquinamento e consumo: a partire da questa indagine si potranno poi definire le strategie per il Carbon Management, ovvero per la gestione la comunicazione e la riduzione dell’impronta climatica aziendale.

Non solo sostenibilità: tutti i vantaggi del Carbon Management

Un’adeguata strategia di Carbon Management ha ricadute positive sulle imprese, anche al di fuori dei confini della sostenibilità. Consente infatti di:

– identificare inefficienze lungo la catena del valore
– identificare azioni per l’ottimizzazione e la riduzione dei consumi
– migliorare la reputazione aziendale, anche agli occhi degli stakeholder
– identificare e cogliere opportunità di finanziamenti
– aumentare la propria competitività sul mercato.

Carbon Management: come funziona

Manni Energy, società di Manni Group dedicata alla transizione energetica, accompagna le aziende durante il processo di gestione dell’energia e di carbon management lungo tutte queste fasi, fino alla completa decarbonizzazione.

Il percorso di carbon management si fonda su 5 step fondamentali, in un circolo virtuoso continuo:

1. Quantificazione

L’audit iniziale consente di identificare le azioni strategiche da mettere in campo per ridurre emissioni e consumi, mentre un successivo monitoraggio continuativo consente di conoscere in ogni momento la carbon footprint aziendale, e di mantenere attivo un processo di miglioramento continuo.

2. Documentazione

Verifica o certificazione tramite ente terzo indipendente della fase di quantificazione, per dimostrare solidità ed ottenere il rilascio Certificazioni accreditate.

3. Pianificazione

Si identificano e mettono in atto tutte le procedure necessarie a rendere virtuoso l’intero processo, e a rendere possibile una sempre più puntuale misurazione di tutti i dati utili. La pianificazione deve tenere in considerazione il punto di partenza, il piano di crescita aziendale, rischi, opportunità e investimenti.

4. Riduzione

Una volta identificate, vengono messe concretamente in atto tutte quelle azioni utili a ridurre la carbon footprint aziendale, tramite progetti partecipati interni di e attività di riduzione e Interventi di efficientamento energetico.

5.Divulgazione

Pubblicazione delle proprie azioni e dei risultati ottenuti, tramite programmi riconosciuti, per evitare il rischio di greenwashing.

In questo modo l’impegno nella riduzione delle emissioni e della corretta rendicontazione, che per alcune imprese è già un obbligo e che presto lo sarà anche per molte altre, diviene strumento fondamentale anche per il miglioramento della produttività aziendale, del posizionamento del brand e della reputazione.