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FER1: cos’è il Decreto Rinnovabili e come funziona
Il Decreto FER1 promuove la produzione di energie rinnovabili e la creazione di nuovi impianti. Vediamo come funziona e come si può accedere agli incentivi.
Capannoni industriali e fotovoltaico: un’abbinata che è sempre più comune nel nostro Paese, con numerosi pannelli solari collocati sopra i tetti dei fabbricati e dei complessi delle aziende produttive italiane.
Ma quali sono i benefici di questa combinazione? Perché per un’impresa può essere un’opportunità investire su questa fonte pulita? Esistono degli incentivi specifici per questa tipologia di investimento?
Innanzitutto occorre sottolineare che la scelta dell’installazione del fotovoltaico sopra i capannoni industriali può avere molteplici ragioni alla base, ma dietro esiste sempre un calcolo economico da parte dell’imprenditore. L’installazione di pannelli solari sopra gli spazi disponibili della propria attività produttiva consente infatti di fare a meno – almeno in parte – dell’energia elettrica acquistata dalla Rete, coprendo parzialmente i propri consumi con l’energia green generata dall’impianto.
Questo avviene direttamente, quando all’impianto è abbinato anche un sistema di accumulo, oppure in maniera indiretta, cedendo alla Rete tutta l’energia generata e ottenendo per questo una remunerazione dal GSE. Da notare che i moderni pannelli solari richiedono una manutenzione estremamente ridotta e sono molto affidabili, riuscendo ad assicurare la produzione di energia per 25/30 anni. Ovviamente, la progettazione di un impianto di questo tipo non può essere improvvisata, ma deve essere sempre affidata ad aziende professioniste del settore, che siano in grado di effettuare un corretto dimensionamento dello stesso.
Ovviamente, il fotovoltaico non è una fonte di energia elettrica qualsiasi ma, piuttosto, una risorsa riconosciuta come rinnovabile e green. Dunque, l’installazione del fotovoltaico sopra i capannoni industriali, una modalità tra l’altro immediatamente visibile all’esterno, è senz’altro un chiaro segnale di attenzione all’aspetto della sostenibilità ambientale. Che può dimostrare fattivamente l’impegno di un’industria nei confronti dell’ambiente.
In Italia, poi, gli impianti su tetti industriali possono beneficiare della presenza di diverse tipologie di incentivi. Oltre a quelli indiretti (Scambio sul Posto e Ritiro Dedicato) dal 2019 il Decreto Fer1 ha reintrodotto un’incentivazione diretta per gli impianti fotovoltaici. Al cui interno è prevista una particolare categoria, la A2, che riguarda gli impianti fotovoltaici di nuova costruzione i cui moduli siano installati in sostituzione di coperture di edifici e fabbricati rurali su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto.
Questi impianti, quando sono di potenza inferiore a 1 MW (casistica che ricomprende buona parte delle installazioni solari presso le industrie) accedono direttamente ai registri e ottengono un incentivo aggiuntivo pari a 12 euro per MWh, il cosiddetto Bonus amianto. Per l’ammissione all’incentivo, l’eternit o l’amianto deve essere stato completamente rimosso e l’area totale dei moduli fotovoltaici non deve essere superiore a quella della copertura esistente sostituita.
Ovviamente, nonostante tutti i benefici che abbiamo illustrato sinora, l’investimento di un’azienda industriale nel fotovoltaico può essere frenato dal costo di investimento iniziale o dall’impossibilità di gestire l’iter e le pratiche autorizzative. Ovvero, specialmente in un momento come quello attuale, le aziende possono non essere interessate a mettere soldi propri in un’attività non core per il business aziendale. Perdendo però così una grande opportunità, specialmente quando si ha un tetto in amianto da bonificare. Un’alternativa in tal senso è rappresentata dall’offerta Sun&Save ROOFTOP di Falck Renewables – Next Solutions, che si rivolge ai proprietari di medi/grandi capannoni (almeno 3.000 mq di superficie disponibile).
In buona sostanza, senza necessità di effettuare alcun investimento iniziale, i proprietari dei capannoni possono valorizzare i propri tetti e, al contempo, bonificarli da questo materiale pericoloso per la salute e l’ambiente. In cambio del Diritto di superficie (DDS) trentennale, Falck Renewables installerà un impianto fotovoltaico sul tetto dei capannoni, riconoscendo un corrispettivo calcolato in €/mq, erogato in un’unica rata. Permettendo così alle imprese di bonificare gratuitamente il proprio tetto dall’eventuale presenza di amianto e, al contempo, guadagnare da una risorsa sino a quel momento inutilizzata, contribuendo allo sforzo nazionale in materia di rinnovabili.
Next Solutions, divisione di Falck Renewables che offre a industria e terziario, diverse soluzioni tra cui progetti per il fotovoltaico e lo storage, garantisce una soluzione chiavi in mano, senza richiedere alcun intervento o spesa da parte dell’impresa industriale. Occupandosi così di tutti gli aspetti connessi a 360 gradi, compresi quelli burocratici: dallo sviluppo e gestione dell’impianto senza interruzioni all’attività produttiva o disservizi all’immobile, alla richiesta di tutte le autorizzazioni, alla gestione delle pratiche per l’ottenimento dell’incentivo, fino al riconoscimento del premio economico.
L’offerta non è rivolta solo al settore industriale, ma anche a quello agricolo, al terziario (logistica, GDO ecc.), al real estate e in generale a chiunque sia in possesso di una copertura adeguata: sono inclusi tutti quegli immobili (anche in disuso) che hanno una superficie minima di 3000 mq e di alcuni altri requisiti che è possibile approfondire nella pagina dedicata alla soluzione, dove è anche possibile eseguire un calcolo immediato del possibile corrispettivo economico.