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Realtà Aumentata e Realtà Virtuale per il Facility Management del building

Realtà Aumentata e Realtà Virtuale per il Facility Management del building

La tecnologia scende in campo per aiutare i Facility Manager, che potranno contare su Realtà Aumentata e Realtà Virtuale, ma anche su tecnologie biometriche e indossabili per cambiare l’approccio d’intervento nella gestione degli edifici. Vediamo allora quali sono i trend tecnologici più interessanti per il professionista del Facility Management.

Realtà Aumentata e Realtà Virtuale per il Building e Facility Management

Negli ultimi anni, la Realtà Aumentata (AR) si è creata sempre più spazio in vari campi, a cominciare dall’entertainment per arrivare all’industria. Ma oggi, il Facility Manager può contare sulla Realtà Aumentata anche per ottimizzare gli interventi di manutenzione.

Essi possono utilizzare la AR per visualizzare uno spazio e sovrapporre informazioni virtuali su di esso utilizzando uno smartphone, un laptop, un tablet o un altro dispositivo mobile con una fotocamera.

C’è, poi, la Virtual Reality, grazie alla quale è possibile creare immagini realistiche e tridimensionali dell’ambiente costruito.

Gli utenti possono interagire con gli ambienti simulati come se fossero reali mediante strumenti audio-video come cuffie, smartphone o software specifici.

A differenza delle interfacce utente tradizionali, l’esperienza della VR è immersiva e coinvolge totalmente chi la adotta in un’esperienza interattiva.

Le soluzioni di Realtà Virtuale consentono anche di svolgere controlli in maniera più frequente e qualitativamente elevata.

Inoltre, può integrarsi con software 3D già impiegati nelle strutture ed è anche possibile importare i dati di VR nel software di facility management, che si rivelano utili soprattutto nel caso di manutenzione degli impianti.

Tecnologia biometrica per gli Smart Building

Le soluzioni per i Facility Manager non finiscono qui. Infatti, il riconoscimento facciale, l’attivazione vocale e i sensori oculari troveranno sempre più spazio nella gestione dell’edificio intelligente, reso tale dalla integrazione tecnologica della parte impiantistica e digitale.

In termini di maggiore sicurezza in uno stabile, i gestori dei building, grazie alla tecnologia biometrica, potranno garantire di verificare l’identità di una persona in base alle sue caratteristiche uniche (come le impronte digitali, le impronte delle mani o la struttura facciale). Ma, a tale proposito, consigliamo di leggere quanto prescrive il Garante Privacy.

Wearable technology per gli Smart Spaces

C’è poi la tecnologia indossabile. Come quella biometrica, può essere adottata per elevare le misure di sicurezza, autenticare l’identità, garantire l’accesso ad aree riservate e raccogliere e analizzare dati all’interno dell’ambiente costruito.

La duttilità di queste soluzioni è davvero ampia e oggetto dell’interesse delle imprese: secondo uno studio di Salesforce, il 79% dei professionisti in azienda concorda sul fatto che gli oggetti indossabili sono o saranno strategici per il successo futuro della loro azienda e il 76% di coloro che già utilizzano la tecnologia indossabile, segnala un miglioramento delle prestazioni aziendali dall’implementazione di questi dispositivi.

Le soluzioni wearable possono trovare spazio a vantaggio dei Facility Manager per rilevare in quali parti dell’edificio sono stati i dipendenti, come hanno trascorso il loro tempo: sono informazioni preziose per ottimizzare al meglio gli ambienti di lavoro e creare Smart Spaces, spazi su misura per chi lavora, migliorandone comfort e benessere.

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Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.