Comunità Energetiche: Cosa Sono e Come Funzionano
Le comunità energetiche sono nuove configurazioni all’interno del sistema elettrico europeo. Hanno un ruolo fondamentale nel processo di transizione energetica…
È il momento delle Comunità Energetiche. Lo dimostrano il proliferare di progetti e sperimentazioni che, insieme, puntano a rendere più indipendenti energeticamente il nostro Paese in un’ottica di decarbonizzazione e transizione energetica.
Secondo lo studio riportato nell’Orange Book di RSE e Utilitatis, le comunità energetiche attualmente presenti in Italia sono poco più di 20, con installazioni di taglia compresa tra i 20 e i 50 kilowatt picco. Esistono altri progetti in fase embrionale non ancora completati. Anche se la mappatura delle realtà esistenti in Italia sarà compito del GSE.
Sull’importanza delle comunità energetiche, del loro ruolo nel soddisfare i fabbisogni di energia termica ed elettrica di gruppi di cittadini e del loro ruolo determinante nella transizione ecologica, ci sono tanti dati a supporto. Stime riportate dall’Energy & Strategy Group prevedono, ad esempio, per il periodo 2021-2025, dello sviluppo e della creazione di 5-10mila nuove configurazioni di autoconsumo collettivo e circa 20.000 Comunità Energetiche Rinnovabili. Un dato che si traduce nell’installazione di 3,5 GW di impianti fotovoltaici e 1,3 GWh di capacità di accumulo. Per un giro di affari di 4 miliardi di euro.
In questo articolo facciamo un punto sui progetti più interessanti e innovativi già presenti in Italia o in fase di sviluppo.
Il progetto internazionale Come Res si pone come obiettivo principale il trasferimento delle buone pratiche in tema di energy community.
Per l’Italia, i due casi studio riguardano la Regione Piemonte, nella zona del Pinerolo, e la Regione Puglia, presso il Comune di Biccari. Il progetto viene realizzato in partnership con ENEA.
Promosso dal Consorzio Pinerolo Energia (CPE) insieme ad ACEA Pinerolese Industriale e al Comune di Scalenghe, questa CER si basa sull’installazione di 162 impianti che arriveranno a soddisfare i fabbisogni energetici locali. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sarà di circa 16,9 GWh l’anno. Il contributo arriverà da un impianto di energia idroelettrica per 450 kW (al pari di quanto realizzato in Alto Adige nei primi esempi di comunità degli Anni 80), da un impianto a biogas e da impianti fotovoltaici privati (ne sono previsti 144).
Il Comune di Biccari, in provincia di Foggia, conta già oltre 200 kW di pannelli fotovoltaici installati su edifici pubblici. L’amministrazione vuole quindi procedere alla creazione di una comunità energetica rinnovabile grazie anche alla collaborazione con la Cooperativa energetica ènostra.
Il progetto prevede in particolare l’installazione di altri pannelli fotovoltaici su altri edifici e la costituzione legale della comunità tra i cittadini interessati, per arrivare a circa 70 famiglie.
La CER avviata a Turano Lodigiano e Bertonico (Lodi) vede l’installazione di 5 impianti fotovoltaici in alcuni edifici pubblici. Il progetto consentirà di produrre circa 50mila kilowattora di energia rinnovabile, necessaria per soddisfare il fabbisogno delle due amministrazioni comunali e di alcune famiglie quella prodotta in eccesso.
In provincia di Cuneo, in Piemonte, le unioni montane Valle Maira e Valle Grana hanno fondato la prima comunità energetica di area vasta interamente pubblica. Si tratta di una renewable energy community che punta a promuovere la transizione energetica nelle Valli Maira e Grana attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e della quota di autoconsumo dell’energia. Ben 22 Comuni aderiscono alla CER, aventi complessivamente un consumo energetico pari a un costo di oltre 3,5 milioni di euro.
La Lombardia punta, nei prossimi 5 anni, a creare dalle 3.000 alle 6.000 comunità energetiche, con un incremento di potenza fotovoltaica installata tra 600 e 1.300 MW. L’obiettivo ambizioso è quello di dare vita a una rete di impianti di produzione di energia rinnovabile (solare termico, fotovoltaico, idroelettrico, biogas ecc.) e accumulo dell’energia a supporto delle esigenze del territorio.
Il progetto di legge appena presentato da Regione Lombardia prevede la promozione e lo sviluppo di una Comunità Energetica Regionale Lombarda (CERL) a fronte dello stanziamento di 22 milioni di euro in 3 anni.
Nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, è stata avviata la prima comunità energetica rinnovabile e solidale del Paese. Un progetto che ha richiesto un investimento di 100mila euro, finanziato da alcuni enti, tra cui Legambiente, e dalla comunità locale a favore di 40 famiglie con disagi sociali. L’iniziativa coinvolge un impianto fotovoltaico da 53 kW capace di produrre circa 65mila kWh/anno di energia elettrica a fronte di un risparmio di circa 300mila euro in 25 anni.
Il progetto GECO (Green Energy Community) intende portare, entro il 2023, alla creazione di una comunità energetica distrettuale in Emilia Romagna, nella zona di Pilastro-Roveri, in provincia di Bologna.
L’area di realizzazione del progetto comprende una zona residenziale di 7.500 abitanti e un’area industriale di oltre 1 milione di mq. Il progetto prevede la realizzazione di 8 impianti da fonti rinnovabili associati a sistemi di accumulo per una potenza complessiva di 15mila kW. Il progetto è promosso dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile, ENEA e l’Università di Bologna, con la partecipazione di cittadini, associazioni locali e imprese e co-finanziato del fondo europeo EIT Climate-KIC.
In provincia di Siracusa, l’amministrazione del Comune di Ferla ha scelto di dare vita a una comunità di energia rinnovabile che prende il nome di “Common Light”. La Comunità Energetica siciliana coinvolge sia cittadini sia imprese del territorio ed è alimentata da un impianto fotovoltaico da 20 kW.
Il modello economico scelto dall’ente locale prevede il reinvestimento del denaro ricevuto dalla Comunità per la realizzazione di ulteriori impianti fotovoltaici o di sistemi di accumulo.
Magliano Alpi è un Comune in provincia di Cuneo, di circa 2.230 abitanti, dove nel 2020 è stata istituita una delle prime comunità energetica rinnovabili italiane, “Energy City Hall”.
Il progetto della comunità è stato avviato dal Comune che ha messo a disposizione 2 impianti fotovoltaici per 40 kW complessivi. La rete coinvolge sia edifici pubblici sia soggetti privati. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino.