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Telecamere di videosorveglianza e sistemi di controllo accessi rappresentano, in questo momento, due strumenti chiave per la sicurezza e la salute pubblica all’interno di tutti quei luoghi aperti al flusso di persone, in ingresso e in uscita. Non solo luoghi di transito, ma anche pubblici esercizi. Flussi e movimenti di persone che devono svolgersi in modo sicuro, nel rispetto delle normative vigenti, garantendo un elevato livello di sicurezza che protegga la salute di ognuno: clienti, lavoratori, collaboratori e di quanti si trovino a transitare in quel luogo.
Rispettare la normativa vigente – che impone il rispetto di specifiche misure di sicurezza – richiede di implementare soluzioni tecnologiche che garantiscano il massimo livello di sicurezza per la salute e siano un valido aiuto per migliorare il vivere quotidiano. In particolare, alla tecnologia, oggi si chiedono soluzioni per:
In tutto questo, l’Intelligenza Artificiale sta giocando un ruolo importante. Pensiamo alle soluzioni di video analisi applicate alla rilevazione della temperatura cutanea, al controllo del distanziamento sociale e dell’uso di dispositivi di protezione individuale. Per citarne alcune, oggi sono disponibili algoritmi di AI – Artificial intelligence che elaborano i dati acquisiti per mezzo delle telecamere termiche, con l’obiettivo di fornire strumenti di rilevazione della temperatura cutanea e di controllo dell’utilizzo delle mascherine di protezione.
E sono stati sviluppati anche algoritmi in grado di rilevare il punto esatto del volto in cui poter rilevare latemperatura cutanea, anche laddove il soggetto indossi la mascherina. Esistono, poi, software che, montati a bordo di telecamere, monitorano la distanza fra le persone, segnalando con un allarme se questa scende al di sotto di una determinata soglia. Insomma, le soluzioni e le tecnologie a disposizione sono molteplici. Proviamo a vederne da vicino qualcuna.
Regolamentare la massima capienza dei locali è fondamentale per garantire precise condizioni di sicurezza. Le soluzioni di conteggio persone – People Counting – sono in grado, grazie a diversi algoritmi di AI Artificial intelligence, di conteggiare gli ingressi delle persone, anche in locali con più accessi, visualizzandone la capienza disponibile, regolamentando di fatto gli accessi.
Assicurare il corretto numero di persone all’interno di potenziali aree critiche, ad esempio i corridoi delle residenze assistenziali sanitarie (RSA) oppure aree break, è un tema rilevante. In questo caso specifico, le telecamere con tecnologia Deep Learning e funzione Human Density di Hikvision permettono di evitare gli assembramenti derivanti da un eccessivo numero di persone: gestiscono fino a tre regioni predefinite e rilevano fino a 64 occupanti all’interno di una singola area.
L’algoritmo di Intelligenza Artificiale supporta quattro regole: minore, maggiore, uguale o diverso da un valore preimpostato. Queste telecamere, integrano, inoltre, la funzione Object Counting, che effettua il conteggio statistico di oggetti che attraversano, in ingresso e in uscita, una linea virtuale.
Per valutare in modo efficace la distanza tra le persone, è necessario utilizzare dispositivi che rendano questo controllo automatizzato e continuativo nel tempo. A tale riguardo, le telecamere di Hikvision incorporano un algoritmo di distanziamento sociale in grado di rilevare fino a 30 target contemporaneamente nella scena e di attivare un evento di allarme se due o più persone non rispettano la distanza di sicurezza. Se collegate a uno speaker, possono fornire un audio messaggio e attivare un evento di allarme visualizzabile a display.
Hikvision ha, poi, studiato un’ampia gamma di soluzioni che rilevano automaticamente la presenza della mascherina, con la possibilità di generare un avviso acustico e un evento di allarme in caso non venga indossata. La funzione che identifica se il soggetto indossa la mascherina prende il nome di Mask Detection e ne sono dotati sia la gamma di terminali controllo accessi, sia specifiche famiglie di telecamere.
È un fatto acquisito che telecamere termiche in grado di rilevare la temperatura cutanea controllino ormai gli accessi a molti ambienti ad alta densità di pubblico e a quei siti in cui si registrano flussi importanti di persone in movimento, compresi – oltre ad aeroporti e stazioni ferroviarie – supermercati, locali pubblici, grandi aziende, uffici della Pubblica Amministrazione, building, fabbriche e, più in generale, i luoghi di lavoro.
Ma c’è un problema. Le operazioni di rilevazione della temperatura spesso danno origine a code e assembramenti di persone. E questo è causa di rischi sanitari per coloro che sono in attesa ai varchi di accesso. L’esigenza è quella di garantire procedure rapide – e allo stesso tempo precise – velocizzando, così, gli accessi. In risposta a tale esigenza, Hikvision ha sviluppato una serie di soluzioni che determinano la temperatura della superficie cutanea senza necessità di contatto, garantendo la distanza di sicurezza in fase di rilevazione.
La tecnologia Deep Learning e gli algoritmi di Intelligenza Artificiale e Body Temperature Compensation rendono le rilevazioni precise e affidabili, anche in scenari particolarmente affollati e con persone in transito. Le telecamere rilevano fino a trenta volti contemporaneamente, velocizzano gli ingressi nei luoghi pubblici, riducendo di conseguenza la durata della coda all’ingresso dei locali.
Di fronte alla ricchezza e allo spessore tecnologico delle soluzioni offerte dal mercato in questa fase, c’è da chiedersi che cosa ne pensa l’utente finale, se è preparato ad accoglierle. Lo abbiamo chiesto ad Amedeo Basile, Product Specialist Engineer Front End TVCC Hikvision Italy:
“L’esperienza che abbiamo vissuto ha reso molto più consapevole il nostro cliente finale, il quale, oggi, sa di poter usufruire di strumenti tecnologici molto avanzati, in grado di potersi inserire perfettamente nelle sue strutture e di potergli offrire più servizi, più funzioni. Inoltre, il concetto di videosorveglianza classica è ormai superato. Il Security Manager di un aeroporto, ad esempio, così come il proprietario di un piccolo punto vendita, oggi non hanno bisogno soltanto di un flusso video. Ma hanno bisogno di informazioni, di dati che provengono da quel flusso video e che un sistema di sicurezza, nella sua totalità, deve essere in grado di gestire, verificare e filtrare”
Telecamere di videosorveglianza e i sistemi di controllo accessi, in questo momento particolare – in cui l’emergenza sanitaria non è cessata e con la quale, probabilmente, dovremo convivere per un periodo medio-lungo – vanno sempre più a completare il “sistema” sicurezza, che include, appunto, la salute delle persone, ponendosi in sinergia con la safety:
“Regolamentando gli accessi e la gestione di determinati spazi e aree, e avendo la possibilità di gestire in maniera più semplice, più dinamica e versatile i flussi di persone, questi strumenti, oggi, vanno a migliorare il nostro stile di vita. Insomma, è nata una nuova visione, una nuova era dei dispositivi di videosorveglianza”