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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Sensori e sistemi IoT (Internet of Things) sono tra le principali soluzioni e tecnologie abilitanti di una città intelligente.
Proprio grazie ai sensori, una Smart City – o Sense-able City, secondo la definizione di “città capace di sentire” data dall’Arch. Carlo Ratti del MIT di Boston – è in grado di monitorare e gestire i più variegati aspetti della vita delle città.
Per citare un esempio, in una città intelligente possono essere impiegati sensori per l’analisi della qualità dell’aria, che rilevano la presenza di inquinanti nell’ambiente (come CO2, ossido di zolfo, ozono, radon, benzene composti organici volatili VOC, ecc.) piuttosto che quantità di particolati PM10 e PM 2.5, secondo le norme UNI EN12341/2001 e UNI EN14907/2005.
L’interconnessione tramite rete cellulare di ultima generazione sta permettendo poi l’adozione di sensori per il monitoraggio del traffico urbano, anche tramite l’integrazione di preesistenti sistemi di videosorveglianza, che, grazie all’adozione delle più moderne tecnologie di machine learning in grado di implementare sistemi di riconoscimento delle targhe e dei flussi veicolari.
I dati raccolti da qualsiasi sistema IoT per la gestione di una Smart City devono in ogni caso essere elaborati e memorizzati attraverso soluzioni affidabili di data storage che rispondano a impieghi gravosi tipici dei workload, con temperatura di funzionamento estesa tra -25°C e +85°C ed endurance aumentata.
I sensori IoT comunicano tra loro attraverso un insieme di tecnologie wireless quali ad esempio:
Il mondo degli “oggetti intelligenti” interconnessi alle reti IoT ha conosciuto un aumento vertiginoso del numero di dispositivi collegati. Tale quantità di smart objects pone dei problemi alle PA e agli attori della smart city, per la loro identificazione e gestione, per l’elaborazione e l’analisi dei dati, per la data governance e per la loro sicurezza informatica.
Ne scaturisce una grande mole di data da elaborare e memorizzare e quindi serve entrare nello specifico del data analytics.
Parlando di data analytics, ovvero di analisi dei dati, possiamo effettuare una distinzione in riferimento alla distanza dall’oggetto collegato: si parla di data analytics on the edge se il processo di analisi viene condotto su di un insieme relativamente piccolo di dati, in prossimità del sensore, in grado di elaborare e memorizzare i dati localmente.
Si parla di big data cloud analytics, invece, se si opera su tanti dati con una più elevata latenza nella comunicazione con sensori, attuatori, oggetti collegati alla rete IoT con datacenter, che servono sia per lo storage sia per la capacità di elaborazione dati.
Il grande numero di dati generati a livello locale e remoto dai vari sensori, attuatori, sistemi di videosorveglianza e così via richiede l’uso di sistemi di storage, archiviazione/memorizzazione dati a elevate prestazioni e affidabilità, siano essi nella forma del convenzionale hard disk a elevata capacità sia con flash memory o SSD a stato solido secondo il formato SD (Secure Digital) oppure di tipo e-MMC.
Western Digital offre un’ampia gamma di soluzioni di memorizzazione e data storage pensate per soddisfare le necessità delle moderne Smart Cities, soluzioni dalle elevate affidabilità e capacità di archiviazione.