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Microgrid: Sardegna Ricerche lancia un bando per le PMI

Microgrid: Sardegna Ricerche lancia un bando per le PMI

Nel corso dell’ultimo decennio, il fotovoltaico si è ampliamente affermato come la principale fonte di energia rinnovabile del nostro Paese (con l’eccezione, ovviamente dell’idroelettrico tradizionale).

Il vero limite di questa risorsa è, però, rappresentato dalla sua discontinuità, ossia dalla sua incapacità strutturale di produrre energia elettrica 24 ore su 24, a causa del suo legame con la radiazione solare.

Eppure, in certi momenti della giornata, un impianto fotovoltaico è in grado di produrre una quantità superiore di energia a quella necessaria a una determinata utenza, tanto che questa elettricità in eccesso viene normalmente ceduta alla rete elettrica.

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Un’alternativa che si sta affacciando negli ultimi anni è quella di abbinare ai sistemi fotovoltaici degli impianti di accumulo elettrochimico, dedicati a immagazzinare questa elettricità in eccesso e a rilasciarla nei momenti di necessità, limitando così il prelievo dalla rete. Quando questa combinata fotovoltaico-sistemi di accumulo prevede anche l’alimentazione di emergenza dell’utenza – con la possibilità di disconnettersi dalla rete, senza, quindi, utilizzare i classici generatori diesel – si parla di microreti elettriche.

Microgrid: interventi per la promozione nelle imprese sarde

Una possibilità che si sta affacciando anche in Italia, con alcune sperimentazioni e iniziative che si sono diffuse a macchia di leopardo sul territorio nazionale. In particolare, a partire dal 25 maggio 2020 e fino al 31 ottobre, sarà possibile presentare domanda per partecipare al programma Interventi per la promozione di microreti elettriche nelle imprese della Sardegna, promosso da Sardegna Ricerche.

Il Progetto nasce dall’esperienza maturata dalla Regione Sardegna a partire dal POR (Programma Operativo regionale) FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2007-2014 e si propone di favorire la creazione di condizioni che stimolino l’avvio del mercato delle reti intelligenti, agevolando e facilitando lo sviluppo, insieme a tutti gli operatori coinvolti, di un processo virtuoso.

In particolare, con questo ultimo intervento, Sardegna Ricerche cofinanzia le micro, piccole e medie imprese sarde (con sede operativa in Sardegna da almeno due anni) che desiderano installare un sistema di accumulo elettrochimico per incrementare l’autoconsumo di energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici già esistenti.

Come funziona il bando

Più nel dettaglio, gli interventi finanziabili devono essere destinati alla fornitura e posa in opera di microreti elettriche nei fabbricati delle imprese richiedenti. Sarà supportata, insomma, l’installazione di un sistema di accumulo elettrochimico e del relativo sistema di gestione, a servizio di un impianto fotovoltaico già esistente e in esercizio con una potenza nominale uguale o superiore a 10 kW. Le imprese possono partecipare al programma esclusivamente in forma singola, ma se possiedono più sedi nel territorio regionale possono presentare una domanda per ciascuna delle sedi nelle quali intendono incrementare l’autoconsumo.

Per accedere alle risorse, è prevista una doppia valutazione, formale e tecnica, da parte di Sardegna Ricerche. Da rilevare che possono partecipare al bando anche i titolari di impianti beneficiari degli incentivi del Conto Energia (a parte quelli della prima edizione del Conto che, per ragioni normative, non possono installare sistemi di accumulo).

Una volta ammesse, le PMI beneficeranno di un contributo a fondo perduto, calcolato sulle spese ammissibili ed effettivamente sostenute, nella misura del 40% per le medie imprese e del 50% per le micro e piccole imprese, fino a un massimo di 20.000 euro (IVA esclusa) per ciascuna domanda. Il bando di Sardegna ricerche può contare su una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro, che potrebbe anche essere ulteriormente incrementata in caso di esaurimento dei fondi.

Le microgrid a sostegno di strategie avanzate di gestione dell’energia

Oltre all’accumulo in sé, grazie all’installazione di una microrete elettrica, le imprese potrebbero sperimentare un sistema di gestione energetico innovativo. Specialmente in una regione assolata come la Sardegna, infatti, i prezzi zonali possono essere molto bassi (se non quasi nulli) in determinate ore della giornata per effetto della grande quantità di generazione assicurata dagli impianti rinnovabili.

Può, dunque, diventare strategico per un’impresa – quando sussistono queste condizioni – attingere elettricità dalla rete, conservando con il proprio sistema di accumulo il kwh prodotto dall’impianto per le ore della giornata in cui invece le condizioni del mercato elettrico non sono così favorevoli. È chiaro, comunque, che per le piccole e micro imprese diventa estremamente impegnativo rincorrere i mutamenti continui del kWh, dunque è probabile che la maggioranza delle imprese beneficiarie del bando sardo utilizzerà la micro rete elettrica in maniera tradizionale, come classico sistema di accumulo.

Giornalista, mi occupo da tredici anni di tecnologia e innovazione per le imprese ed energia, dalle rinnovabili all'efficientamento energetico.