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Energy Efficiency First. La Raccomandazione della Commissione Europea
Con la Raccomandazione del 29 luglio 2024, la Commissione europea offre dettagli per interpretare l’Articolo 3 della Direttiva sull’efficienza energetica,
Il percorso verso la transizione energetica in Italia prosegue, ma è evidente la necessità di intensificare gli sforzi per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030 e il 2050. Attualmente, circa un terzo dell’energia elettrica prodotta in Italia proviene da fonti rinnovabili, ma questo contributo deve crescere fino ai due terzi entro il 2030, relegando i combustibili fossili al rimanente terzo. Per il 2050, l’obiettivo è raggiungere la neutralità climatica con un sistema energetico completamente basato sulle rinnovabili.
Gli strumenti di supporto incentivante giocano un ruolo cruciale in questo processo. Tra questi, il Piano Transizione 5.0 è fondamentale.
Il Piano Transizione 5.0, definito nel Decreto Legge 2 marzo 2024, n. 19, mira a sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese. Questo piano offre crediti d’imposta per investimenti in nuovi beni materiali e immateriali interconnessi ai sistemi di gestione aziendale, inclusi software e piattaforme per il monitoraggio e l’efficienza energetica. Gli incentivi variano dal 35% al 45% del costo, a seconda della riduzione dei consumi energetici ottenuta.
Inoltre, il Piano incentiva anche la formazione del personale per acquisire competenze nelle tecnologie digitali ed energetiche, con un limite del 10% degli investimenti effettuati.
Il Decreto Fer X, ancora in attesa di approvazione definitiva, mira a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili. La bozza del decreto prevede due modalità di accesso agli incentivi: l’accesso diretto per impianti con potenza fino a 1 MW e tramite asta per impianti superiori. Gli incentivi variano per tecnologia, con tariffe specifiche per fotovoltaico, eolico, idroelettrico e trattamento di gas residuali.
Le comunità energetiche rinnovabili sono promosse dal Decreto CACER e dal TIAD, che hanno introdotto incentivi per l’autoconsumo di energia rinnovabile. I portali per la richiesta dei contributi sono operativi dall’8 aprile 2024, facilitando la creazione di comunità energetiche che forniscono benefici ambientali, economici e sociali senza scopo di lucro.
Il GSE ha predisposto regole operative dettagliate per supportare queste iniziative, offrendo incentivi in conto esercizio e in conto capitale. Questi incentivi mirano a promuovere l’energia rinnovabile nei comuni con meno di 5.000 abitanti e prevedono una tariffa premio variabile in base alla dimensione degli impianti e al prezzo di mercato dell’energia.
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi della transizione energetica, è essenziale combinare produzione di energia pulita ed efficienza energetica. Entro il 2030, l’UE richiede una riduzione dei consumi energetici del 11,7% e una copertura del 42,5% dei consumi finali di energia tramite fonti rinnovabili.
Il Rapporto CESEF 2023 evidenzia che l’integrazione tra efficienza energetica e fonti rinnovabili è più costo-efficiente e più efficace rispetto a interventi separati. Questo approccio integrato migliora la redditività degli investimenti e riduce i tempi di ritorno, rendendo i progetti di decarbonizzazione più sostenibili e finanziariamente accessibili.
In conclusione, la transizione energetica in Italia sta compiendo progressi significativi, ma richiede un impegno continuo e l’implementazione di strumenti incentivanti efficaci per raggiungere gli obiettivi prefissati. La combinazione di energia rinnovabile ed efficienza energetica rappresenta la chiave per un futuro sostenibile e decarbonizzato.