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Efficienza energetica: ecco il Webinar per il monitoraggio energetico nelle aziende
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In Italia il mercato degli Smart Building sembra promettere crescite importanti con ricadute significative sui moltissimi comparti che vi ruotano attorno, da quello dell’Energy (con particolare focalizzazione su efficienza energetica e monitoraggio energetico), a quello della Sicurezza (controllo accessi, riconoscimento identità, videosorveglianza, comfort – che comprende l’illuminazione, ecc.), passando per l’integrazione dei sistemi e il facility management.
La conferma arriva dallo Smart Building Report 2019 (pubblicato a febbraio 2020) dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano: nel solo 2018 il mercato italiano dello Smart Building ha generato un volume di affari pari a 3,6 miliardi di Euro, quota destinata a crescere significativamente nel prossimo quinquennio.
Ma cosa si intende, oggi, per Smart Building? Secondo la definizione che ne ha voluto dare l’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano, durante il convegno di presentazione dei risultati del primo report di ricerca dedicato a questo tema specifico, il concetto di Smart Building va inteso come
“un edificio in cui gli impianti in esso presenti sono gestiti in maniera integrata, intelligente ed automatizzata attraverso l’adozione di un’infrastruttura di supervisione e controllo degli impianti stessi, al fine di minimizzare il consumo energetico, il comfort e la sicurezza degli occupanti, e garantendone inoltre l’integrazione con il sistema elettrico di cui il building fa parte”.
E’ evidente che i temi dell’energia, della sicurezza, del comfort assumono un ruolo di prim’ordine in questa definizione dalla quale emergono quattro elementi chiave che possono essere considerati come i pilastri, i componenti, dello Smart Building:
1) Building device and solution: impianti e tecnologie presenti all’interno di un edificio (tra i quali quelli per la generazione dell’energia, quelli per l’efficienza energetica, quelli relativi al safety&security);
2) Building Automation: sensori e dispositivi connessi agli impianti il cui scopo è raccogliere dati da fornire a piattaforme di controllo e gestione grazie alle quali sono possibili processi ed operazioni automatizzate;
3) piattaforme di controllo e gestione: sistemi software che raccolgono, elaborano ed analizzano i dati acquisiti dai sensori e dai sistemi di Building Automation;
4) connettività: protocolli di comunicazione ed integrazione di sistemi che consentono la comunicazione tra sensori, device, piattaforme di controllo, sistemi software, ecc.
Guardando al volume di affari registrato nel 2018, la ripartizione dei 3,6 miliardi di Euro di business generato nel settore appare abbastanza uniforme tra le varie componenti anche se c’è un dato importante da evidenziare: gli investimenti nelle infrastrutture di gestione e controllo degli edifici sono decisamente superiori a quelli fatti nella parte impiantistica, segno che monitoraggio, controllo ed efficienza sono esigenze sempre più prioritarie per le aziende.
Guardando alle sue componenti principali, appare evidente che quello dello Smart Building è un mercato complesso all’interno del quale confluiscono diversi ambiti e domini applicativi e tecnologici, rivelano i ricercatori dell’Energy&Strategy Group. Motivo per cui le competenze sono estremamente differenti e complesse, ma anche molto richieste; si tratta di un mercato dove il ruolo delle partnership lungo tutta la filiera è ancor più strategico e discriminante di altri settori.
Nel processo di progettazione, realizzazione e gestione di uno Smart Building, i player che vi prendono parte sono molteplici e, ognuno di essi, dovrebbe giocare un ruolo differente all’interno di un ecosistema integrato.
Sette le categorie di player identificati ed analizzati dal team di ricerca dell’Energy&Strategy Group:
1) ESco – Energy Service Companies, società che offrono servizi integrati di efficienza energetica (dai servizi tecnici a quelli commerciali, spesso passando anche per quelli finanziari, ossia attraverso l’assunzione del rischio finanziario e facendosi carico dell’investimento per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica che si rendono necessari, stipulando con le aziende committenti i cosiddetti Energy Performance Contract, i contratti di prestazione energetica con i quali vengono definite le modalità di pagamento dei servizi offerti, solitamente attraverso il livello di risparmio energetico ottenuto);
2) Utility, operatori che si occupano dell’erogazione e della gestione dei servizi legati alla distribuzione e alla fornitura di energia (elettricità, luce, gas, ecc.) nonché di altre risorse come l’acqua o dell’erogazione e gestione dei servizi ambientali ad imprese e cittadini;
3) Technology provider, aziende focalizzate sullo sviluppo, produzione e commercializzazione dei “Building device and solution” o di tecnologie specifiche per lo Smart Building (sensori, attuatori, dispositivi di monitoraggio e controllo);
4) Software provider, coloro che sviluppano o commercializzano le piattaforma di controllo e monitoraggio, come quelle per il monitoraggio energetico;
5) TelCo, le aziende di telecomunicazioni che oggi sono in grado di offrire non solo l’infrastruttura di connettività ma anche servizi e soluzioni di Safety&Security o Building device and solution, anche in modalità cloud;
6) Facility Management, professionisti ed imprese che si occupano della gestione integrata di tutti i servizi di supporto ad uno Smart Building (sistemi di monitoraggio, digitalizzazione dell’assistenza e degli interventi, controllo remoto, automazione e gestione intelligente degli asset, ecc.);
7) Studi di progettazione, ossia coloro che oggi sono chiamati a tenere in considerazione i temi di efficienza energetica, sicurezza e comfort già dalle prime fasi di progettazione di un building.
Un ecosistema complesso cui si aggiungono però anche player come i system integrator, spesso chiamati per effettuare l’installazione di impianti altamente specializzati, soprattutto nei settori industriali e delle infrastrutture.
Data la complessità del settore, la partnership tra player differenti è quasi un obbligo per poter implementare con successo i progetti e gli interventi richiesti, soprattutto quando si è nell’ambito dell’Energy e del Facility Management.