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Quando parliamo di PRIC (Piano Regolatore Illuminazione Comunale) e di illuminazione pubblica a LED, il risparmio energetico e il contenimento dei costi rappresentano gli aspetti principali di ogni decisione presa dall’amministrazione locale. Eppure, il taglio di consumi e costi, unitamente all’aspetto della sicurezza cittadina, pur assumendo un ruolo prioritario, non devono rappresentare gli unici parametri di scelta.
Tra i crucci dell’amministrazione pubblica ci deve essere anche quello di realizzare un progetto che non risulti troppo invasivo e che sia esteticamente gradevole. Un progetto in grado di valorizzare il centro, i suoi edifici, le sue piazze e i suoi monumenti. Pensiamo ad esempio ai centri storici delle nostre bellissime città d’arte o dei paesini medievali disseminati su tutto il nostro territorio.
La scelta dell’apparecchio di illuminazione pubblica (tipologia e modello di lampione), della temperatura colore (luce più o meno calda/fredda), della regolazione in funzione di passaggio pedonale, traffico ecc. sono aspetti importanti tanto quanto i risultati di efficienza energetica.
Pensiamo ad esempio all’illuminazione pubblica del centro storico di Venezia e delle sue isole. Quando l’amministrazione pubblica ha dovuto effettuare la scelta, il suo obiettivo era quello di mantenere inalterata l’atmosfera romantica della città. Per questo motivo ha optato per l’utilizzo dei vecchi lampioni cittadini, che sono stati riammodernati con tecnologie più efficienti. Ovvio quindi che il risparmio energetico ha assunto un ruolo determinante, ma è stato combinato a un progetto illuminotecnico che preservasse le caratteristiche uniche della città lagunare. Il risultato è stato di grande soddisfazione per l’amministrazione e l’efficienza energetica è stata addirittura dell’80%.
Per arrivare a questi risultati ci sono stati studi da parte di professionisti, un preciso progetto illuminotecnico, prove tecniche con prototipi e la definizione di prodotti customizzati e personalizzati.
L’’illuminazione pubblica a LED della città notturna è in grado di creare identità presso i suoi cittadini, di coinvolgere i suoi abitanti e sì, anche di emozionare attraverso scenari luminosi attraverso l’uso di luci dinamiche e sistemi di illuminazione pubblica intelligente.
In questo ambito, oltre a seguire le normative sull’illuminazione pubblica a LED, sull’inquinamento luminoso, sulla sicurezza stradale e sulla illuminazione di percorsi pedonali, entra in gioco un altro strumento per la progettazione della luce urbana. Si tratta del PRIC o Piano di illuminazione comunale.
Il piano regolatore della illuminazione pubblica è lo strumento urbanistico che pianifica e regolamenta le varie tipologie di illuminazione di una città e si collega al PRGC – Piano regolatore generale.
Il PRIC è quindi una vera e propria guida alla progettazione illuminotecnica della città, una mappatura dei punti luce e degli impianti di illuminazione messi in gioco. Il suo utilizzo consente di rispettare la struttura delle varie aree urbane correlandole al tipo di illuminazione necessaria in funzione del loro reale utilizzo. Il risultato finale è l’ottimizzazione della rete di illuminazione pubblica.
Il PRIC nasce con l’intento di ottenere un censimento quantitativo e qualitativo degli impianti esistenti sul territorio e per regolamentare le nuove installazioni, per stabilire la sostituzione o manutenzione degli apparecchi e degli impianti di illuminazione pubblica esistenti, per identificare eventuali azioni di smart lighting da inserire nell’illuminazione urbana.
La redazione del Piano regolatore illuminazione comunale si pone come obiettivi quelli di:
L’illuminazione urbana va progettata e pensata tenendo in considerazione tantissimi aspetti, come i percorsi, i pedoni, i beni ambientali , la viabilità, le aree verdi, i monumenti, i centri storici e il risultato finale è l’ottenimento di un’altra città: “la città notturna”. Una città che deve essere vivibile di notte tanto quanto lo è di giorno.
Il PRIC – piano illuminazione pubblica si sviluppa in genere attraverso tre fasi:
Sul suo sito, ENEA ha pubblicato delle linee guida per la stesura e la realizzazione del Piano regolatore di illuminazione comunale PRIC. In sintesi, ENEA prevede 10 fasi:
Il PRIC è quindi uno strumento utile per l’amministrazione comunale per costruire un’identità notturna della città e per creare un’esperienza in cui vivibilità, sicurezza e accessibilità siano privilegiate. Per un buon progetto illuminotecnico bisogna però aggiungere l’importanza di avere competenze tecniche in campo illuminotecnico.
Prima di vedere un paio di esempi interessanti da questo punto di vista, consideriamo che l’atmosfera rilassata, confortevole e accogliente di uno spazio urbano notturno risulta influenzata dalla tonalità del colore della luce e dal modo in cui è distribuita nello spazio (contrasto di luminanza). La temperatura colore e il colore stesso sono quindi elementi importanti da usare con la giusta consapevolezza.
Un interessante progetto di illuminazione pubblica a LED riguarda il centro storico di Feltre. Qui, la volontà di mantenere le storiche lanterne e il desiderio di trasformare la città in un elemento interattivo, ha portato l’amministrazione pubblica a definire tra le priorità strategiche dell’illuminazione pubblica, quella di mantenere un senso di autenticità, storicità e identità nelle vie del centro cittadino attraverso la luce.
Grazie all’uso sapiente delle nuove tecnologie – come LED tunable white e tecnologia BLE 4.0 per il controllo dell’illuminazione – le storiche lanterne del centro sono state trasformate in barometri e cambiano colore in funzione delle previsioni meteo. Inoltre sono utilizzati come strumenti di informazione per inviare notizie a cittadini e turisti.
Attraverso la luce, oggi la città può raccontare la sua storia, l’architettura e l’arte, creando un forte senso di appartenenza nei cittadini. L’impianto permette anche la gestione delle scene e regola la luminosità in caso di eventi o manifestazioni.
Un progetto di illuminazione urbana diverso, a cura dello studio Consuline, focalizzato sull’identità e sul carattere del luogo che grazie al suo carattere innovativo si è aggiudicato il premio Award Ecohitech.
Tra gli esempi di identità notturna creata grazie all’uso consapevole della luce, troviamo il progetto “Fiumi di luce” realizzata per la città spagnola di Valladolid.
La città ha deciso di utilizzare l’illuminazione urbana a LED per dare risalto ai vari luoghi d’interesse e creare un percorso turistico notturno. Grazie al progetto illuminotecnico a cura di Aureolighting, l’illuminazione conduce i visitatori lungo le piazze e i monumenti della città mettendone in risalto la storia e l’architettura. Il colore ufficiale di Valladolid, il borgogna, è utilizzato per illuminare gli edifici culturali, mentre il colore verde blu opermette di orientarsi lungo il percorso. Il concept del progetto “Fiumi di luce” fa riferimento al fiume Esgueva, che in passato attraversava la città vecchia.
Il percorso Fiumi di luce è uno esempio di illuminazione urbana a supporto dell’identità della città che ha saputo aggiungere valore per cittadini e turisti.
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