Realizzato da Luminetwork
Luminetwork
Cerca
  • Edificio intelligente
  • Casi di successo

Gestire i data center per abbattere i consumi e promuovere l’efficienza

Gestire i data center per abbattere i consumi e promuovere l’efficienza

La gestione dei data center richiede una forte attenzione all’efficienza energetica. I consumi dei centri di elaborazione dati raggiungono circa l’1% dell’utilizzo globale di elettricità, segnala IEA. La stessa Agenzia internazionale dell’energia pone attenzione proprio alla necessità di fare efficienza energetica. Insieme all’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, alla ricerca e sviluppo, sarà un fattore essenziale per contenere la crescita della domanda di energia e delle emissioni nel prossimo decennio.

La tecnologia viene in aiuto per gestire in modo ottimale consumi e prestazioni. Un esempio lo fornisce il caso applicativo di due data center di un importante ente pubblico, cui ha lavorato Sistemi Integrati,  Technology Partner Honeywell Building Technologies (HBT). Il system integrator ha svolto interventi nei siti del Nord Italia e nel Centro Italia, intervenendo in particolare sulla parte HVAC. I risultati ottenuti sono significativi: nel data center del Nord Italia ha ottenuto un risparmio energetico del 26% (contando che i consumi annuali erano pari a circa 1 MW anno) e nel centro Italia del 18%.

Gestione dei data center: cosa ha richiesto l’intervento

Come sia stato possibile ottenere tali risultati lo spiega Luigi Vitagliano, technical manager di Sistemi Integrati. «Per la gestione dei data center abbiamo proceduto all’implementazione dei sistemi mediante l’impiego di sensori, cablati e wireless, grazie ai quali abbiamo potuto eseguire il monitoraggio dei valori di temperatura e di umidità delle singole sale».

Nel caso del centro elaborazione dati al Nord Italia, esso occupa tre sale ciascuna di 300 metri quadri e una di circa 100, mentre è più contenuta la volumetria dell’alloggio del data center nel centro Italia.

La sensorizzazione dell’impianto ha permesso di ricavare i dati utili degli spazi ed anche della temperatura interna dei singoli rack. «Il cablaggio fisico delle reti in campo si è reso necessario per i sensori perimetrali alla struttura, mentre per quelli dei corridoi caldi e freddi delle sale rack si sono utilizzati sensori wireless – specifica Vitagliano –. Questi ultimi dispongono di un accesso autonomo che, in comunicazione modbus, fa capo al concentratore unico della sala, cui fanno riferimento sia i sensori wireless che quelli cablati».

Per quanto riguarda le Rack PDU, progettate per distribuire l’alimentazione ad ogni tipo di apparecchiatura IT all’interno di un data center, il system integrator ha avuto la possibilità di monitorare gli assorbimenti e gli eventuali allarmi e di convogliarli al sistema di supervisione. «Il committente ha dato la possibilità di collegarsi ai propri rack, mediante una rete virtuale VPN dedicata all’infrastruttura per la gestione del sistema di supervisione. Sia per il software di supervisione sulla postazione di controllo sia per alcuni elementi in campo che andavano collegati e indirizzati via IP, il cliente ci ha messo a disposizione le porte dedicate, creando una rete dedicata esclusivamente alle nostre esigenze».

La tecnologia in campo

Protagonista del caso applicativo è la tecnologia Honeywell, a partire dal sistema di supervisione di tipo web server, con la possibilità di accesso sia locale che da remoto. Questo ha permesso ai manutentori di accedere e verificare la parte allarmistica e i vari interventi manutentivi, potendo mettere in stand by alcune zone per operare la manutenzione.

«Anche l’ufficio tecnico e l’energy manager hanno la possibilità di monitorare la parte energetica e i consumi dedicati. Grazie all’adozione di power meter in ogni rack di ogni quadro elettrico della sala è possibile monitorare sia l’energia utilizzata dai rack sia l’energia della parte condizionamento, avendo la gestione di tutti i condizionatori di sala», specifica il technical manager di Sistemi Integrati.

Per il caso specifico nei due data center, Sistemi Integrati ha impiegato la workstation software ARENA NX di CentraLine (marchio di Honeywell) e la piattaforma Niagara Framework®. Quest’ultima, in particolare, è utile per l’integrazione, visualizzazione e controllo avanzati e compatibili con l’IoT. Essa fornisce la connettività di dispositivi critici e sicuri dal punto di vista informatico e le funzionalità di normalizzazione dei dati necessarie per acquisire e sbloccare i dati operativi dai silos a livello di dispositivo e di apparecchiatura.

Per quanto riguarda il sistema di controllo sono stati impiegati controllori EAGLEHAWK, ideali per gestire sistemi HVAC e non HVAC (come illuminazione, sicurezza, protezione della vita) in uno o più edifici.

Gestione dei data center: complessità e vantaggi

L’ottimizzazione dei data center ha richiesto una certa complessità. «Il data center è attivo 24 ore su 24 – evidenzia Vitagliano –. Quindi si è dovuto eseguire l’intervento di ottimizzazione e gestione da remoto, garantendo la continuità di esercizio sia per la parte elettrica sia per il condizionamento. Per questo si è lavorato anche di notte, quando c’era minore richiesta di condizionamento. Il lavoro è durato quattro mesi nel sito del Nord Italia e ha compreso gruppi frigoriferi, elettropompe, torri di raffreddamento e la cogenerazione che è stata integrata nel sistema».

L’intervento ha sortito diversi vantaggi, in primis poter efficientare e ottimizzare il controllo della parte condizionamento. «Siamo riusciti a ricavare una mappatura termica della sala, grazie ai sensori e, in funzione delle varie aree dove la temperatura tendeva a salire, si sono potuti attivare i condizionatori in base all’effettiva necessità. Ciò ha permesso di fare efficienza sia in termini di potenza frigorifera emessa dai condizionatori sia di velocità dei ventilatori, modulandola a seconda della specifica necessità, in funzione della temperatura e dei tempi di reazione».

Così si è riusciti a ottenere i sensibili vantaggi in termini di risparmio energetico (26% al nord Italia, 18% al Centro Italia), potendo arrivare al ritorno dell’investimento in 16 mesi circa.

Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.