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Conto Termico 3.0: tutte le novità introdotte

Conto Termico 3.0: tutte le novità introdotte

Il Conto Termico rappresenta uno degli strumenti più efficaci per promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in Italia.
Nel periodo 2016-2024, il Conto Termico 2.0 ha sostenuto oltre 500.000 interventi, con un’erogazione complessiva superiore ai 1,2 miliardi di euro, secondo i dati del Rapporto GSE 2024. Gli incentivi, compresi tra il 40% e il 65% della spesa ammissibile, hanno favorito in particolare l’adozione di pompe di calore, impianti solari termici e interventi di isolamento negli edifici pubblici e privati.

Tuttavia, le procedure complesse e i limiti di cumulabilità hanno frenato l’utilizzo di parte delle risorse disponibili. Da questa esperienza nasce il Conto Termico 3.0, il cui decreto è stato pubblicato in G.U. a settembre 2025, con l’obiettivo di semplificare, ampliare e accelerare il percorso verso la transizione energetica.

Cos’è il Conto Termico 3.0

Il Conto Termico 3.0 è un incentivo statale gestito dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici volto a sostenere interventi di:

  • incremento dell’efficienza energetica negli edifici;

  • produzione di energia termica da fonti rinnovabili; 
    È un contributo a fondo perduto (non una detrazione fiscale) che viene erogato direttamente – in molti casi – sul conto corrente del beneficiario. L’evoluzione “3.0” sostituisce la versione precedente (Conto Termico 2.0) e inquadra le misure nell’ambito del quadro degli obiettivi nazionali per efficienza energetica e decarbonizzazione.

Come funziona il Conto Termico

Beneficiari

Possono accedere vari soggetti:

  • Privati cittadini (edifici residenziali)

  • Imprese e professionisti

  • Pubbliche Amministrazioni (PA)

  • Enti del Terzo Settore, Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo.

Interventi ammissibili

Tra gli interventi più rilevanti:

  • Sostituzione impianti di climatizzazione/risc­aldamento obsoleti (es. pompe di calore)

  • Efficienza energetica negli edifici: isolamento termico, infissi, schermature, building automation (BACS)

  • Produzione da fonti rinnovabili termiche: solare termico, biomasse, ecc.

  • Novità: impianti fotovoltaici con accumulo + colonnine di ricarica veicoli elettrici, ma solo se abbinati ad intervento rilevante di termo-efficienza (es. pompa di calore)

Percentuali e massimali

  • Gli importi dell’incentivo possono arrivare al 65% della spesa ammissibile per molti interventi destinati a privati.

  • Per edifici pubblici in piccoli comuni (sotto 15.000 abitanti), scuole, ospedali: fino al 100% della spesa.

  • Incentivo erogabile in un’unica soluzione (se importo inferiore ad una soglia) o in rate annuali.

Tempistiche e modalità

  • La domanda deve essere presentata al GSE attraverso il portale dedicato.

  • Il nuovo decreto è stato pubblicato con le regole definitive nel DL/MiTE: ad esempio il DM 7 agosto 2025.

  • L’entrata in vigore è prevista per il “90° giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale” (esempio: pubblicazione GU n 224 del 26/9/2025. Quindi entrata in vigore 25 dicembre 2025) per alcune domande.

Novità rispetto al passato: Cosa cambia

Ecco i principali elementi distintivi del Conto Termico 3.0 rispetto alle versioni precedenti:

  1. Ampliamento beneficiari: ora includono Terzo Settore, CER (comunità energetiche rinnovabili), edifici non residenziali privati (oltre PA) per efficienza energetica.

  2. Nuove tecnologie incentivate: ad esempio fotovoltaico con accumulo, colonnine di ricarica veicoli elettrici, purché integrati con pompa di calore.

  3. Maggiore copertura e maggiorazioni: percentuali più elevate, massimali aggiornati in ragione dell’aumento dei costi degli impianti.

  4. Procedure semplificate: iter più snello, digitalizzazione, maggiore rapidità di erogazione.

  5. Contributo diretto vs detrazioni fiscali: è un contributo a fondo perduto erogato dal GSE, quindi adatto anche a soggetti senza capienza fiscale.

Cosa significa “cambiare” per chi interviene

Per un privato che vuole migliorare l’efficienza della propria abitazione, le novità implicano:

  • valutare bene l’intervento: se si vuole includere fotovoltaico e accumulo o colonnina EV, è necessario che sia abbinato alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore.

  • predisporre documentazione tecnica aggiornata (certificazioni, asseverazioni) che rispetti i requisiti del decreto.

  • scegliere l’intervento più opportuno: ad esempio, se l’edificio ha un impianto obsoleto, sostituirlo con pompa di calore potrebbe permettere di accedere alla percentuale più alta (fino al 65%).

  • per le PA o edifici pubblici in piccoli comuni: grande opportunità per ottenere copertura al 100%.

Come aderire al Conto Termico 3.0

Ecco un procedimento tipico per accedere al Conto Termico 3.0:

1. Verifica della fattibilità

Innanzitutto bisogna identificare l’edificio o l’unità immobiliare da riqualificare, la tipologia di intervento, la potenza e tecnologia da installare. Importante anche verificare se si rientra tra i soggetti beneficiari.

2. Progetto tecnico e preventivo

A questo punto, bisogna richiedere preventivi, valutare i costi ammissibili dal finanziamento, scegliere installatori qualificati e professionisti ai quali affidarsi. naturalmente c’è tutta la documentazione tecnica da preparare per presentare la richiesta (specie per pompe di calore, fotovoltaico + accumulo).

3. Realizzazione dell’intervento

I lavori vanno eseguiti a regola d’arte, rispettando tutte le norme tecniche, con i vari collaudi richiesti. Per ogni lavoro svolto, vanno conservate fatture, ricevute e certificazioni che serviranno in un secondo momento.

4. Presentazione domanda al GSE

A questo punto si deve accedere al portale GSE «Conto Termico», compilare domanda entro i termini previsti e caricare tutta la documentazione richiesta.

5. Erogazione dell’incentivo

Se l’importo è inferiore alla soglia (es. 15.000 €) il pagamento avviene in un’unica soluzione; altrimenti, il pagamento viene effettuato in più rate annuali.

6. Obblighi post-intervento

Una volta terminato l’intervento, l’impianto va mantenuto efficiente e vanno effettuati controlli di rendimento, nonché la conservazione documenti.

I limiti del Conto Termico

Visti tutti i benefici ai quali si viene incontro sfruttando il Conto Termico, viene da chiedersi come mai non abbia funzionato appieno e come mai, fino ad ora, soltanto una parte dei finanziamenti stanziati sia stato utilizzato.

Abbiamo cercato di individuare i principali limiti di questo meccanismo:

  • Non è cumulabile con altri incentivi che finanziano la stessa iniziativa (es. stessi impianti) salvo diversa indicazione.

  • Per fotovoltaico + accumulo o colonnina EV c’è il vincolo dell’abbinamento con pompa di calore.

  • Le domande presentate prima dell’entrata in vigore del nuovo decreto continuano ad essere gestite con le regole del Conto Termico 2.0.

  • Il massimale di spesa e la percentuale possono variare in funzione della zona climatica, tipo di intervento, potenza installata.

  • Tanta burocrazia, tanti documenti da produrre. Pur nella semplificazione, l’iter non è facilissimo.

Conclusione

Con il Conto Termico 3.0 l’Italia dà una spinta significativa alla transizione energetica degli edifici: non solo nuove tecnologie e soggetti più ampi, ma anche modalità più snelle e contributi più generosi. Per chi possiede un immobile (privato o pubblico) o gestisce un’attività, è il momento di valutare se l’intervento che si sta pianificando può essere “incentivato”.
L’invito è: analizzare bene la fattibilità, farsi affiancare da professionisti qualificati, e non perdere tempo dato che la misura entrerà in pieno regime.

Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale. Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building. Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award. Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented. Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it