- Scenario
Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
L’innovazione è al cuore del cambiamento e della trasformazione, anche in ambito urbano. Per questo il connubio smart city e start up appare molto stretto.
Per approfondire questo legame, ho intervistato Nicola Farronato che, dopo anni passati a capo del team innovazione del Comune di Torino e a di Torino City Lab, è responsabile delle sperimentazioni di start up innovative sul tema smart city. Oggi, è infatti Entrepreneur in Residence del programma Techstars.
“Techstars è un’azienda americana, tra le prime 5 al mondo a livello di investimento in startup innovative – ci ha spiegato Farronato -. Il programma di accelerazione è stato avviato a Torino nel 2019 e fin da subito è stato collegato a temi di smart mobility e smart city”.
Torino si è posizionata negli ultimi anni come un laboratorio urbano di sperimentazioni e innovazione. Una città che non vuole solo migliorare sé stessa, ma che cerca continuamente nuove formule e modelli da poter esportare.
“Mi piace definirla come un nodo internazionale del movimento smart city – ha aggiunto Nicola Farronato – in cui temi come digitale, sostenibilità e inclusione sono centrali”.
Il programma Techstars quest’anno ha inserito 12 start up internazionali sul tema centrale delle “Cities of the future”.
“Le start-up selezionate per essere accelerate – ci ha raccontato l’incaricato di Techstars – coniugano le tecnologie emergenti al contesto urbano. I progetti spaziano dai servizi per la comunità a soluzioni per la smart mobility e la guida connessa e autonoma, dai sistemi per l’infrastruttura a progetti legati a energia e ambiente. C’è una rotondità del programma che abbraccia tutti i temi della città intelligente”.
Ed eccole, in sintesi, quali sono le 12 start-up per la smart city selezionate:
Oltre al programma Techstars, Torino può vantare due programmi di ampio respiro che riguardano le smart city. Il primo è Torino city lab, un solido ecosistema locale dell’innovazione costituito da 80 attori e con 50 sperimentazioni messe a terra negli ultimi 24 mesi. Oltre ad aver ricevuto diversi premi, tra cui lo stesso Ecohitech Award, Torino City Lab è un vero e proprio contenitore di esperienze, competenze e innovazione. Qui, le imprese, le start-up e i vari stakeholders del contesto urbano possono contaminarsi e mettersi realmente in sinergia.
Il secondo grande progetto riguarda la Casa delle tecnologie Emergenti (CTE). Si tratta di un programma ministeriale in capo al MISE che coinvolge alcune città italiane con un obiettivo principale: una serie di sperimentazioni legate al 5G.
Due motivi in più che fanno di Torino un bacino privilegiato per lo scambio di conoscenza e lo sviluppo di nuovi progetti in ambito smart city.