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Smart Mobility Report: l’Italia non tiene il passo

Smart Mobility Report: l’Italia non tiene il passo

Negli ultimi anni, la mobilità elettrica si è affermata come uno dei settori chiave nella transizione verso un futuro energetico sostenibile.
Il processo di elettrificazione è al centro del nuovo PNIEC ovvero del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che delinea la strategia italiana per la decarbonizzazione.

Come ogni anno, lo Smart Mobility Report pubblicato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano – di cui LUMI è partner – fotografa la situazione italiana in fatto di e-mobility. Ecco quali sono i dati emersi dal Rapporto 2023 appena rilasciato.

Veicoli elettrici in crescita

A livello internazionale, le auto elettriche hanno mostrato una crescita significativa, dimostrando la loro resilienza nonostante le perturbazioni del contesto globale.

Sono soprattutto alcuni Paesi europei a guidare la transizione verso la mobilità elettrica. Ad esempio, la Norvegia è leader nel settore, con una quota di mercato delle auto elettriche che ha superato il 50% nel 2020. Altri, come l’Olanda, la Svezia e la Germania stanno registrando una crescita significativa delle immatricolazioni di veicoli elettrici.

Ci sono diversi fattori che spiegano la crescita delle auto elettriche in Europa. In primo luogo, la consapevolezza e l’interesse per la sostenibilità ambientale sono aumentati, portando sempre più persone a considerare l’acquisto di veicoli elettrici. In secondo luogo, sono stati introdotti incentivi finanziari e agevolazioni fiscali per favorire l’adozione di auto elettriche, rendendole più accessibili per i consumatori. Inoltre, i progressi nella tecnologia delle batterie hanno migliorato l’autonomia dei veicoli elettrici, superando le preoccupazioni iniziali legate alla limitata durata delle batterie.

Smart Mobility Report
Smart Mobility Report – Energy & Strategy Group

A livello di infrastrutture di ricarica pubbliche, che per molti anni ha rappresentato un limite allo sviluppo del settore e alla diffusione dell’e-mobility, i punti di ricarica sono in continua crescita in tutta Europa. Alla fine del 2022, sono stati installati circa 450.000 punti di ricarica pubblici in Europa, con un aumento del 29% rispetto al 2021 per le infrastrutture di “normal charge” e del 63% per quelle “fast charge”. Questo indica una maggiore disponibilità di punti di ricarica accessibili al pubblico, sia per la ricarica standard che per quella rapida.

La situazione in Italia

Tuttavia, mentre molti Paesi europei continuano a registrare una crescita costante delle immatricolazioni di auto elettriche, l’Italia ha subito un rallentamento nel 2022.

L’Italia ha infatti visto una diminuzione del 15% rispetto al 2021 e anche l’inizio del 2023 non ha registrato un cambio di passo. Questo dato è preoccupante, considerando l’obiettivo ambizioso stabilito nel nuovo PNIEC che prevede 6,6 milioni di auto elettriche circolanti in Italia entro il 2030, in netto aumento rispetto all’obiettivo precedente di 6 milioni.

Come noto, il PNIEC ha fissato gli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti e di mobilità sostenibile, legati all’adozione di fonti rinnovabili elettriche, gas rinnovabili come il biometano e l’idrogeno, e altri biocarburanti. Il raggiungimento di questi obiettivi avrebbe importanti ricadute sull’industria nazionale, ma dipenderà dalla capacità dei policy maker di creare un contesto normativo favorevole e dal contributo degli acquirenti di veicoli elettrici, che dovranno adattare le proprie abitudini di utilizzo.

I limiti allo sviluppo della mobilità elettrica

Uno dei principali fattori che ha limitato lo sviluppo dell’e-mobility in Italia è stata la mancanza di una rete di infrastrutture di ricarica adeguata e capillare. Anche se l’installazione delle stazioni di ricarica pubbliche è aumentata, l’Italia ha ancora bisogno di un maggior numero di punti di ricarica per soddisfare la domanda crescente. Inoltre, i cambiamenti nella normativa fiscale italiana hanno influenzato negativamente il mercato delle auto elettriche, rendendo meno vantaggiosi gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici rispetto al passato.

Non ultimo, nel corso del 2022, le tariffe per la ricarica pubblica dei veicoli elettrici in Italia hanno subito un notevole aumento rispetto all’anno precedente, compreso tra il 5% e il 50%.

Giornalista e communication manager è stato collaboratore, capo redattore e direttore di riviste specializzate con focus su smart technologies, industria elettronica, LED e illuminazione e sostenibilità ambientale. Laureata in Lingue, ha acquisito nel corso degli anni forti competenze in ambito Smart City e Smart building. Da oltre 10 anni, segue progetti editoriali speciali in tema di città sostenibili e intelligenti e promuove e organizza il premio Ecohitech Award. Negli ultimi 8 anni si è specializza in content marketing, editoria online e scrittura SEO-oriented. Oggi è Direttore editoriale di LUMI4innovation.it