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Smart city: cos’è, come funziona, caratteristiche ed esempi
Nella smart city, le tecnologie sono usate per rendere la città più efficiente, sicura e sostenibile e per migliorare la qualità della vita dei cittadini
Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino.
Sono le 9 città italiane ammesse al progetto “Net zero Cities” finanziato dall’Unione Europea tra le missioni dedicate a neutralità climatica e smart city all’interno del programma Horizon Europe 2021-2027 e nel rispetto del Green Deal Europeo.
In tutto, il progetto riguarda 100 città europee che saranno al centro di attività e finanziamenti volti a renderle più intelligenti e neutrali dal punto di vista climatico entro il 2030. L’obiettivo è infatti quello di creare delle smart city a impatto zero che fungano poi da modello per tutte le città europee.
Per fare questo, saranno stanziati 360 milioni di euro di finanziamenti per il periodo 2022-2023. Risorse che saranno destinate ad avviare percorsi di innovazione e transizione ecologica verso la neutralità climatica entro il 2030, tra cui mobilità sostenibile, efficienza energetica, verde urbano.
Su un totale di 377 città che hanno chiesto di partecipare al progetto, la Commissione ne ha selezionate 100 in rappresentanza del 12% della popolazione dell’Unione europea. Dopo la selezione, le città dovranno sviluppare e sottoscrivere dei Climate City Contracts (CCC). Ovvero dei contratti, creati in collaborazione con le Governance locali e i cittadini e supportati dal consorzio internazionale NetZeroCities, contenenti obiettivi e azioni precisi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Questi contratti rappresenteranno un vero e proprio impegno politico nei confronti dell’UE e degli stessi cittadini aprendo la strada a un futuro inclusivo, resiliente al clima e sostenibile.