
- Scenario
Come ridurre il carbon footprint degli edifici
Come ridurre le emissioni di CO2 di un edificio. Quali strategie adottare e con quali benefici ambientali ed economici.
Applicare logiche e tecnologie proprie dello smart building per l’ufficio produce benefici tangibili in termini di efficienza energetica. Un esempio lo offre Coop Alleanza 3.0, la più grande fra le cooperative di consumatori del sistema Coop, con un fatturato di circa 4,8 miliardi di euro.
Grazie all’Installazione di un sistema BEMS di regolazione e monitoraggio dei consumi per le due sedi di Modena e di Villanova di Castenaso (Bologna), svolto dallo specialista Calosi Energia ha portato a risparmi energetici, sia di energia elettrica che di gas, calcolati in almeno il 40%.
La trasformazione di due edifici destinati in smart building uso ufficio ha avuto per oggetto la storica sede della cooperativa, lungo l’autostrada Milano-Bologna, a Modena Nord e una palazzina nel Bolognese, sempre lungo lo stesso asse autostradale.
L’esigenza di installare un sistema, incentrato su BEMS e rilevamento presenze, è nata dal rilievo della mancata risposta dinamica dei consumi prima e durante il lockdown causa pandemia Covid-19. «La flessione dei consumi che abbiamo notato durante il lockdown era relativamente lieve, nell’ordine del 15%», racconta Giuseppe Gentile, energy manager di Coop Alleanza 3.0. «L’impianto non riusciva a percepire la presenza delle persone all’interno e di conseguenza a modulare il carico di riscaldamento, climatizzazione né tantomeno di illuminazione».
Da qui l’idea di procedere all’installazione di un sistema di monitoraggio che Coop Alleanza 3.0 usa predisporre nei propri punti vendita, debitamente customizzato per la diversa destinazione d’uso.
L’intento della soluzione «era di parzializzare il carico necessario per il riscaldamento e raffrescamento e lavorare anche sul sezionamento dell’illuminazione». In pratica, nel momento in cui non fosse stata percepita la presenza di personale, il sistema luci e clima dell’ufficio non occupato si sarebbe spento.
L’intervento è stato svolto da Calosi Energia, divisione strategica del gruppo Calosi, realtà di ultra quarantennale esperienza nel settore HVAC e specializzata nell’automazione finalizzata al mantenimento del confort e al contenimento dei consumi energetici.
I numeri emersi dal monitoraggio pre e post installazione del sistema di smart building per l’ufficio fanno comprendere i benefici ottenuti in entrambe le sedi, malgrado le caratteristiche costruttive differenti come i relativi valori di trasmittanza termica: a Modena facciate interamente vetrate, a Bologna un involucro opaco con finestre di grandi dimensioni.
L’azione di monitoraggio, avviata con il nuovo sistema a ottobre 2021, ha messo in luce fin da subito i vantaggi ottenuti in termini di carico elettrico ridotto. «Rispetto all’andamento dei consumi nel 2019 i risparmi di energia elettrica sono stati mediamente pari a 68% nella sede bolognese e 43% nella sede modenese – spiega Gentile –. Nel confronto invece col 2020, che risente delle chiusure aziendali causa lockdown, i risparmi sono rispettivamente del 62% e del 43%. Nel confronto tra primi cinque mesi 2022 e corrispettivi 2021 il risparmio medio in entrambe è di circa il 49%».
In termini di energia risparmiata, si calcolano 140 MWh elettrici per Modena per i primi cinque mesi del 2022 e 165 MWh elettrici per Villanova. In un anno la previsione è superare i 600 MWh di risparmi in entrambi gli edifici.
C’è poi il ROI da considerare: «stimiamo un ritorno dell’investimento nel giro di un anno, considerando anche il risparmio del 20% metano, calcolato in 13.000 smc/anno per Modena e 10.000 per Bologna».
Si evidenzia così quanto la trasformazione di stabili in smart building per l’ufficio possa rappresentare un’alleata per ridurre il fabbisogno di energia elettrica e di gas naturale.