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Energy Efficiency First. La Raccomandazione della Commissione Europea
Con la Raccomandazione del 29 luglio 2024, la Commissione europea offre dettagli per interpretare l’Articolo 3 della Direttiva sull’efficienza energetica,
Qualcosa vorrà dire se anche l’ultimo Economic World Forum, che ogni anno raccoglie previsioni e strategie per affrontare il futuro sviluppo dell’economia mondiale, ha deciso di focalizzare la sua attenzione sui rischi del cambiamento climatico e sull’urgenza di trovare una via alla transizione energetica e green.
Tra gli interventi più interessanti che si sono susseguiti nel palcoscenico di Davos, è stato presentato il Global Risks Report 2024, un rapporto che ogni anno classifica i principali rischi a livello mondiale. Ebbene, l’edizione 2024 dello studio ha evidenziato il ruolo cruciale della crisi climatica. Un dato, questo, che non dovrebbe stupirci.
Secondo lo studio, i rischi ambientali costituiranno la metà dei 10 principali rischi nei prossimi 10 anni, con gli eventi meteorologici estremi, i cambiamenti critici dei sistemi terrestri, la perdita di biodiversità e il collasso degli ecosistemi ai primi tre posti. Se si considerano solo i prossimi due anni, il rischio di eventi meteorologici estremi si posiziona al secondo posto, preceduto solo dalla disinformazione.
Sempre durante il simposio, è stato presentato anche il rapporto “Quantifying the impact of Climate Change on Human Health” (letteralmente “Quantifichiamo l’impatto del Cambiamento climatico sulla salute umana”), che stima che entro il 2050 il cambiamento climatico potrebbe causare 14,5 milioni di morti e oltre 12.000 miliardi di dollari di perdite in tutto il mondo.
Il rapporto riconosce che il riscaldamento globale rappresenta una grande sfida, che sarà ancora più grande e intensa nei prossimi dieci anni. La preoccupazione principale riguarda però il fatto che in molte parti del mondo non ci siano politiche e iniziative adeguate e i prossimi “cambi di guardia” che riguarderanno le presidenziali negli Usa e il Parlamento europeo nell’Ue potrebbero non favorire un miglioramento in questo senso.
Tornando al Rapporto sui rischi globali per il 2024, possiamo i seguenti dati: