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PAN: la smart grid regionale con 30mila km di rete

PAN: la smart grid regionale con 30mila km di rete

C’è chi la considera “la più grande rete intelligente del mondo”: si tratta di PAN (Puglia Active Network), il progetto da 170 milioni di euro creato in risposta al programma di finanziamento europeo NER 300 e che prevede una smart grid attraverso l’intera Puglia.

Gli obiettivi della smart grid regionale

Il progetto, di durata decennale (2014-2024), conta su 30mila chilometri di rete elettrica per connettere tra loro 44mila impianti di produzione da fonte rinnovabile all’interno della rete.
In senso più generale, PAN si basa su tre azioni principali:

  • potenziamento della rete elettrica, per implementare i livelli di efficienza e sicurezza;
  • monitoraggio dei consumi energetici attraverso l’installazione di 10.000 dispositivi presso abitazioni e piccole attività commerciali permettendo così un costante accesso alle informazioni sull’andamento dei consumi;
  • sviluppo su scala regionale di una infrastruttura efficiente di ricarica per veicoli elettrici integrata nella rete di distribuzione, a favore di un nuovo modello di smart mobility e mobilità sostenibile.

Per supportare questo ultimo aspetto, e-distribuzione – la società a capo del progetto – installerà presso i Comuni presenti nelle principali vie di percorrenza della Regione, circa 70 colonnine di ricarica elettrica interoperabili per garantire una “copertura regionale”.

Con PAN per una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili

L’implementazione di PAN coinvolge circa il 50% delle linee di media tensione della Puglia e oltre 8000 cabine che saranno in grado di connettersi e scambiarsi dati tra loro attraverso una rete di telecomunicazione in tecnologia LTE.

Lo sviluppo della smart grid regionale porterà a diversi benefici tra cui una riduzione delle perdite di rete, un aumento della hosting capacity, una maggiore integrazione nella rete delle fonti di energia rinnovabile e la possibilità di erogare nuovi servizi a valore aggiunto.

Le tecnologie adottate si basano, oltre che su IoT e AI, sull’utilizzo del Network Digital Twin”, un modello digitale della rete realizzato attraverso l’incrocio tra i dati reali di funzionamento reali e i dati di simulazione virtuale. Il “gemello digitale” consente di costruire una copia virtuale della rete e di ogni suo elemento e testarne il funzionamento. Questo serve per anticipare problemi e criticità e intervenire in modo efficace e preventivo.

Il primo Master del Politecnico sulle Smart Grid

A proposito di smart grid, nel 2021 partirà il primo Master di secondo livello internazionale del Politecnico di Milano dedicato al tema. Il Master, unico nel suo genere, si rivolge a neolaureati e ha l’obiettivo vuole formare professionisti altamente qualificati nell’ambito delle smart grid.
Le iscrizioni al Master Smart Grids sono aperte fino al 6 gennaio 2021.

Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.