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Mobilità elettrica: cresce il mercato, ma servono le infrastrutture

Mobilità elettrica: cresce il mercato, ma servono le infrastrutture

La mobilità elettrica si sta sviluppando in tutto il mondo, anche in Italia, seppur rimanga comunque un mercato limitato. Le seimila auto full electric immatricolate nei primi sette mesi del 2019 in corso sono un lusinghiero segnale, contando che quest’anno sono state un migliaio le vetture in più rispetto alle immatricolazioni di tutto il 2018. Non solo: è stata superata per la prima volta la soglia di mille auto elettriche pure in un mese.

Sono cifre, queste, che emergono dallo Smart Mobility Report presentato oggi a Milano dall’Energy & Strategy Group – Politecnico di Milano. A confronto con le oltre 2,1 milioni di auto immatricolate nel 2018 in tutto il mondo, il nostro Paese evidenzia ancora un peso specifico assai limitato.

A frenare, come ha confermato il risultato di una survey condotta dallo stesso think tank dell’ateneo milanese, è ancora il prezzo elevato delle vetture. Ma l’ecobonus può aiutare a ridurre il gap. Serve stabilizzare gli incentivi, ma servono anche punti di ricarica più diffusi. A livello europeo si nota maggiormente questa difformità nello stato di avanzamento dei Paesi. L’Italia poi sconta una diversità di sviluppo anche a livello regionale. In ogni caso, a livello complessivo, la crescita è sensibile: in Europa si stimano nel 2018 circa 160mila punti di ricarica pubblici, di cui il 15% fast charge, rivelando un +15% rispetto all’anno precedente. Nei primi otto mesi del 2019 sono stati installati oltre 15mila punti pubblici, portando il totale a 176mila.

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il mercato italiano della mobilità elettrica
Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.