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Misurare l’efficienza energetica: l’importanza della power quality
Misurare l’efficienza energetica e la power quality si può. Ma è bene affidarsi ad aziende e soluzioni di comprovata qualità. Il caso di un’azienda insegna.
Come si prevede il futuro del mercato elettrico? L’elettricità è fondamentale per molti aspetti della vita nelle società moderne “e lo diventerà ancora di più man mano che il suo ruolo nei trasporti e nel riscaldamento si espande attraverso tecnologie come i veicoli elettrici e le pompe di calore”, scrive IEA.
La generazione di energia è attualmente la più grande fonte di emissioni di CO2 a livello globale, ma è anche il settore che sta guidando la transizione verso l’obiettivo “net zero” grazie al rapido aumento delle energie rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico.
In questo scenario, reso ancora più complesso dalle note questioni geopolitiche, un ruolo centrale lo ricoprirà la digitalizzazione.
«Le tecnologie digitali saranno fondamentali, anzi costituiranno l’unica possibilità di sviluppo del mercato elettrico», afferma il professor Francesco Grasso, responsabile dello Smart Energy Lab dell’Università di Firenze, laboratorio congiunto (avviato in collaborazione con Energia Europa) nato per fungere da punto di contatto fra mondo della ricerca e settore industriale, “fornendo soluzioni su misura per il controllo, il monitoraggio e il miglioramento della power quality”.
energLo stesso docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo fiorentino ricorda, nel presente e nel futuro del mercato elettrico, l’importanza di un concetto che si sta facendo strada: l’Internet of Energy. «È un concetto già affrontato diversi decenni fa e che oggi si concretizza in Italia con le comunità energetiche rinnovabili. Tuttavia il termine tecnico che meglio lo connota è smart grid, ovvero le reti elettriche intelligenti ed evolute. Queste ultime hanno la stessa struttura e natura delle vecchie reti elettriche. A livello infrastrutturale non cambia nulla. Tuttavia la gestione dei flussi di energia, ovvero il modo in cui l’energia viene generata e utilizzata sarà completamente stravolto».
«Il futuro dell’energia attualmente prevede alcuni sviluppi tecnologici in cui non abbiamo la certezza della loro piena maturazione. Parlo, per esempio, della fusione nucleare i cui ultimi progressi ci permette di poter auspicare l’avvento di una fonte energetica elettrica importante per produrre energia elettrica o per produrre idrogeno da immagazzinare e trasportare come vettore energetico. Anche a questo proposito, la gestione delle informazioni in tempo reale diventa cruciale: stiamo parlando di tempi di reazione nell’ordine di una decina di millisecondi. Con tali ordini di grandezza si deve pensare a gestire la capacità di una rete di intercettare i fabbisogni energetici della popolazione e fare in modo che essi vengano soddisfatti il più possibile con la generazione da fonti energetiche rinnovabili a emissioni zero o altre fonti a emissioni minime.
A questa generazione green dovrà affiancarsi un uso finale dell’energia che sia quanto più mirato, efficiente e consapevole, contando su un sistema sempre più flessibile».
Occorre un ampliamento delle infrastrutture informatiche, tra questi il 5G, elemento fondamentale per pensare di lavorare su una rete energetica efficace. Siamo ancora un po’ indietro, in Italia e non solo, anche per vari motivi legati la resistenza all’innovazione. Basti pensare alla mobilità elettrica e ai dubbi e obiezioni sul loro sviluppo.
Il beneficio principale dei sistemi di Energia Europa in futuro non è tanto sull’efficientamento energetico, sia pure fondamentale: il contributo fondamentale è dotare tutti gli ambienti di uno strumento che consenta di “accettare” una rete elettrica disturbata.
Oggi la normativa prevede che la rete elettrica sia stabile, “pulita”. E perché sia tale, gli utenti sono costretti a determinate scelte. Questo va contro all’idea della smart grid, perché la rete intelligente è estremamente flessibile e asseconda le esigenze degli utenti. Il filtro passivo, elemento cardine di E Power, consente di gestire la rete con la dinamicità dell’utente, garantendo benefici per entrambi.
Ecco, allora, il vero significato dell’efficienza energetica: consentire di consumare quello che serve nelle modalità dinamiche già accennate, senza compromettere la qualità della rete e contando su una effettiva power quality.
Assolutamente sì. È un aspetto che diventerà cruciale specie considerando la transizione energetica e alla sempre maggiore elettrificazione. La power quality è un elemento cruciale, strutturale per consentire la corretta operatività della rete e del sistema complessivo.
Abbiamo necessità di garantire una generazione flessibile, potendo contare su una complementarietà di fonti, non solo fotovoltaico, ma anche un sempre più importante contributo di eolico, biomasse e geotermia. In questo senso non escluderei il nucleare, non solo in termini di fusione (prospettiva futura) ma anche di fissione (su cui possiamo contare già oggi).
Oltre a una produzione flessibile e variegata, un secondo aspetto riguarda la possibilità di contare su un’infrastruttura di rete elettrica digitalizzata, in cui i dati vengano veicolati e considerati tanto importanti quanto l’energia veicolata.
Infine, segnalo un terzo, importante, aspetto: la consapevolezza dei consumatori, sempre più nelle vesti di prosumer, chiamati a gestire in maniera intelligente consumi e produzione.