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Incentivi per la PA e risultati di decarbonizzazione. Lo studio sull’Alto Adige

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Incentivi per la PA e risultati di decarbonizzazione. Lo studio sull’Alto Adige

La transizione energetica verso fonti di energia pulita, maggiori livelli di efficienza energetica e una diminuzione delle emissioni di CO2 è diventata una priorità per molti enti locali. Per raggiungere i vari obiettivi imposti dall’Europa, le Pubbliche Amministrazioni si stanno muovendo, anche grazie alla spinta di fondi legati al PNRR e precise misure di incentivazione volte a promuovere l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la decarbonizzazione.

Tuttavia, è essenziale che queste misure siano valutate in modo accurato per garantire un utilizzo efficiente delle risorse pubbliche e avere un impatto significativo sulla riduzione delle emissioni.

La ricerca sull’Alto Adige

In questo contesto, Eurac Research ha condotto uno studio sull’efficacia delle misure di incentivazione orientate alla transizione energetica in Alto Adige. Pubblicato nella rivista scientifica “Energies”, la ricerca ha preso in esame tre ambiti principali di incentivi:

  • l’efficienza energetica degli edifici,
  • la mobilità elettrica,
  • la sostituzione delle caldaie alimentate da combustibili fossili.

L’obiettivo dello studio era quello di valutare il costo di queste misure per la pubblica amministrazione e il loro reale impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2.

Per valutare l’efficacia delle misure di incentivazione, lo studio ha utilizzato una metodologia basata sulle curve MAC (Marginal Abatement Cost Curve), che calcola il costo di abbattimento di una tonnellata di CO2 utilizzando una specifica misura. Le curve MAC sono state ampiamente utilizzate per confrontare le misure di decarbonizzazione, ma in questo studio sono state applicate in modo innovativo per valutare l’efficacia, in termini di costo, di diversi incentivi nell’ambito degli edifici, dei trasporti e dei sistemi di riscaldamento.

I risultati

I risultati dello studio hanno evidenziato diverse informazioni rilevanti per la pianificazione e l’ottimizzazione dei programmi di incentivazione.

Ad esempio, è emerso che l‘incentivo per la sostituzione delle caldaie ha il costo minore per la pubblica amministrazione rispetto agli altri ambiti presi in esame. Tuttavia, il suo impatto sulla riduzione delle emissioni è limitato a causa delle restrizioni nell’applicazione a poche unità abitative.

D’altra parte, gli incentivi per la mobilità elettrica hanno mostrato un potenziale significativo di riduzione delle emissioni, soprattutto quando si tratta del passaggio a veicoli completamente elettrici. Sebbene tali incentivi abbiano un costo simile a quelli legati al risanamento degli edifici, il loro impatto sulla riduzione delle emissioni è più ampio e può contribuire in modo significativo agli obiettivi di decarbonizzazione.

Questo approccio consente alle amministrazioni locali di valutare attentamente i benefici diretti e indiretti degli incentivi, tenendo conto delle conseguenze economiche e sociali. Ad esempio, gli incentivi per l’isolamento degli edifici non solo riducono le emissioni di CO2, ma offrono anche altri importanti vantaggi come la riduzione del consumo energetico, il miglioramento del comfort delle abitazioni e il sostegno all’industria edilizia.

In sintesi, questa prima ricerca fornisce una base solida per la progettazione e l’implementazione di programmi di incentivazione mirati alla transizione energetica nelle PA, nella consapevolezza che l’energy transition possa contribuire efficacemente a ridurre le emissioni di CO2, a migliorare la sostenibilità ambientale e a promuovere il benessere sociale ed economico dei territori.