
- Scenario
Illuminazione pubblica a LED: lampioni sempre più intelligenti e connessi
Da semplice palo della luce per l’illuminazione pubblica a LED, il lampione si trasforma in palo tecnologico in grado di inviare dati ed erogare servizi.
Ogni città ha una sua precisa identità notturna, intrinsecamente collegata alla qualità della sua illuminazione pubblica e alle installazioni di luce artistica capaci di mettere in risalto vie, piazze, edifici e monumenti.
Il potere della luce nel notturno urbano è molto forte. Può accrescere il livello e la reputazione internazionale della città, nonché attrarre nuovi visitatori e migliorare l’indotto turistico. Può implementare le attività e la vita notturna cittadina e soprattutto aumentare il senso di appartenenza al luogo. Inoltre, può accrescere la sicurezza pubblica e accentuare tradizioni, storia e cultura.
Per questo motivo, una corretta illuminazione urbana gioca un ruolo fondamentale, non soltanto per diminuire i consumi energetici e i costi collegati, ma anche per migliorare e valorizzare l’immagine della città stessa.
Stefano Amadori, Responsabile Commerciale di Hera Luce, in un recente webinar dedicato alle circular smart city, si è riferito a questo aspetto parlando di processo di “beautification” ovvero della capacità estetica della luce di esaltare monumenti e valorizzare caratteristiche di una città generando benessere diffuso.
Nell’esempio portato da Hera Luce (foto in apertura e in basso), il caso del Comune di Longiano, in provincia di Forlì Cesena, e dell’illuminazione architetturale della Rocca Malatestiana, simbolo di uno dei borghi più belli d’Italia.
La corretta progettazione della illuminazione urbana porta dunque alla “city beautification” che comporta automaticamente anche un miglioramento della qualità della vita dei cittadini, nonché dei livelli di sicurezza e di benessere.
Una indagine di qualche tempo fa – condotta da un gruppo di ricercatori e lighting designer italiani – sull’utilizzo di diversi tipi di temperatura colore e luminosità in diverse aree della città ha portato alle seguenti considerazioni rispetto a come i cittadini giudicano l’atmosfera luminosa urbana.
Questa ricerca ha messo in evidenza come l’esperienza notturna, la vivibilità e l’accessibilità dei luoghi cittadini dipenda da diversi fattori tra i quali spicca l’illuminazione pubblica.
Le sensazioni di benessere e accoglienza di uno spazio urbano notturno, ad esempio, sono influenzate direttamente dalla tonalità della temperatura colore della luce e dal modo in cui è distribuita nello spazio.
La possibilità di coinvolgere i cittadini permettendo loro di esprimere opinioni verso un progetto di illuminazione urbana è un altro elemento interessante. L’inclusione nel progetto di illuminazione urbana può infatti favorire l’incontro e lo scambio di idee tra diversi stakeholder per una riflessione sull’importanza dell’illuminazione della città.
La city beautification è uno dei fattori chiave che caratterizzano l’approccio di circular smart city di Hera Luce, società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera, che punta fortemente al miglioramento della qualità della luce e, di conseguenza, al comfort e alla sicurezza dei cittadini.
Altri aspetti centrali del processo di progettazione e riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica di Hera Luce sono:
Ma in Italia c’è chi, come Hera Luce, società di illuminazione pubblica del Gruppo Hera controllata al 100% da AcegasApsAmga, ha fatto della circolarità e della sostenibilità gli elementi fondanti della sua mission.
Presente in oltre 180 Comuni, con oltre 540mila punti luce gestiti in 11 Regioni italiane, la società si ispira infatti agli obiettivi di sviluppo sostenibile e a un modello di città intelligente e circolare.
“Realizzare città resilienti, rigenerative e inclusive collegate ai 17 obiettivi ONU sullo sviluppo sostenibile abbracciando le dimensioni ambientale, sociale ed economica. Questo è per noi il vero significato di Circular smart city. Un luogo in cui tutti lavorano per contribuire al miglioramento del benessere comune e alla qualità di vita della propria comunità”. A dichiararlo, Stefano Amadori, Responsabile sviluppo commerciale di Hera Luce, che ci ha spiegato brevemente cosa significa progettare e realizzare soluzioni di illuminazione pubblica per la PA coniugando tematiche di efficienza energetica, innovazione tecnologica e sostenibilità a valore condiviso per le comunità.
“Il modello di progettazione che proponiamo oggi agli enti locali – ha raccontato Amadori – si pone l’obiettivo di rigenerare le città impiegando la circolarità e la sostenibilità come leve strategiche per lo sviluppo delle aree urbane. Un modello che si inquadra all’interno del Green new Deal, delle politiche europee e dell’Agenda 2030 e che fa della digitalizzazione, dell’IoT e dell’intelligenza artificiale le leve di sviluppo sistemico..
“Se parliamo di Circular smart city dobbiamo parlare innanzitutto dei benefici correlati e integrati ai servizi primari dell’illuminazione pubblica”, ha spiegato Stefano Amadori.
Ecco in sintesi quali sono i vantaggi principali: