- Scenario
Criteri Ambientali Minimi nell’illuminazione pubblica e cultura della luce
Cosa prevedono i CAM – Criteri Ambientali Minimi per l’illuminazione pubblica su progettazione e riqualificazione urbana. Ecco cosa dicono le norme.
Gestire illuminazione ed energia nei Comuni italiani è una bella sfida. Nel caso dell’illuminazione pubblica, un’analisi condotta dal Censis evidenziava che il consumo annuo pro capite per l’illuminazione pubblica in Italia è di 107 kWh, un valore doppio rispetto alla Germania (50kWh) e ancor più della Gran Bretagna (42kWh). Il consumo normalizzato per popolazione in Italia è quindi di 105 kWh, mentre nell’UE è in media di 51 kWh, a fronte di una potenza installata per superficie urbanizzata più che doppia rispetto alla maggior parte dei Paesi UE.
Ma non c’è solo quello: pensiamo ai disservizi, che si palesano sotto forma di strade al buio oppure a intermittenza. L’illuminazione per i Comuni è quindi fonte di problemi e mal di testa. Perché allora non demandare a una realtà privata capace di gestire completamente il servizio e di assumersi ogni rischio e responsabilità?
C’è chi proprio su questo ha costruito la sua ragione d’essere e il suo successo, fornendo non solo un servizio di illuminazione pubblica “chiavi in mano”, ma proponendo anche servizi a valore aggiunto in grado di trasformare più di un piccolo Comune in una giovane smart city. È il caso di Selettra, azienda capace di offrire un servizio per molti aspetti unico in Italia. Oltre a occuparsi della gestione degli impianti e servizi di illuminazione pubblica, è una realtà che progetta e produce in proprio tutte le soluzioni, le installa, le gestisce e monitora i consumi e l’andamento in tempo reale. Ma non si ferma qui: ha lanciato app per permettere sia agli amministratori pubblici e ai cittadini di monitorare l’andamento dei consumi, ma anche le emissioni di CO2, ha introdotto infrastrutture energetiche come fotovoltaico integrato all’accumulo e infrastrutture di ricarica elettrica. Così è riuscita a farsi conoscere e apprezzare negli anni dalla PA e oggi gestisce 55 Comuni e 100mila punti luce.
Illuminazione ed energia sono nel DNA di Selettra. Acronimo di Società Elettrica Avigliano (Potenza), dal nome del primo Comune che a lei si è affidata, nasce nel 1980 da elettricisti con ottime capacità artigianali. Nel tempo si è occupata della costruzione e manutenzione di impianti elettrici civili e industriali e della manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica.
Progressivamente si è concentrata sugli impianti illuminotecnici per i Comuni, proponendo anche la propria “natura energetica”. Società partecipata dal Fondo Italiano per L’efficienza Energetica (FIEE), specializzato negli investimenti di efficienza energetica, produzione e risparmio di energia primaria, Selettra è una ESCo operante nel mercato dei servizi integrati per il risparmio energetico. Sotto queste vesti, si occupa anche di progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, oltre che della costruzione di impianti elettrici ed elettronici.
Selettra si distingue sul mercato perché progetta e produce sistemi di illuminazione propri. Gestisce tutte le fasi pre e post realizzative e di installazione, proponendo un servizio di gestione ventennale e garantendo il servizio di manutenzione, riparazione e fornitura ricambi – spiega Vito Telesca, direttore tecnico della società – La nostra filosofia si concilia con i principi della economia circolare, mantenendo il più possibile parti meccaniche e tecnologiche comuni all’interno della gamma. Ciò consente di evitare il rischio di obsolescenza, ottimizzando l’economia gestionale e contando sempre su una facilità di manutenzione che annullano lunghi tempi di attesa per provvedere a ricambi».
Ma il vero punto di forza ulteriore di Selettra è il servizio di illuminazione pubblica “chiavi in mano”. Un servizio completo particolarmente prezioso perché sgrava gli enti pubblici dell’impegno di occuparsi del servizio di illuminazione pubblica anche sotto gli aspetti della relativa responsabilità civile e penale, oltre alla gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria, con i relativi costi e impegno di personale.
Parte di questa azione passa anche da iniziative quali “Accendi la luce che risparmia” che focalizza l’attenzione sulla necessità e opportunità dell’ammodernamento tecnologico delle sorgenti luminose e della possibilità di fare interventi di retrofit ai sistemi luce, sostituendo vecchi impianti con impianti LED tecnologicamente avanzati.
Illuminazione ed energia si combinano, nel caso di Selettra, anche con la digitalizzazione. L’azienda ha compreso la fondamentale importanza della gestione dei dati e del monitoraggio continuo per fornire servizi intelligenti a beneficio dei Comuni e dei loro cittadini. Mediante Appinfo.city, la propria applicazione di illuminazione pubblica, fornisce dati in tempo reale riguardanti lo storico dei consumi, le emissioni di CO2, e tutte le attività di manutenzione e i tempi di risoluzione delle segnalazioni dei guasti Così non solo la PA ma anche il cittadino ha la possibilità di avere sott’occhio il patrimonio impiantistico comunale. «Queste caratteristiche di totale trasparenza nella gestione degli impianti di illuminazione pubblica è un tratto che ci distingue rispetto ai nostri competitor», sottolinea Pietro Sanfilippo, amministratore delegato della società. È lui a evidenziare che rispetto all’obbligo normativo secondo cui ogni operatore è chiamato a stilare una relazione riguardante il proprio operato e la gestione, redatto a fine anno, Selettra offre un quadro completo in tempo reale, in totale trasparenza.
«Abbiamo sviluppato software per la gestione degli impianti di illuminazione pubblica, creando delle specifiche app sia operative per i tecnici sia per i cittadini che hanno una parte attiva nella segnalazione di eventuali disservizi coinvolgendoli e rendendoli consapevoli dello stato dell’arte del patrimonio illuminotecnico del proprio Comune, segnala ancora Telesca. È un aspetto premiante e apprezzato in tutti i Comuni in cui operiamo».
Da una società capace di proporre una variegata offerta di servizi ci si può attendere ulteriori passi avanti per guardare al futuro. Già oggi – è bene ricordarlo – si occupa di progettazione, costruzione e gestione integrata degli impianti di illuminazione pubblica, della costruzione e manutenzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con tecnologia fotovoltaica ed eolica. Non solo: realizza impianti di videosorveglianza, sicurezza del traffico, impianti Wi-Fi, impianti fonici e di mobilità elettrica e allo sviluppo di vari servizi di pubblica utilità. Il prossimo passo riguarda l’attuazione di comunità energetiche.
«Stiamo portando avanti attività preliminari per la valutazione di avvio di progetti di comunità energetiche in diversi paesi. Tra i 55 Comuni nostri clienti ne abbiamo selezionati cinque su cui si sta vagliando la fattibilità. Questa attività è svolta in collaborazione con un’altra società, anch’essa appartenente al Fondo FIEE e che ha sviluppato un sistema software per la contabilizzazione e gestione delle utenze in comunità energetica», specificano l’AD e il direttore tecnico.
Tra le altre attività, che vedono impegnata Selettra, va sottolineata l’implementazione di soluzioni di illuminazione d’accento all’interno della gestione degli impianti di illuminazione pubblica. «È infatti possibile ospitare un sistema RGB all’interno del sistema illuminotecnico per fornire, a seconda della necessità, una luce scenografica d’accento per quelle strutture architettoniche che hanno un particolare valore storico e culturale per un Comune».
Un altro progetto in fase di sperimentazione è la possibilità di una gestione “dinamica” del flusso luminoso in alcune aree cittadine attraverso la possibilità di ridurre o aumentare la luce emessa dai punti luce in funzione delle effettive necessità attraverso una app o altra specifica soluzione. Lo step successivo sarà la disponibilità di questa applicazione ad alcune categorie di cittadini, magari con limitata mobilità o difficoltà a muoversi nelle ore notturne in modo da permettere loro di incrementare il livello di illuminazione per una maggior e fruibilità dei luoghi con l’obiettivo di realizzare un primo modello di ‘gestione dinamica della luce.