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La gestione integrata di un centro didattico polifunzionale

La gestione integrata di un centro didattico polifunzionale

Svolgere la gestione integrata di un centro polifunzionale è un’operazione quanto mai necessaria in caso di strutture ampliate nel tempo. Essa, però, implica una sfida tecnologica non indifferente: spesso, infatti, si ha a che fare con apparecchiature di diverso grado di obsolescenza e con apparecchiature di controllo eterogenee. Non solo: il sistema energetico, nato con determinate finalità, talvolta non è ottimizzato per provvedere al meglio alle necessità delle varie strutture.

Come fare allora per gestire una struttura così complessa? La risposta la fornisce un caso applicativo per un centro religioso didattico polivalente nel Veneto. Nato agli inizi degli anni Novanta, ha conosciuto una forte crescita continua, fino a interessare un’area di 25mila metri quadri, capace di ospitare ogni giorno circa duemila persone, generando una struttura con diversi edifici a varie denominazioni d’uso.

Grazie all’intervento del system integrator Casella e alla tecnologia Honeywell è stato possibile creare i presupposti per una gestione integrata delle varie strutture. Inoltre, grazie all’adozione di sistemi di monitoraggio energetico, si sono potuti tagliare i consumi di energia di almeno il 30%.

L’importanza di fare efficienza nel settore educativo

Il caso in questione è esemplare perché mettere l’accento sull’importanza che dovrebbe essere data al settore educativo-didattico. Un ambito che necessita di maggiore attenzione, sia per gli aspetti di efficientamento energetico sia per la sicurezza degli stabili e per la salute di studenti e operatori legati alla qualità dell’aria indoor ad esempio. Si deve tenere conto che sono quasi un milione e ottocentomila gli studenti iscritti ai corsi universitari nell’ultimo anno accademico.

Ma non è solo questione di numeri: come si specifica nella ricerca “L’Italia e la sua reputazione: l’università”, realizzata da ItaliaDecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo,

l’università è una delle istituzioni cardine di un paese avanzato. La valutazione della sua qualità a livello internazionale è dunque centrale per comprendere come esso viene giudicato dal resto del mondo”.

Gestione integrata di un centro polifunzionale: un caso di successo in Veneto

Il centro didattico polivalente in Veneto, oggetto dell’importante intervento di integrazione e retrofit, ha visto ampliare sensibilmente la sua struttura originaria nel giro di due decenni (il centro è passato da 4000 a 25000 in 20 anni). Oggi conta su un Istituto di formazione professionale, un istituto tecnico, una struttura universitaria con convitto, una palazzina dove sono alloggiati gli uffici amministrativi e una casa di riposo. A livello energetico, abbiamo una cabina elettrica, un impianto fotovoltaico e l’utilizzo di gas metano.

I problemi dati dalla complessità della struttura erano legati alla vastità degli immobili, ma anche ai diversi soggetti con competenze di scelta e di spesa. A livello impiantistico, le criticità erano legate alle apparecchiature ed allo stato in cui versavano. In molti casi, si trattava di impianti datati e non funzionanti. A livello tecnologico, la sfida era data dalla eterogeneità delle apparecchiature di controllo, dalla mancanza di una rete di collegamento comune e dalla assenza di un sistema comune di gestione e controllo.

Ottimizzazione e tecnologia all’avanguardia: la scelta di Honeywell

Serviva quindi un intervento in grado di razionalizzare e collegare le varie parti in gioco, oltre che la necessità di sostituire o implementare gli impianti dove necessario. Da qui è nato il progetto per l’integrazione ed il retrofit di tutti gli impianti, in particolare dei sistemi attivi fino a quel momento in modalità stand-alone e la scelta tecnologica di affidarsi a soluzioni Honeywell.

Il motivo lo chiarisce Mirco Casella, direttore tecnico dell’omonima impresa di System Integration, attiva da 43 anni nel campo dell’impiantistica civile e industriale. «Abbiamo puntato sulla tecnologia Honeywell in quanto garantiva e garantisce tuttora soluzioni multi-protocollo in grado di implementare protocolli diversi. Inoltre aveva la possibilità di disporre dei web server a bordo, dando così al committente la possibilità di accedere da remoto alle funzionalità dell’impianto senza la presenza di software di supervisione. Un aspetto particolarmente importante in un momento di transizione in cui si trovava la struttura». Lo stesso technical manager anticipa che oggi è allo studio la parte relativa alla supervisione centralizzata per integrare tutto il complesso, «potendo contare su strutture già pronte per esserlo. Le caratteristiche di flessibilità offerte dalle soluzioni Honeywell e di elevato tasso di innovazione tecnologica sono stati i criteri premianti che ci hanno convinto nel puntare ancora oggi su questa realtà per implementare e coordinare il tutto».

Integrazione e retrofit: come è stato concepito l’intervento

L’intervento è stato pensato suddividendo in tre parti le varie strutture del Centro. Nella prima, riguardante le zone 1, 2, 3 (che comprendono ingresso all’istituto, aula magna, chiesa e caldaie; cucine, mensa, convitto; palestra e aule) è stato predisposto un sistema di supervisione basato su Web Server con pagine caricate su regolatore in Centrale 1 e con una logica di controllo esclusiva delle apparecchiature collegate in LON (Local Operating Network).

Nella seconda, riguardante le zone 4 e 5 (aule piano terra e piano primo, sala giochi e sala studio aule, laboratori di meccanica, grafica e meccatronica) la supervisione, sempre basata su Web Server, il controllo è solo delle apparecchiature collegate in ModBus RTU. Nella terza parte non è stata prevista la supervisione, ma le zone interessate 6, 7, 8 (che riguarda uffici direzionali, camere del convitto universitario, aule, uffici e casa di riposo) contano su apparecchiature connesse con standard di Building Automation KNX.

Per l’intervento specifico di gestione integrata di un centro polifunzionale, il system integrator ha puntato su soluzioni della famiglia SBC – Saia Burgess Controls (società controllata da Honeywell HBT e brand specializzato in sistemi di controllo), in particolare i controllori Saia PCD, fino ad arrivare ai PCD Supervisor. Si tratta, in quest’ultimo caso, di una piattaforma software scalabile, che monitora e controlla semplici controlli HVAC così come stazioni di controllo di grandi complessi di edifici o installazioni di infrastrutture. Gli standard di comunicazione aperti permettono l’integrazione di sistemi esterni. La facilità d’uso dei dispositivi Saia PCD assicura una gestione efficiente del sistema, così come un elevato comfort operativo grazie all’interfaccia utente personalizzabile, ai dashboard dedicati e alla funzione remota.

«L’aspetto più interessante è che con questa logica di integrazione è possibile offrire, a chi si occupa della gestione dell’impianto, la possibilità di accedere in qualsiasi momento a tutti gli stati delle macchine, potendo provvedere a tutte le regolazioni in modo intuitivo ed in tempo reale. Inoltre è avvertito tempestivamente di potenziali malfunzionamenti in modo da risolvere il problema in tempo utile, senza interruzioni di servizio», prosegue il direttore tecnico.

Gestione e monitoraggio energetico: il risparmio è possibile

Nell’intervento complessivo di integrazione e retrofit del centro polifunzionale veneto è compresa anche la gestione dell’impiantistica energetica. Nel caso specifico, si compone di una cabina di trasformazione con quadro di partenza per tutti gli edifici, del sistema di fornitura gas e di pannelli fotovoltaici da 80kWp. «L’intervento sugli impianti energetici ha riguardato il monitoraggio dei consumi e delle prestazioni energetiche (termiche ed elettriche) degli impianti», spiega ancora Casella, aggiungendo che il monitoraggio energetico e gli interventi correttivi svolti grazie ad esso hanno permesso un risparmio energetico del 30% circa, «un valore ulteriormente ottimizzabile». Se si considera che quella energetica è la seconda voce, dietro solo a quella per il personale, si comprende il beneficio di una gestione efficiente.

«Il controllo dei sistemi consente di avere chiara consapevolezza degli impianti e dei loro consumi e ciò permette di fare delle scelte oculate nel tempo, anziché prendere decisioni non basate su dati o su un’analisi ponderata», conclude.

Giornalista freelance specializzato in tecnologia e in modo particolare in tematiche che hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana e su quella futura: smart energy, smart building, smart city.