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Energie Rinnovabili: Quali Sono e Quali i Loro Vantaggi
Quali sono le energie rinnovabili e quali vantaggi ambientali, economici e sociali portano. Una fotografia sulle diverse fonti di energia e i loro benefici
L’energia mareomotrice è un’energia verde capace di soddisfare un’altissima richiesta di energia, rappresentando una risorsa sfruttabile a livello mondiale.
Nonostante sia ancora poco conosciuta e utilizzata, racchiude grandi potenzialità rivelandosi un’opportunità non indifferente per indirizzarsi verso un futuro più green ed ecosostenibile.
Vediamo in questo articolo di cosa si tratta e quali sono i vantaggi.
L’energia mareomotrice è un’energia rinnovabile estremamente importante che produce energia elettrica sfruttando la forza meccanica dei movimenti dell’acqua, in particolar modo del mare.
È una fonte di energia pulita e inesauribile e può potenzialmente soddisfare un fabbisogno energetico su larghissima scala.
Questo tipo di energia si basa sui movimenti naturali dell’acqua e sulle maree, ponendosi come alternativa sostenibile alle fonti fossili. È anche chiamata energia marina o energia delle maree e viene sfruttata fin dall’antichità tramite i cosiddetti mulini a marea, antichi mulini posti sulla riva di uno specchio d’acqua.
La chiave sono le maree, ossia dei fenomeni naturali che innalzano e abbassano il livello del mare sotto l’influenza dell’effetto gravitazionale che la luna e il sole esercitano sulla Terra.
La potenza che ne scaturisce può infatti smuovere fino a 100 miliardi di tonnellate di acqua in sole dodici ore, veicolando un’energia riutilizzabile e a basso costo.
L’energia mareomotrice fa parte della più ampia famiglia di energia prodotta dal mare, che oltre a questa specifica forma di energia, comprende altre diverse categorie:
Per funzionare l’energia mareomotrice sfrutta le onde del mare e le maree, traendo forza e potenza direttamente dal nostro pianeta.
Grazie ai dislivelli creati dalle maree, infatti, l’energia che si può produrre è molto alta, soprattutto nei luoghi in cui il dislivello tra il punto di alta e il punto di bassa raggiunge distanze elevate, spingendosi anche fino a venti metri.
Questo livello dipende dalle caratteristiche specifiche del luogo e dalla configurazione del sito, nonché dagli effetti che la luna ha sulla Terra.
Nello specifico i sistemi a cui si può ricorrere per ricavare energia dai movimenti dell’acqua sono due:
Perché si dovrebbe ricorrere all’energia mareomotrice?
Quali sono i vantaggi che si possono ottenere?
Innanzitutto parliamo di un’energia rinnovabile, che per definizione ha un impatto positivo sull’ambiente salvaguardando le risorse e tutelando l’ecosistema.
Insieme all’energia a biomasse e agli impianti geotermici fa infatti parte delle cosiddette energie green, che puntano alla sostenibilità ponendo grande attenzione sulle serie problematiche ambientali che preoccupano il nostro pianeta.
Questi tipi di energie vengono inoltre definite programmabili, poiché è possibile prevedere la quantità di energia prodotta e le tempistiche necessarie.
In più rappresentano una fonte inesauribile, sono pulite, non necessitano di combustibili per funzionare e non rilasciano gas inquinanti o rifiuti.
L’energia mareomotrice dipende direttamente dal moto delle maree e si rischia così di affidarsi a un’energia poco affidabile e a intermittenza, disponibile solo dove è presente un importante specchio d’acqua e inaccessibile quindi a numerose parti del mondo.
Paradossalmente anche a livello ambientale potrebbero insorgere delle difficoltà, poiché la costruzione massiva di impianti si tradurrebbe in un’invasiva erosione della costa impattando negativamente l’habitat marino.
Secondo uno studio legato al progetto OceanSET 2020, l’Italia è il secondo Paese in Europa – superata solo dal Regno Unito – che maggiormente gode di finanziamenti pubblici per l’energia marina.
È inoltre lo Stato più avanzato dell’area mediterranea per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo di dispositivi e presenta diversi impianti distribuiti in punti strategici.
La zona che meglio si presta all’energia mareomotrice è lo Stretto di Messina, dove sorge la turbina Kobold, connessa alla rete elettrica nazionale e capace di raggiungere i 25 kW (si calcola che in determinati condizioni si possa potenzialmente arrivare anche a 125 Gwh).
Da segnalare anche WaveSax, un convertitore del moto ondoso in energia elettrica presente a Civitavecchia da ottobre 2020 e oggetto di sperimentazione.
Nel resto dell’Europa sono solo sei i Paesi che si sono adoperati per sfruttare questa particolare energia e sono – oltre all’Italia – il Regno Unito, la Spagna, la Francia, il Portogallo e l’Irlanda.
L’obiettivo dell’Unione Europea è ridurre il costo del kWh dell’energia mareomotrice, rendendola più accessibile e preferibile ad altre fonti di energia elettrica.